giovedì 4 settembre 2014

Bacetti al Parmigiano Reggiano e crema gianduia


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2014 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI
 
“Andammo all'Albergo della Posta che ci era stato consigliato da un amico e vi consumammo un pranzo al formaggio, al vero Parmigiano: minestra grassa al formaggio, cotolette di montone impanate al formaggio, un'omelette al formaggio, maccheroni all'italiana (naturalmente al formaggio), dessert al formaggio, il tutto accompagnato da un vino che dava alla testa e di cui facemmo abbondante consumo per la gran sete che tutti quei piatti ci avevano procurato. Per cui dopo il pranzo fummo ancor più solleciti ad andare a riposare.” (1859)
Edmund Roche, L'Italie de nos iours, Paris, s.d.


 Il Parmigiano Reggiano DOP (Denominazione di Origine Protetta) è un capolavoro, un’opera d’arte, frutto del connubio tra la natura e il lavoro dell’uomo. Da ben 900 anni, questo formaggio, ha sempre lo stesso aspetto e la stessa straordinaria fragranza, grazie all’abilità dei casari delle provincie di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna a sinistra del fiume Reno e Mantova a destra del fiume, che lo producono, o meglio, “lo fanno” (perché il Parmigiano Reggiano non si fabbrica, ma “si fa”) sempre allo stesso modo, negli stessi luoghi, con la stessa passione.E' un formaggio fatto con il latte crudo e parzialmente scremato, a pasta cotta, proveniente da vacche la cui alimentazione è prevalentemente costituita da foraggi freschi e fieno della zona d’origine. La sua maturazione è lenta e ha una durata di minimo dodici mesi e raramente per meno di quindici - diciotto mesi al consumo. 
La trasformazione del latte è tuttora effettuata con una metodica artigianale, che prevede il rispetto di consuetudini secolari che i casari applicano con gesti sapienti e rituali. Il suo utilizzo è adatto alla preparazione di ogni portata, dall'antipasto al dolce e per festeggiare gli 80 anni del Consorzio del Parmigiano Reggiano ho voluto creare questa ricetta, ed ho avuto il grande onore di vederla  presentata quest'anno, a Perugia ad Eurochocolate, insieme a quella del famoso  chef Xavier Canal.





Ingredienti per 4 persone:
200 gr di farina doppio zero per dolci
50 gr di olio extravergine d’oliva
60 gr di burro
60 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 cucchiaio di cacao in polvere
25 ml di Porto
3 cucchiai di fruttosio o 4 cucchiai di zucchero a velo

Per la crema
100 gr di zucchero
100 gr di nocciole tostate
150 gr di cioccolato al latte
150 gr di cioccolato fondente
150 gr di latte intero
150 gr di burro

Procedimento
 In una ciotola mettete la farina, lo zucchero, il cacao e il Parmigiano Reggiano grattugiato Mischiate bene, versate l’olio e il burro ammorbidito, continuate ad amalgamare aiutandovi anche con il Porto. Impastate fino a ottenere un composto omogeneo.
Formate delle palline grosse come una noce o, se preferite, fatele più piccole e mettetele in una teglia rivestita da carta da forno. 





Fate cuocere in forno già caldo a 180° per 10/12minuti (dovranno essere dorate ma non secche), sfornatele e fatele raffreddare su di una gratella. 
Nel frattempo tritate nel mixer lo zucchero e le nocciole, unite i due tipi di cioccolato e continuate a tritare. Aggiungete a filo il latte freddo. Trasferite il composto in un pentolino, aggiungete il burro a pezzetti e fate cuocere a bagnomaria fintanto che diventerà una crema liscia e ben amalgamata. Rimarrà piuttosto liquida, ma non preoccupatevi, lasciatela raffreddare e solidificare poi farcite i bocconcini con il composto e uniteli tra di loro a due a due.
Potete servirli così o spolverizzati con lo zucchero a velo.
Buon appetito.



Questa e tante altre meravigliose ricette dedicate al Parmigiano Reggiano le potete trovare  nell'ebook interamente dedicato al Parmigiano Reggiano, Ricette, storia, e tante tante altre cose che ho scritto in collaborazione con altre 4 amiche foodbloggers.
La pubblicazione è stata realizzata con il patrocinio del CONSORZIO DEL FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO, che ringraziamo di cuore, ed è gratuita e liberamente fruibile e condivisibile.
Un ringraziamento particolare a Paola Uberti che lo ha fortemente voluto e curato dal punto di vista grafico, grazie anche a Antonella Degrassi, Monica Bergomi, Simone Saimon Rossi.

Grazie a tutti coloro che vorranno diffondere questo ebook: un'opera dedicata a un'eccellenza gastronomica italiana che fa storia.

Questo è il link per scaricare l'ebook: http://bit.ly/1x4wTi9






lunedì 1 settembre 2014

Polpette al limone ( Ghiuvaròakia avgolemono )



Le polpette sono un piatto tipico e sono preparate e cucinate in vari modi. Quella riproposta qui è una ricetta classica greca. 
La cucina greca è una delle più antiche al mondo e già dal II secolo a.C. , quando nella nostra penisola si preparavano poche pietanze e, prevalentemente cotte alla brace, chi voleva cimentarsi in quest’arte, per diventare cuoco, doveva frequentare due anni d’accademia. La cultura del cibo era così radicata tra i Greci che il letterato e studioso d’arte culinaria, Timachida di Rodi, scrisse ben undici volumi su “diverse sorte di banchetti, non solo, ma consacrarono Adefagèa come dea della gastronomia.  Quando i Romani occuparono la Grecia, furono conquistati dalla loro cucina raffinata, diversa da quella dell’urbe piuttosto rozza, e la portarono nell’urbe, dove fu apprezzata e diffusa. Durante l’impero bizantino, e grazie anche alle repubbliche marinare, si diffuse in tutta l’Europa. Possiamo, quindi, a ragione, affermare che tutte le cucine europee furono influenzate da quella greca.


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Ingredienti per 4 persone:

500 gr di polpa d’agnello tritata
80 gr di riso
1 cipolla
Una decina di rametti di prezzemolo
1 limone
2 uova
1 cucchiaio di farina
1, 5 lt.  di brodo vegetale
Sale e pepe q.b.

Procedimento

In una ciotola capiente mettete la carne tritata, il riso crudo, la cipolla e il prezzemolo tritati. 


Salate, pepate e mescolate bene, poi, con il composto ottenuto, formate delle polpette rotonde, non troppo grandi.



Portate ad ebollizione il brodo, tuffateci le polpette e fate cuocere a fuoco moderato e a pentola scoperta per un’ora e mezza circa.  Dieci minuti prima della fine della cottura, dividete i tuorli dagli albumi e sbattete leggermente questi ultimi  poi unite i tuorli e mescolate bene. Aggiungete, poco alla volta e continuando a mescolare, il succo del limone, la farina e un mestolo del brodo di cottura delle polpette.


Togliete dalla pentola le polpette e mettetele in un piatto. Versate il composto d’uova e limone nel brodo rimasto e, mescolando continuamente e delicatamente, proseguite la cottura per qualche minuto a fuoco molto basso. Rimettete nella pentola le polpette e fate insaporire ancora per un minuto. Servite subito e buon appetito.









sabato 23 agosto 2014

Panini all'origano e al sesamo

Questi deliziosi panini, morbidissimi e facili da realizzare, sono l’ideale da farcire con tutto quello che la vostra fantasia vi suggerisce....



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Ingredienti :

500 gr di farina per panificazione
125 ml di yoghurt
200 ml d’acqua a temperatura ambiente
1 cucchiaio di malto o di miele
10 gr di sale fino
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
Semi di sesamo bianchi 3 cucchiai
Origano

Procedimento

In una ciotola capiente setacciate la farina, fate un buco al centro e unite il lievito madre, il malto, lo yoghurt e l’acqua. Impastate raccogliendo la farina esternamente e portandola verso l’interno. Togliete l’impasto e mettetelo su di una spianatoia e continuate ad impastare per almeno 10 minuti. Allargate l’impasto e distribuite il sale e l’olio, continuate ad impastare per altri 5 minuti. Dividete l’impasto in due parti, allargate leggermente un impasto e distribuite due cucchiai di semi di sesamo. Impastate ancora per cinque minuti per inglobare bene i semi. Fate la stessa operazione con l’impasto rimasto, aggiungendo solo un cucchiaio d’origano. Mettete gli impasti in due ciotole e lasciateli riposare e lievitare per due ore. 


Trascorso il tempo, riprendete gli impasti e, delicatamente, formate tante palline della dimensione di una pesca piccola. 


Schiacciatele leggermente e mettetele in una teglia unta e infarinata,  spennellate i panini con un po’ d’olio e distribuite i semi di sesamo rimasti, premendo leggermente. Coprite con uno strofinaccio da cucina e lasciate lievitare fino al raddoppio ( i tempi di lievitazione variano molto in base alla temperatura esterna, con 23/24 gradi bastano 4 ore) lontano da colpi d’aria.
Accendete il forno a 190/200 gradi, inserite un pentolino colmo d’acqua (servirà a formare del vapore e a rendere il pane più soffice) e, quando raggiunge la temperatura, infornate e lasciate cuocere per 25/30 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare su di una gratella.
Buon appetito!

Consiglio: potete prepararlo con più forme o con semi diversi, secondo i vostri gusti.
Come le treccine  e le ciabattine della foto.


Step:





Potete utilizzare il lievito di birra  secco al posto del lievito madre, in tal caso unitelo direttamente alla farina setacciata e poi versate l’acqua e lo yoghurt e unite il malto. Il resto del procedimento è lo stesso, salvo che per i tempi di lievitazione che si accorciano notevolmente con l'utilizzo del lievito di birra. Se utilizzate il lievito di birra in panetto, dovete prima scioglierlo in un po' d’acqua.

lunedì 11 agosto 2014

Pomodori ripieni al pesto

Un modo un po' insolito di gustare i pomodori ripieni....


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Ingredienti per 4 persone

9 pomodori cuore di bue
5 cucchiai di pesto
Mais per impanature q.b. 
Olive taggiasche denocciolate q.b.
5 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
Sale q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.






Procedimento

Lavate otto pomodori e tagliateli a metà.  Svuotateli e mettete l’interno, privo dei semi, in una ciotola.  Salate le metà di pomodoro e fatele sgocciolare per circa 20 minuti capovolte.
Nel frattempo, togliete la buccia al pomodoro residuo, svuotatelo dei semi e tritatelo insieme all’interno dei mezzi pomodori. Mettete tutto in una ciotola e aggiungete il pesto, il Parmigiano Reggiano grattugiato, le olive (calcolate circa due olive per ogni mezzo pomodoro) e tanto mais quanto ne necessita per avere un composto solido, ma non troppo.



Farcite i pomodori con il composto, metteteli in una pirofila, versate a filo un po' d'olio e infornate (forno già caldo a 180°C) per 30 minuti.


Lasciate intiepidire e servite.

Buon appetito!


NOTA: chi non ha problemi di celiachia, può sostituire la farina di mais con il pangrattato

lunedì 4 agosto 2014

Torta di pasta di pane con peperoni e zucchine

La pianta che produce le zucchine è originaria dell'America centro-meridionale e appartiene alla  famiglia delle curcubitacee, la stessa dei cetrioli, delle zucche, dei meloni. Ne esistono di diverse varietà: verde di Milano, rampicante, bianca, striata, tonda di Nizza. Sono un prodotto dell'orto  tipico della tarda primavera e dell'estate, ma ormai  sono reperibili sul mercato tutto l'anno.
Le zucchine forniscono poche calorie e sono ricche di sali minerali quali  potassio, fosforo, calcio e ferro. Contengono anche una discreta quantità di vitamina E (potente antiossidante), vitamina C, acido folico (vit. B9), di zeaxantina e di luteina.
Hanno proprietà antiinfiammatorie, diuretiche , lassative e quindi disintossicanti.
Sceglietele sempre piccole, molto sode, con la buccia lucida e cucinatele nel giro di 3 o 4 giorni per non perdere le loro preziose qualità nutritive.


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Ingredienti per 4 persone

250 gr di pasta di pane (reperibile dal fornaio o al supermercato)
1 peperone rosso grande
4 zucchine
1 cipolla dorata grande
2 uova
100 gr di prosciutto cotto tagliato a julienne 
250 gr di ricotta
100 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
Qualche rametto di prezzemolo,
½ spicchio d’aglio
1 cucchiaio di capperi
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Pelate le zucchine, lavatele e tagliatele a julienne.
Lavate il peperone, dividetelo a metà, eliminate i semi, le coste bianche e tagliatelo a striscioline.
Pulite la cipolla e tagliatela a rondelle.
Lavate il prezzemolo, sgrondatelo bene e tritatelo con il mezzo spicchio d’aglio e i capperi, mettete il trito in una ciotolina e amalgamatelo con un cucchiaio d’olio.
In una padella versate quattro cucchiai d’olio e gli ortaggi: fateli rosolare per 8/9 minuti, dovranno cuocere, ma rimanere croccanti. Due minuti prima del termine della cottura, distribuite la salsa di prezzemolo e amalgamate bene. Toglieteli dalla padella, metteteli in una ciotola e lasciateli raffreddare, poi unite il prosciutto cotto.


 Nel frattempo stendete la pasta di pane e mettetela con la sua carta da forno in una pirofila, facendo fuoriuscire dai bordi la pasta in eccesso.
Accendete il forno a 180°C.
Con una forchetta ammorbidite la ricotta, poi inglobate le uova, leggermente sbattute, e quasi tutto il Parmigiano (tenete da parte 2 cucchiai da spolverizzare alla fine), aggiungetene qualche cucchiaio nella ciotola che contiene gli ortaggi. Mescolate bene tutti gli ingredienti e depositate il composto sulla pasta di pane, versate, sopra il ripieno, il rimanente composto di ricotta e uova. Ripiegate il bordo verso l’interno e schiacciatelo un po’ con i rebbi di una forchetta. 


Distribuite il rimanente Parmigiano sopra la torta


Infornate (forno statico e già a temperatura) per 30/35 minuti. Spegnete, lasciate riposare, nel forno leggermente aperto, per altri cinque minuti e servite.
Buon appetito!