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lunedì 30 dicembre 2019

Filetti di pesce su letto di cipolle in agrodolce

La cipolla (Allium cepa) è il bulbo di una pianta erbacea biennale o triennale, appartenente alla famiglia delle Liliaceae, originaria dell’Asia occidentale (ancora ai nostri giorni si trovano esemplari selvatici sui monti dell'Afghanistan, del Turkestan e dell'Iran), apprezzata da Romani, Egizi e Greci. Ricca di sali minerali e vitamine  e’ sicuramente la pianta da orto più diffusa in Italia sia per le sue qualità organolettiche che per  lo svariato uso che se fa in cucina.
La cipolla contiene molta vitamina C, che rafforza il sistema immunitario e aiuta nelle sindromi influenzali e nel rafforzare i capillari. Contiene principi antibiotici naturali, e sostanze diuretiche. Assunta cruda, la cipolla stimola la secrezione dei succhi gastrici e biliari, favorendo, così, la digestione: inoltre contribuisce ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue e a ridurre la pressione arteriosa.
E ‘ usata in cucina come base per soffritti, battuti, cotta al forno, in agrodolce e cruda nelle insalate. Non tutte le cipolle però vanno bene per qualsiasi preparazione: quelle rosse di Tropea più dolci, sono adatte per le insalate e per essere mangiate crude, mentre quelle bianche sono più indicate per essere cotte.


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Ingredienti per 4 persone:

8  filetti di aringa o altro pesce a vostra scelta
2 cipolle bianche
Qualche pezzo di peperone rosso sottaceto
Una ventina di olive  tra nere e verdi denocciolate
1 gambo di sedano
1 bicchiere di vino bianco
4 cucchiai d’aceto di mele o d’aceto di vino bianco
1 cucchiaino di zucchero di canna
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe (facoltativo)


Procedimento

Pelate e lavate le cipolle, asciugatele con della carta da cucina e tagliatele a rondelle sottili (alla veneziana).
Tagliate i pezzi di  peperone in quadratini.
Lavate la costa di sedano, eliminate i filamenti e tagliatela a dadini.
Tagliate a rondelle le olive.
In una padella  scaldate   3 cucchiai d’olio, unite le cipolle, il sedano   e fate dorare a fuoco medio per 5 minuti.
Versate mezzo bicchiere di vino, unite l’aceto, lo zucchero e aggiustate di sale.
Fate cuocere per una decina di minuti a fuoco basso, si deve formare  una sorta di glassa.
Se trascorsi i dieci minuti fosse ancora troppo liquida, alzate la fiamma del gas e fate restringere il sugo. Unite le rondelle d’oliva, i quadratini di peperone e lasciate insaporire ancora per un paio di minuti.
Nel frattempo che le cipolle e gli altri ingredienti cuociono, scaldate 4 cucchiai d’olio in una padella e deponeteci i filetti di pesce.
Fate dorare 2 minuti per parte poi sfumate con il vino restante e salate.
Lasciate cuocere ancora per 5 minuti.
Impiattate mettendo i filetti di pesce sopra le cipolle e servite molto caldo. La foto può suggerirvi un modo più raffinato di presentare il piatto.




giovedì 10 ottobre 2019

Crocchette di pesce e salsa ai frutti di bosco


Il termine "frutti di bosco" identifica un insieme di frutti che sono reperibili nel sottobosco o, più genericamente, nelle macchie di vegetazione selvatica (nonostante siano oggetto di colture agrarie). Hanno un impiego gastronomico estremamente diffuso e variegato e sono impiegati prevalentemente freschi aggiunti a yogurt, bavaresi, mousse , gelati e altri dolci al cucchiaio, tuttavia sono ottimi anche cucinati con brasati di selvaggia, risotti, paste ecc..
I frutti di bosco più conosciuti e consumati sono: mirtilli rossi e neri, lamponi, more, fragole, ribes rossi e neri, uva spina, more di gelso, bacche del sambuco, amarene, uva spina.
Sono ricchi di vitamine e antiossidanti utilissimi al buon funzionamento del nostro organismo.



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Ingredienti per 4 persone

400 gr di merluzzo
200 gr di patata bollita
200 gr di more
200 gr di mirtilli
2 uova
100 gr di farina di mais per impanature
150 di nocciole già sgusciate, tostate  qualità Tonda gentile del Piemonte
10 rametti di prezzemolo
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.


Procedimento

Lavate delicatamente i frutti di bosco, asciugateli e metteteli nel frullatore con un cucchiaino d’olio e un pizzico di sale.
Frullate fino ad ottenere una crema omogenea e mettete in frigorifero.
Fate bollire il merluzzo  e, separatamente , le patate.
In una ciotola mettete il nasello e le patate,  con i rebbi di una forchetta schiacciate il tutto.
Unite il prezzemolo tritato, tre cucchiai di farina di mais e le uova , salate.


Impastate bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo.
Formate prima delle palline poi modellatele a forma di pesce.
Tritate le nocciole e unitele alla farina di mais rimasta.
Impanate i pesciolini .
Coprite la leccarda con della carta da forno, irrorate con un pochino d’olio e infornate (forno statico preriscaldato a 200°C).
Fate cuocere per 15/20 minuti (finché risulteranno dorati).
Sfornate e servite con la salsa di frutti di bosco.



mercoledì 22 maggio 2019

Trota in crosta


Il Piemonte, dove vivo,è una bellissima  regione  ricca di fiumi di laghi e di torrenti dove le trote stanno rintanate dietro i sassi in attesa della preda. Dove l’acqua fa la schiumetta, lì si ossigenano ed aspettano il nutrimento, oppure, se sono in caccia, si trovano ovunque.
Parlando di laghi, la trota, a seconda della stagione, ama stazionare dove l’acqua è più fresca, d’inverno più verso la superficie e d’estate più sul fondo. Quelle utilizzate per questa ricetta arrivavano dalla Valchiusella.



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Ingredienti per 4 persone:

1 rotolo di pasta sfoglia
400 gr di filetti di trota
8 fette di speck
1 scalogno
2 carote
200 gr di fagiolini
Timo e maggiorana q.b.
1 tuorlo
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Spuntate e lavate i fagiolini.
Pelate le carote.
Fate sbollentare per 10 minuti le carote e i fagiolini, scolate e tagliate tutto a tocchettini.
Pulite lo scalogno e tritatelo.
Scaldate 3 cucchiai d’olio in una padella unite  il trito di scalogno, i tocchetti di carote e fagiolini, timo e maggiorana a piacere e un pizzico di sale. Lasciate insaporire  per 5 minuti.
Stendete la pasta sfoglia e distribuite sopra le fette di speck.
Sopra queste ultime mettete i filetti di trota e sopra il pesce gli ortaggi stufati.
Arrotolate tutto, sigillate bene e spennellate con il rosso d’uovo allungato con un cucchiaino d’acqua.
Infornate  (forno già caldo) a 190°C  per 30 minuti.
Sfornate, lasciate intiepidire leggermente e servite.

domenica 29 aprile 2018

Branzino grigliato


La spigola, detta anche branzino, vive nelle acque temperate del Mediterraneo, Mar Nero e Atlantico orientale (dalla Norvegia al Senegal), generalmente in acque costiere ed eccezionalmente fino ad un centinaio di metri di profondità.
Ha un corpo lungo e affusolato con un capo robusto e un’ampia bocca munita di piccolissimi denti che gli consentono di catturare ed ingoiare delle prede molto grandi, fino ad una grandezza superiore del 45% del proprio corpo. Presenta due pinne dorsali, ben distinte fra loro; la prima è formata da sette grossi raggi erettili.
Il suo nome deriva da “spiga” riferendosi alle punte dei raggi delle pinne dorsali, mentre il nome “branzino” potrebbe derivare dal veneto “branza” (chela) o da “branchie” (il pesce dalle branchie in vista). Le dimensioni medie variano dai 45 ai 60 cm, ma un individuo adulto, può raggiungere e superare il metro e mezzo di lunghezza e i 15 kg di peso. E’ un predatore e si nutre di piccoli pesci, cefalopodi, e crostacei.
Le sue carni sono molto pregiate e, spesso, è oggetto d’allevamento d’acquacoltura, sia estensiva in valli e lagune, sia intensiva in vasche e gabbie in acque marine.
Dal punto di vista nutrizionale, le sue carni sono magre, ricche di potassio e fosforo, ma soprattutto di ferro, apprezzabile anche il contenuto di vitamine del gruppo B e la vit. D.
A livello gastronomico si presta a tutti i tipi di cottura: dal ripieno nella pasta fresca, al sugo per quella secca, alla cottura al forno, a quella al cartoccio, ai ferri, al sale. Molto apprezzato per preparare il sushi.


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Ingredienti per due persone:

2 branzini  o spigole
1 limone bio
Maggiorana q.b.
Maionese q.b.
Qualche rametto di rucola.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale  q.b.

Procedimento

Squamate ed eviscerate il pesce (o fatelo fare dal vostro pescivendolo), lavatelo, asciugatelo  e praticate dei tagli obliqui, non troppo profondi.



Preparate un’emulsione con due cucchiai d’olio, il succo del limone  e il sale.
Tagliate delle striscioline della scorza di limone facendo attenzione a non tagliare anche l’albedo (la parte bianca amara), inserite le scorze nel ventre dei pesci, poi irrorateli con l’emulsione di olio e limone e lasciateli insaporire per mezz’ora.
Nel frattempo tritate grossolanamente la rucola e unitela alla maionese, mettete in frigorifero.
Scaldate molto bene la griglia poi adagiate i pesci e ungeteli ogni tanto con l’emulsione avanzata, girateli delicatamente e portate a cottura.
Serviteli accompagnandoli con spicchi di limone e la maionese servita a parte in una ciotolina.

venerdì 13 aprile 2018

Cozze e fagioli in guazzetto

Le cozze o Mitili, sono dei molluschi composti da due valve uguali. In natura si trovano aggrappate agli scogli grazie ad un filamento proteico chiamato bisso, secreto dal mollusco stesso. I mari ricchi di cozze sono il Mediterraneo e l’Atlantico, ma in commercio , di solito, troviamo quelle allevate.
Da un punto di vista nutrizionale, le cozze sono degli ottimi antiossidanti, ricche di proteine nobili e di vitamine C e B. Inoltre contengono diversi sali minerali come il potassio, sodio, fosforo e zinco che hanno proprietà stimolanti e digestive. Non sono da trascurare le proprietà di questo mollusco nei confronti del cuore. Il suo alto contenuto di potassio aiuta a controllare la pressione e la ritenzione idrica.
Qualche anno fa sono stati fatti degli studi sulle proprietà medicinali delle cozze. Grazie al suo contenuto di glucosamina, questo mollusco è considerato il più potente antinfiammatorio naturale, soprattutto per la cura di reumatismi, artrite e artrosi.
Contengono 86 calorie ogni 100 grammi, hanno un basso contenuto di grassi, quindi adatte ad un regime ipocalorico.
Fonte: Pazienti.it

I fagioli Cannellini  Valfrutta Cotti a Vapore che ho utilizzato per questa ricetta sono rigorosamente coltivati in Italia . Sono  fagioli dalla tenera consistenza e dal gusto leggero e delicato. Ricchi di fibre e con un elevato contenuto di proteine.

Valfrutta è un marchio di  CONSERVE ITALIA Soc. Coop agricola, aderente a Fedagri Confcooperative ha da tempo aderito al progetto “QUI DA NOIche ha come obbiettivo la valorizzazione delle produzioni agricole nazionali.




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Ingredienti per 4 persone:
1 kg di cozze
4 cucchiai di passata di pomodoro Verace Cirio
Olio extravergine d’oliva q.b.
1 spicchio d’aglio
Qualche rametto di prezzemolo
Peperoncino q.b.

Procedimento

Lavate e sgrondate il prezzemolo e tritatelo insieme allo spicchio d’aglio
Lavate bene le cozze ed eliminate il bisso. In una casseruola scaldate  3 cucchiai d’olio,  aggiungete le cozze e fatele aprire a fuoco vivace,
Lasciatele raffreddare poi sgusciatele.
Filtrate il liquido formatosi. In una casseruola mettete a scaldare un po’ d’olio, unite le cozze sgusciate, il trito di prezzemolo e aglio,  il peperoncino, i fagioli, la passata di pomodoro e il liquido di cottura delle cozze.


Fate cuocere per 5/10 minuti   e servite con crostini di pane.

Per il sale regolatevi secondo i vostri gusti, normalmente non c’è bisogno di aggiungerne perché sono già molto sapide.

martedì 23 gennaio 2018

Frittura di paranza e patate

Con il termine frittura di paranza s’intende la frittura di tutti quei pesci che per le loro ridotte dimensioni e la presenza di spine non trovano facilmente acquirenti.
Solitamente era usanza dei pescatori vendere i pesci più pregiati e tenere per sé la paranza da consumare dopo frittura.
Ora è diventato uno dei piatti più apprezzati anche  sono stati aggiunti pesci più pregiati come i gamberi, gli scampi, ecc.
In questa ricetta ho usato solo le acciughe, le acquadelle e gli anelli di totano, ma potete aggiungere triglie, gamberi, o altri pesci più pregiati.





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Ingredienti per 4/6 persone
500 gr di anelli di totano
500 gr di acciughe
500  gr di acquadelle
Farina di grano duro rimacinata q.b.
3 patate
400 gr di patatine tonde piccole
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento
Lavate le acciughe ed eliminate la testa e la spina centrale.
Lavate le acquadelle  e io schiaccio anche un po’ la pancia per eliminare i rifiuti.
Lavate gli anelli di Totano.
Pelate le patate e tagliatele a bastoncino, lasciate intere quelle tonde.
Asciugatele, fatele friggere, salate e tenetele al caldo.
Asciugate tutti i pesci, meno le acquadelle, infarinateli, eliminate la farina in eccesso e fateli friggere nell’olio bollente, pochi alla volta per non abbassare troppo la temperatura.
Scolateli e metteteli ad asciugare su carta assorbente da cucina, salate e servite con le patate fritte e una fetta di limone.


giovedì 28 dicembre 2017

Spiedini di gamberi grigliati

Il cenone di Capodanno a base di pesce è un classico della cucina italiana. Vi propongo questo semplice e veloce antipasto che potrete preparare sia con i gamberi freschi che con quelli surgelati.
Serviteli  con dei crostini e accompagnati dalla salsa Rosa o dal bagnetto verde.



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Ingredienti per 4 persone

24 gamberi
Il succo di un limone
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.

Salsa Rosa
250 gr. di maionese
2 cucchiai di ketchup
1 cucchiaio di panna liquida
½ bicchierino di brandy


Procedimento

Sgusciate i gamberi lasciando la coda attaccata, eliminate il filetto sul dorso.
Preparate una marinatura con il succo del limone e 5/6 cucchiai d’olio, sale e pepe.
Immergeteci i gamberi e lasciateli marinare per un’ora  e mezza.
Nel frattempo preparate la salsa rosa.
Mettete la maionese in una ciotola, aggiungete il ketchup, la panna liquida e il brandy. Mescolate bene tutto , coprite e ponete in frigo fino al momento del consumo.
Scaldate la griglia fino a renderla bollente.
Sgocciolate i gamberi, infilzateli negli appositi spiedini e cuoceteli sulla griglia per un minuti per parte (di più diventerebbero stopposi).
Servite subito.






giovedì 21 settembre 2017

Cozze gratinate

Le cozze gratinate sono un antipasto ottimo e leggero, diffusissimo in tutto il Meridione d’Italia e sono preparate in varie versioni.
Questa è  una versione molto diffusa in Sicilia e potete prepararla anche senz’aglio saranno comunque ottime.
Le cozze o Mitili, sono dei molluschi composti da due valve uguali. In natura si trovano aggrappate agli scogli grazie ad un filamento proteico chiamato bisso, secreto dal mollusco stesso. I mari ricchi di cozze sono il Mediterraneo e l’Atlantico, ma in commercio , di solito, troviamo quelle allevate.
Da un punto di vista nutrizionale, le cozze sono degli ottimi antiossidanti, ricche di proteine nobili e di vitamine C e B. Inoltre contengono diversi sali minerali come il potassio, sodio, fosforo e zinco che hanno proprietà stimolanti e digestive. Non sono da trascurare le proprietà di questo mollusco nei confronti del cuore. Il suo alto contenuto di potassio aiuta a controllare la pressione e la ritenzione idrica. (Fonte: Pazienti.it)




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Ingredienti per 4 persone

1 kg di cozze
½ bicchiere di vino bianco
1 spicchio d’aglio
1 mazzetto di prezzemolo
4 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
80 gr di pangrattato
Peperoncino rosso q.b.
Olio Extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento
Lavate bene le cozze, eliminate quelle già aperte o con il guscio rotto, raschiate i gusci per eliminare le impurità e il bisso (la barbetta che fuoriesce dal guscio).
Risciacquate bene
Lavate e sgrondate il prezzemolo e tritatelo insieme allo spicchio d’aglio
In una casseruola scaldate  3 cucchiai d’olio,  aggiungete le cozze, un po’ del trito di prezzemolo e aglio, il peperoncino, il vino  e fatele cuocere a fuoco vivace  finché saranno tutte aperte (5 minuti).
Scolatele, gettate quelle che non si sono aperte e filtrate il liquido di cottura.
Lasciatele raffreddare.
Nel frattempo preparare il composto per la gratinatura.
In una ciotola unite il pangrattato, il formaggio, il rimanente trito di prezzemolo e aglio e un pochino dell’acqua di cottura delle cozze.
Prima di aggiungere il sale assaggiate sia le cozze che il liquido perché normalmente sono già sapide e non richiedono l’aggiunta di sale, diversamente aggiustate la sapidità.
Amalgamate bene il tutto fino ad ottenere un composto morbido e cremoso, non acquoso, se è il caso aggiungete ancora un po’ di pangrattato.
Staccate dalle cozze la parte di guscio senza il mollusco e gettatelo, disponete l’altra metà in una teglia e farcite con il preparato.
Infornate in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti, passate poi alla funzione grill per 3 minuti.
Le cozze dovranno rimanere morbide all’interno e croccanti fuori.

Potete servirle sia calde che fredde accompagnate da un buon bicchiere di vino bianco.