lunedì 28 ottobre 2019

Cupcake stregati

Fin dai tempi più remoti esiste, in tutte le culture, la tradizione di donare cibo ai morti. Gli Egizi e, non solo, avevano la consuetudine di mettere del cibo nelle tombe dei loro morti affinché fosse di ristoro per il loro viaggio verso l’Adilà. Nella  comunità cristiana del 835 d.c. Papa Gregorio Magno spostò la festa di Ognissanti dal 13 di maggio al 1 novembre. La stretta associazione con la festa dei defunti fu istituita  il giorno dopo, 2 novembre, solo nel 998 d.c..
In  onore dei cari scomparsi  ci si mascherava da angeli, santi e diavoli e si accendevano falò. Fu Papa Sisto IV, nel 1474, a rendere obbligatoria la solennità in tutta la Chiesa d’Occidente.
I cibi offerti alle anime dei defunti, che tornano dall’aldilà nel giorno a loro dedicato, simboleggiano i doni che portano dal cielo e, contemporaneamente,  come nell’antico Egitto,  il conforto per il loro viaggio.
Un’abitudine  per esorcizzare la paura della morte e dell’ignoto.
Nasce così una tradizione culinaria dedicata a questa festività.
Oggi la nostra cultura risente fortemente dell’influenza della cultura americana e non solo e le nostre tradizione sono soppiantate a poco a poco dalle loro. Oggi parliamo sempre meno  di commemorazione dei defunti, ma  festeggiamo Halloween.
Pochi sanno però che Halloween non è una festa nata in America; le sue origini  sono irlandesi e risalgono ai Celti. Il nome Halloween è una forma contratta di All Hallows’Eve ovvero Vigilia di tutti i Santi.
Questo giorno corrispondeva al capodanno celtico (Samhain) che, per questo popolo di pastori, iniziava il 1 novembre quando le greggi venivano riportate e a valle per via del freddo imminente.
Lo Samhain era una festa in cui si  celebrava l’inizio di un nuovo anno e la fine del bel tempo e quindi la morte era il tema principale di questo evento.
Finiva la bella stagione, la terra cessava le sue produzioni in superficie, ma sottoterra comunque rinasceva qualcosa. Secondo le leggende celtiche proprio in questa occasione Samahin chiamava a sé gli spiriti dei morti e permetteva loro di vagare sulla terra mescolando il mondo dei vivi con quello dei defunti, in un atmosfera a metà strada tra festeggiamento e terrore, tra paura e allegria.
Nella notte del 31 ottobre i Celti accendevano fuochi nei boschi,  indossavano maschere e compivano sacrifici animali, poi vagavano alla luce delle lanterne per tre giorni  indossando le pelli degli animali sacrificati al fine di spaventare i defunti e costringerli a tornare sottoterra.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.



Ingredienti per 14/15 muffin

400 gr di farina
180 gr di burro
180 gr di zucchero
1 bicchiere di latte
2 uova intere e 1 tuorlo
4 cucchiai di cacao
100 gr di cioccolato fondente
1 buccia grattugiata di limone
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale

Per il frosting (rifinitura) alla crema di burro

160 gr di burro freschissimo
160 gr di zucchero a velo
2 albumi d’uovo
Una puntina di zafferano per dare il colore giallo
Qualche goccia di cioccolato per decorare

Procedimento

Accendete il forno a 180°. Mettete in una ciotola lo zucchero, la vanillina
e il burro ammorbidito a temperatura ambiente e mescolate tutto energicamente (l’ideale
sarebbe usare le fruste elettriche), aggiungete il sale e la scorza di limone e continuate a sbattere fino a quando il composto risulterà cremoso.
In un’altra ciotola versate le uova, il tuorlo e il latte e sbattete tutto con una forchetta.
Incorporate,poco alla volta, il composto ottenuto alla crema di burro e zucchero continuando sempre a mescolate fin quando la consistenza risulterà omogenea e gonfia.
Mischiate il lievito alla farina e uniteli, setacciandoli, al composto facendo attenzione a non formare dei grumi. Quando l’impasto risulterà cremoso incorporate il cacao e il cioccolato fuso e amalgamate.
Mettete il composto, a cucchiaiate, negli appositi stampi imburrati e infarinati, riempiendoli quasi fino al margine. Infornateli per 20/25 minuti, spegnete il forno e lasciateli riposare, a sportello aperto, per 5 minuti.

Nel frattempo preparate la crema per la guarnizione.

In una padella antiaderente appena unta con il burro fate cuocere la polpa di zucca tagliata a dadini, frullatela e se è molto liquida mettetela in un colino. Quando sarà ben asciutta unite  un cucchiaino di zucchero a velo.
In un pentolino mettete lo  zucchero e lo zafferano (pochissimo solo per dare colore) insieme a 30 gr d'acqua e portate a bollore, a fuoco basso,spegnendo dopo circa 3 o 4 minuti.
Montate a neve i due albumi d’uovo con una frusta elettrica o con la planetaria e versate a filo il composto caldo. Continuate a montare fino al completo raffreddamento. Quando il composto sarà freddo noterete il cosiddetto becco d’uccello, cioè  una sorta di punta sulla parte finale della frusta. Lasciate raffreddare.
Lavorate il burro ammorbidito con le fruste e incorporarlo, poco alla volta al composto di zucchero e uova lavorando sempre con le fruste.
Mettete la crema in un sac-à-poche e decorate la superficie dei cupcake (completamente raffreddati) , guarnite con gocce di cioccolato o zuccherini.