Il
pan de muerto (il pane del morto), come dice il suo nome, è un dolce tipico
della trazione culinaria messicana che si prepara in occasione della festività
dei morti.
Si
tratta di una pagnotta dolce, aromatizzata con le bucce d’arancia o con i semi
di anice, sofficissima e simile a una brioche.
Solitamente viene preparato qualche giorno prima della festività e consumato davanti ad un
altare, realizzato per onorare i defunti, insieme con altri cibi che amavano.
Nella
cultura messicana la morte non è vista come la fine ma come il proseguimento
naturale in una vita ultraterrena e per questo motivo è festeggiata con
allegria.
Non
è difficile prepararlo e richiede semplici ingredienti come farina, burro,
uova, zucchero, latte, scorza d’arancia o semi di anice.
Con
le dosi che vi ho fornito, potete preparare tre pani di circa tre etti l’uno,
se li preferite, più piccoli basta dividere l’impasto per più pani.
Potete
velocizzare i tempi usando una planetaria anziché impastando a mano.
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Ingredienti
per 4 pani medi
500
gr di farina 00
100
gr di zucchero + quello per la finitura
3
uova intere
3
tuorli
150
gr di burro a tocchetti e a temperatura ambiente
150
ml di latte tiepido (mezza tazza)
3
cucchiai di acqua di rose
2
arance bio
7
gr di lievito di birra secco
10
gr di sale fino (1 cucchiaio)
Procedimento
Innanzitutto, preparate il lievitino.
In
una ciotola mettete il lievito sul fondo e versateci sopra tre cucchiai colmi di
farina, un cucchiaio di zucchero e tutto il latte tiepido (36°C), versandolo a
poco a poco e mescolando per evitare la formazione di grumi.
Dopo
aver amalgamato il tutto, coprite con una pellicola e mettete a lievitare in un
luogo caldo e lontano da correnti d’aria.
Nel
frattempo, lavate bene le arance e grattugiate la buccia avendo cura di non
grattugiare la parte bianca (albedo) che renderebbe il pane amaro. Coprite con
la pellicola e mettete da parte.
Su
di un piano di lavoro, versate la farina rimanente e distribuite intorno ad essa
tutto lo zucchero e il sale; con il fondo della ciotola create un buco al
centro della montagnola di farina e deponeteci il lievitino.
Nel
lievitino, incorporate le uova e i tuorli (uno per volta) e mescolate
delicatamente con le mani inglobando un pochino della farina circostante.
Quando
avrete inglobato tutte le uova continuate a prendere la farina e incorporate
tutto impastando, compreso lo zucchero e il sale.
A
questo punto inserite i tocchetti di burro, pochi alla volta.
Una
volta integrato completamente il burro, unite l’acqua di rose e le bucce
grattugiate delle arance.
Vi
troverete un impasto molto morbido, ma non aggiungete altra farina o vi
troverete un pane poco soffice, continuate invece a impastare fino a quando
otterrete un impasto più solido e omogeneo.
Lavoratelo
stendendolo più volte fino a quando sarà più compatto, ma sempre molto morbido
e si staccherà bene sia dal piano di lavoro sia dalle mani.
Mettetelo
in ciotola leggermente unta con un pochino d’olio, pennellate con lo stesso
anche l’impasto per evitare che asciughi troppo e coprite con la pellicola.
Mettetelo
a lievitare, sempre in luogo caldo e lontano da correnti d’aria, fino al
raddoppio (di solito ci vogliono due ore ma dipende dalla temperatura
dell’ambiente in cui si trova).
Trascorso
il tempo distribuite, sul piano di lavoro, un po’ di farina e deponeteci
delicatamente l’impasto lievitato.
Schiacciatelo
leggermente per eliminare l’aria e dategli una forma cilindrica di circa 30/23
cm di lunghezza e 13-15 di larghezza.
Tagliate
la forma in quattro parti, tre uguali e la quarta della metà di una delle altre
(servirà per fare “le ossa” ossia la guarnizione).
Infarinate
nuovamente il piano di lavoro, prendete uno dei tre pezzi d’impasto, fatelo
girare con le mani (pirlatura) ridandogli una forma tonda tenendo le punte
sotto l’impasto, trasferite su di una teglia rivestita da carta da forno e
schiacciatelo leggermente.
Eseguite
le stesse operazioni anche con gli altri due pezzi distanziandoli nella teglia
affinché non si attacchino tra di loro durante la lievitazione e la cottura.
Prepariamo
ora “le ossa”.
Prendete
il pezzo d’impasto rimasto, aggiungetegli due cucchiai di farina perché deve
essere più corposo rispetto ai pani, impastatelo per inglobare la farina poi
ricavate nove cilindretti.
Prendete
un cilindretto arrotolatelo come fosse un grissino, poi premetelo con il dito
indice al centro e fatelo rotolare avanti e indietro finché non si schiaccia
completamente. Una volta diviso (ma non staccato) in due, fate la stessa cosa
ai lati usando i due indici e allungandolo leggermente.
Ripetete
l’operazione con altri cinque cilindretti e avrete ottenuto “le ossa”, con i
tre pezzetti d’impasto rimasto create tre palline per formare “la testa”.
Spennellate
i pani con dell’acqua, formando una croce nel punto dove andranno poste le ossa
affinché aderiscano bene.
Posizionatene,
schiacciandole leggermente, due per ogni pane, formando appunto delle croci e
ponete sopra di ognuna di essa la pallina di pasta (testa) sempre dopo aver
spennellato con dell’acqua.
Una
volta decorati i pani metteteli ancora a lievitare fino al raddoppio del
volume.
Infornate
nel forno preriscaldato a 170°c per 20/30 minuti.
Quando
saranno ben dorati, estraeteli dal forno e metteteli a raffreddare su di una
gratella.
Una
volta che saranno raffreddati, spennellateli con del burro fuso e spolverizzateli
con lo zucchero semolato.
Scrollateli
leggermente per eliminare lo zucchero in eccesso e il vostro pan de muerto messicano
è pronto per essere gustato.