martedì 21 marzo 2017

Fagottini di tacchino con mortadella, frittata di foglie di carote e Casciotta d'Urbino

La Casciotta d’Urbino D.O.P. è un formaggio che ha origini antichissime. Il suo nome deriva da un errore di trascrizione di un impiegato che scambio la “c” in “sc” pronuncia dialettale della “c” tipica dell’area marchigiana.
L’area di produzione della “Casciotta d’Urbino” coincide con l’intera provincia di Pesaro-Urbino. Una zona fondamentale per il pascolo intensivo, caratterizzata da particolari erbe montane, da una flora ricca e variata, da una ricchezza di terreni erbosi a base di graminacee, che fornisce l’alimentazione delle pecore e delle mucche.
Nasce dalle stesse colline che abbracciano il Montefeltro, in quella culla del Rinascimento che ha nutrito la sapienza artigiana, artistica e contadina. Sapori e saperi che testimoniano come la Cultura nasca dal rapporto con la terra, la Cultura si coltiva (non a caso Cultura deriva da còlere-coltivare) L’ispirazione è nelle cose, nei paesaggi, nei sapori.
Tra gli estimatori più famosi di questo formaggio troviamo Michelangelo Buonarroti come testimonia un carteggio con l’amico Francesco Amatori di Casteldurante (attuale Urbinia) dove si citano le Casciotte prodotte per la mensa dell’illustre artista. Egli amava a tal punto questo formaggio da affittare una serie di poderi nel territorio durantino, allo scopo di garantirsi un continuo rifornimento.
Questo delizioso formaggio ha forma cilindrica a scalzo basso con facce arrotondate e un diametro tra i 12 e i16 cm e pesa dagli 800 ai 1200 grammi circa. Il colore della pasta è bianco paglierino e la struttura molle e friabile caratterizzata da lieve occhieggia tura. La crosta  paglierina è sottile (circa 1 mm).
Il sapore è dolce, caratteristico della miscela del latte di provenienza (3 parti di ovino e 1 parte di vaccino) e della breve stagionatura di circa 15/20 giorni. Essendo una D.O.P. dal 1996(Denominazione di Origine Protetta),  deve essere munito del contrassegno indicato nel decreto di riconoscimento, a garanzia delle rispondenza del prodotto alle specifiche normative.
La Casciotta d’Urbino va consumata fresca e una volta tagliata va protetta con la pellicola trasparente e conservata in frigo (4/8°C) per qualche giorno. Se usato come formaggio da tavola, prima di consumarlo, si consiglia di lasciarlo almeno un’ora a temperatura ambiente.
La “Casciotta d’Urbino che utilizzato per questa ricetta è stata prodotta dalla Cooperativa Agricola TreValli Cooperlat che aderisce al progetto “Qui da Noi” di Confcooperative.








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Ingredienti per 4 persone:

8 fettine di fesa di tacchino sottili
Un mazzetto di foglie di carote (le trovate con le carote bio)
2 uova
8 fette di mortadella
150 gr  di Casciotta d’Urbino
2 rametti di maggiorana  
4 rametti di timo
Olio extravergine d’oliva q.b.
Un barattolo di pomodori pelati Cirio
1 cipolla bianca piccola, mezza carota e una costa di sedano
1 bicchiere d’acqua calda
Sale q.b.
Pepe q.b.

Procedimento

Tagliate il ciuffo di foglie dalle carote, eliminate la parte più lunga e legnosa delle foglie, lavatele e fatele cuocere per 5 minuti in acqua bollente e salata. Scolate, strizzate e ripassate in padella con un po’ d’olio.
Sbattete le uova , unite le foglie di carota  e rimettete nella padella. Fate cuocere  la frittata 5 minuti per parte. Tagliatela a striscioline.
Tagliate a fettine la Casciotta d’Urbino.
Stendete e battete un poco le fettine di fesa, salatele leggermente (formaggio e mortadella sono già piuttosto sapidi) Adagiate sopra ad ognuna una fetta di mortadella qualche strisciolina di frittata e qualche fettina di Casciotta d’Urbino.
Arrotolatele, richiudendo i lembi verso l’interno per evitare che fuoriesca il formaggio, legatele con uno spago da cucina.
Tagliate a dadini piccoli la cipolla,  la mezza carota e la costa di sedano.
Scaldate  4 cucchiai di olio in una casseruola, unite il trito di ortaggio e fate dorare per un paio di minuti, unite i fagottini e fateli dorare da tutti i lati.Aggiungete un bicchiere di acqua calda,  i pelati tritati,  la maggiorana e il timo, aggiustate di sale e di pepe e fate cuocere per  circa 30 minuti.




TreValli Cooperlat Soc. Coop. Agricola
Via Piandelmedico 74
60035 Jesi (AN)
Tel. 0731/2381
Sito : http://www.trevalli.cooperlat.it/