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sabato 18 luglio 2015

Insalata di gamberi e ceci

I ceci sono tra i legumi da preferire per il discreto indice contenuto di acidi polinsaturi e di aminoacidi e per le loro molteplici proprietà nutrizionali.
Sono più ricchi di lipidi rispetto agli altri legumi e pertanto sono più equilibrati nella ripartizione dei macronutrienti. Contengono discreti quantitativi  di vitamine A, C, B9  e saponine  che aiutano a ridurre i trigliceridi ed il colesterolonon solo, ma sono anche ricchi di ferro, fosforo.
I ceci che ho utilizzato per questa preparazione sono quelli Cotti a Vapore della Valfrutta: legumi appetitosi, ricchi di gusto e dalla consistenza soda e compatta perché lavorati con estrema cura. Fonte naturale di fibre e con un elevato contenuto di proteine, i Ceci Valfrutta danno più gusto al tuo benessere.
I Ceci Cotti a Vapore Valfrutta sono disponibili nella confezione da 3 scatole da 150 g ciascuna.





LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI

Ingredienti per 4 persone:

1 conf. da 3 barattoli  di Ceci Cotti a Vapore Valfrutta
300 gr di gamberi
1 cucchiaio di senape
2 cucchiai d’aceto
Succo di un limone
Qualche rametto di prezzemolo
1 cucchiaio di capperi
mezzo spicchio d'aglio
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.

Procedimento

Scolate bene i ceci e metteteli in un’insalatiera.
Lavate e sgrondate il prezzemolo poi tritatelo con il mezzo spicchio d'aglio e i capperi, salate, aggiungete un pochino d'olio per formare una salsina.
Lavate i gamberi e praticate un taglio sul dorso del carapace. Estraete il filino nero. 
In una casseruola scaldate dell’acqua e il succo del limone, quando avrà preso bollore, aggiungete i gamberi e fate cuocere per tre minuti, scolate e lasciate raffreddare. Togliete il carapace e aggiungetele ai ceci.


Preparate la vinaigrette sciogliendo la senape con l’aceto, aggiungete l’olio, il sale e il pepe e amalgamate bene.
Versate emulsione nell’insalatiera, aggiungete la salsa verde e mescolate. Lasciate riposare in frigo per almeno mezzora e servite.
Buon appetito.




 

lunedì 22 giugno 2015

#PRchef2015 - Filetti di trota farciti

Il Parmigiano Reggiano ha invitato i foodblogger italiani a partecipare alla Parmigiano Reggiano Chef 4Cooking, creando ricette originali con solo 4 ingredienti principali, tra cui il Parmigiano Reggiano ed io ho accolto con entusiasmo questo invito perché amo da sempre le ricette semplici, con pochi ingredienti e condivido appieno il motto di questo contest  "L'eccellenza non si raggiunge aggiungendo, ma togliendo".
Il numero ideale degli ingredienti di un piatto è compreso fra tre e quattro, superando questo limite i nostri recettori sensoriali vanno “in confusione” e ci fanno trovare sgradevoli gli accostamenti.
Per preparare questa ricetta ho utilizzato il Parmigiano Reggiano con 24 mesi di stagionatura perché  possiede un perfetto equilibrio di dolce e sapido che ben si accorda con le carni delicate della trota e viene esaltato dalla presenza dei componenti della salsa di prezzemolo.


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Ingredienti per 4 persone
4 filetti di trota
40 gr di mais per impanature
50 gr Parmigiano Reggiano di 24 mesi di stagionatura
1 cucchiaio di salsa di prezzemolo *
Olio extravergine d’oliva q.b.
Succo di limone q.b.
Sale q.b.

Procedimento

In una ciotola mettete il Parmigiano Reggiano grattugiato, la farina di mais e il cucchiaio di bagnetto verde senza aggiungere olio perché il bagnetto lo contiene già. Amalgamate bene il tutto e spalmatelo sui filetti di trota leggermente salati.
Arrotolateli su se stessi e fermateli con uno spiedino o uno stecchino.
Scaldate 3 cucchiai d’olio in una padella e fate dorare i filetti di trota per cinque minuti, bagnateli con il succo del limone e proseguite la cottura per un minuto.
Serviteli irrorati dal sughetto e accompagnati da un’insalatina mista.
Buon appetito.




* Consiglio.
La salsa di prezzemolo la  preparo con un mazzetto di prezzemolo, uno spicchio d’aglio, un cucchiaio di capperi, un cucchiaino di pasta d’acciughe, aceto e olio.

lunedì 15 giugno 2015

Palamita in umido con le olive

La palamita o tonnetto è una specie meno pregiata del tonno Alalunga, ma le sue carni sono comunque saporite e gustose. Ha un corpo di forma allungata e il muso appuntito; possiede una colorazione azzurro-argentea, più scura sul dorso sul quale si notano strisce nerastre. E’ diffuso nel mar Ligure, nel Mediterraneo (Campania, Puglia, Sicilia), e nell’Atlantico Orientale e occidentale, segue le scie degli sciami di sardine, di cui si nutre e si pesca tutto l’anno, ma soprattutto  nei mesi di aprile, maggio e giugno
Le sue carni sono ricche di vitamina A, fosforo, proteine, e grassi Omega3, utilissimi per la protezione del cuore e delle arterie.
 

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Ingredienti per 4 persone:

1 palamita da circa 1 kg
1 spicchio d’aglio
1 barattolo di pelati
2 cucchiai di capperi
3 cucchiai d’olive taggiasche
Mezzo bicchiere di vino bianco secco
Origano q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.
Peperoncino (facoltativo) q.b.

Procedimento

Pulite ed eviscerate il pesce, eliminate la testa e tagliatelo a tranci.


In una casseruola scaldate quattro cucchiai d’olio con lo spicchio d’aglio e fate rosolare dolcemente. Unite i tranci di pesce e fateli dorare da ambo i lati.


Sfumate con il vino bianco e fatelo evaporare a fuoco vivo.  Abbassate la fiamma e aggiungete i pelati, i capperi, le olive, l’origano.
Aggiustate di sale e continuate la cottura per altri dieci minuti.
Buon appetito!


Consiglio: non gettate la testa del pesce, fatela bollire per 10 minuti con pezzetti di carota, cipolla, sedano e alloro, otterrete un ottimo brodo che potrete utilizzare per preparare un risotto o altre preparazioni a base di pesce.






venerdì 29 maggio 2015

Rana pescatrice con le zucchine


La rana pescatrice, detta anche coda di rospo, è un pesce dalle carni molto magre e dal gusto delicato che è diffuso dal Mare del Nord all'Atlantico (fino alle coste nord occidentali africane) comprese le coste islandesi. È inoltre presente nel Mediterraneo (più diffuso nella parte occidentale) e nel Mar Nero. Abita le acque di fondale sabbiose e sassose comprese tra 20 e 1000 metri.
Dal punto di vista nutrizionale è ricco di proteine ad alto valore biologico e d’acidi grassi polinsaturi della famiglia omega-3 e di potassio. Per quanto concerne le vitamine, contiene anche Niacina (vit. PP) e un notevole quantitativo di vitamina D.

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Ingredienti per 4 persone:

800 gr di rana pescatrice
4 zucchine
1 scalogno
1 dl di vino bianco
Un piccolo mazzetto di prezzemolo (una ventina di rametti)
1 cucchiaio abbondante di capperi sotto sale
1 spicchio d’aglio
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.

Procedimento

Pulite la coda di rospo asportando la pelle e le pinne, lavatela, asciugatela delicatamente con carta assorbente da cucina, quindi tagliatela a tocchetti.


Lavate il prezzemolo e sgrondatelo bene, dissalate i capperi e sbucciate l’aglio, poi tritate il tutto, unite due cucchiai d’olio e amalgamate bene la salsina ottenuta.
Lavate e spuntate le zucchine, tagliatele in quattro parti e poi a quarti. Scaldate quattro cucchiai d’olio in una casseruola, unite lo scalogno tagliato a rondelle sottili e le zucchine. Fate soffriggere a fiamma dolce finché saranno ben dorate, poi scolatele con il mestolo forato e tenetele da parte.
Nell’olio di cottura delle zucchine unite i bocconcini di pesce, fateli rosolare per qualche minuto, poi bagnate con il vino e lasciate sfumare a fuoco vivo, abbassate la fiamma e rimettete le zucchine, regolate di sale e di pepe, mescolate con cura per fare insaporire il tutto, continuate la cottura a fiamma bassa per circa 10 minuti.
Appena prima di spegnere il fuoco aggiungete la salsina di prezzemolo, mescolate e servite.
Buon appetito!

mercoledì 6 maggio 2015

Verdesca al forno con pomodorini e capperi


La verdesca o squalo azzurro o palombo, spinarolo ecc, noto anche come vitello di mare, abita in acque profonde e temperate, si nutre principalmente di calamari e pesci. Pur essendo presente nel Mar Mediterraneo, è pescato prevalentemente nei mari del Nord, per questo motivo è più facile trovarlo congelato piuttosto che fresco.
Ha carni magre e ricche di potassio, calcio, iodio, e di vitamina A e PP. Apprezzabile anche il contenuto di proteine e di grassi polinsaturi ( i cosiddetti grassi buoni).


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Ingredienti per 4 persone:

4 tranci di verdesca
4 etti di pomodorini
Un cucchiaio di capperi sottosale
Origano q.b.
Sale q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento
Lavate i pomodorini e tagliateli a metà, dissalate i capperi mettendoli a bagno nell’acqua per 15 minuti.
Foderate la leccarda con un foglio di carta da forno e disponeteci sopra i tranci di verdesca, ricopriteli con i mezzi pomodorini e i capperi. Spolverizzate con l’origano e salate.


Irrorate con l’olio e infornate (forno già caldo) a 180°C per 15/20 minuti.
Buon appetito!

venerdì 17 aprile 2015

Spigola al forno

La spigola, detta anche branzino, vive nelle acque temperate del Mediterraneo, Mar Nero e Atlantico orientale (dalla Norvegia al Senegal), generalmente in acque costiere ed eccezionalmente fino ad un centinaio di metri di profondità.
Ha un corpo lungo e affusolato con un capo robusto e un’ampia bocca munita di piccolissimi denti che gli consentono di catturare ed ingoiare delle prede molto grandi, fino ad una grandezza superiore del 45% del proprio corpo. Presenta due pinne dorsali, ben distinte fra loro; la prima è formata da sette grossi raggi erettili.
Il suo nome deriva da “spiga” riferendosi alle punte dei raggi delle pinne dorsali, mentre il nome “branzino” potrebbe derivare dal veneto “branza” (chela) o da “branchie” (il pesce dalle branchie in vista). Le dimensioni medie variano dai 45 ai 60 cm, ma un individuo adulto, può raggiungere e superare il metro e mezzo di lunghezza e i 15 kg di peso. E’ un predatore e si nutre di piccoli pesci, cefalopodi, e crostacei.
Le sue carni sono molto pregiate e, spesso, è oggetto d’allevamento d’acquacoltura, sia estensiva in valli e lagune, sia intensiva in vasche e gabbie in acque marine.
Dal punto di vista nutrizionale, le sue carni sono magre, ricche di potassio e fosforo, ma soprattutto di ferro, apprezzabile anche il contenuto di vitamine del gruppo B e la vit. D.
A livello gastronomico si presta a tutti i tipi di cottura: dal ripieno nella pasta fresca, al sugo per quella secca, alla cottura al forno, a quella al cartoccio, ai ferri, al sale. Molto apprezzato per preparare il sushi.

 


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Ingredienti per 4 persone:

1 spigola da 1 kg
1 limone non trattato
3 foglie d’alloro
1cucchiaio d’erbette di Provenza
Olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento.

Squamate ed eviscerate il pesce ( o fatelo fare dal vostro pescivendolo), lavatelo e asciugatelo bene. Mettetelo in una pirofila, praticate dei tagli obliqui, non troppo profondi e spruzzatelo con il succo del limone da ambo i lati e all’interno. Inserite nell’addome le foglie d’alloro e un po’ della scorza del limone (solo la parte gialla, quella bianca è amara). Distribuite e a filo l’olio extravergine da ambo i lati e spolverizzate con le erbette. 

I pesci di mare non andrebbero salati, ma se voi amate la sapidità, aggiustate di sale.
Infornate (forno a 180° e già caldo), e lasciate cuocere per 40 minuti.
Servite a tranci accompagnati con insalatine varie.


Buon appetito!





giovedì 5 febbraio 2015

Baccalà patate e olive

Il merluzzo è un pesce molto diffuso in tutti i mari; in Italia lo troviamo soprattutto nel medio basso Adriatico e nel Mar Tirreno. Prende il nome di baccalà dopo aver subito un trattamento di conservazione sotto sale. La salagione ne consente la conservazione per lungo tempo, e per questo è impiegata fin da tempi lontanissimi per consentire il trasporto e la consumazione del pesce in luoghi anche assai distanti da quelli d'origine. La procedura di salagione del baccalà è da attribuire ai pescatori baschi che, seguendo i branchi di balene e arrivati al Mare del Nord, s’imbatterono in enormi banchi di merluzzo verso l'isola di Terranova e usarono per questo pesce il procedimento di conservazione già da essi usato per la carne di balena. Il baccalà per essere utilizzabile, ha bisogno di una lunga immersione in acqua fredda, che elimina il sale.
Come il merluzzo, è ricco di minerali quali il fosforo, lo iodio, il calcio e il ferro.  



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Ingredienti per 4 persone:

800 gr di baccalà
3 patate medie
50 gr di olive nere
Mezzo bicchiere di vino bianco
1 manciata  di prezzemolo
1 spicchio d’aglio
2 cucchiai di passata di pomodoro
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.


Procedimento

Dissalate bene il baccalà tenendolo a mollo nell’acqua per due giorni cambiandola spesso (in alternativa potete acquistarlo già ammollato). Scolatelo bene, togliete lische e pellicine e dividetelo a grossi tranci.
Sbucciate e affettate a rondelle le patate.
Tritare l’aglio con il prezzemolo e fateli dorare nell’olio. Aggiungete la passata di pomodoro e mescolate bene. Unite il baccalà e fatelo insaporire per qualche minuto.



Versate il vino e aggiungete le patate. Coprite e fate cuocere a fuoco moderato per venti minuti, mescolate delicatamente di tanto in tanto e, se necessita, aggiungete qualche cucchiaio d’acqua. Unite le olive, il pepe ed eventualmente il sale (controllate prima la sapidità).




Fate cuocere ancora dieci minuti.



Buon appetito!




venerdì 30 gennaio 2015

Branzino al cartoccio con carciofi al forno

Pochi giorni fa ho ricevuto due graditissimi omaggi dalla ditta DOMITAL di Vimercate (MI). Due validi aiuti in cucina per chi ama mangiare sano. Pepita Chef e la Piastra Standard Antiaderente.
Di Pepita Chef vi ho già parlato, oggi ho provato Pepita Piastra Standard Antiaderente, in terracotta refrattaria cm 34,5×34,5 per forni da 60 e barbecue.  La terracotta, materiale di cui è composta questa piastra, consente di cuocere e grigliare delicatamente e senza l’aggiunta di grassi, carne, pesce e verdura. 
Si riscalda rapidamente, portando a cottura i cibi in modo uniforme, senza che questi si attacchino alla superficie della piastra e rispettandone ed esaltandone il sapore. Potrete ottenere anche un ottimo pane e una deliziosa pizza che potrete infornare utilizzando la pratica pala in dotazione.
Il particolare ed esclusivo disegno con canalizzazioni consente un peso contenuto e un’elevata velocità di riscaldamento e potete lasciarla sempre nel forno evitando così di occupare spazio prezioso in cucina.
In questa ricetta ho cotto il pesce al cartoccio, ma può essere tranquillamente adagiato direttamente sulla piastra, oppure interponendo solo un foglio di carta da forno, se preferite. Sia il pesce sia i carciofi sono stati cotti a puntino e, soprattutto il gusto dei carciofi è stato notevolmente esaltato.                                                                                              

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Ingredienti per 4 persone:

4 branzini piccoli
6 carciofi
2 limoni non trattati
Origano, timo, maggiorana q.b.
1 mazzetto di prezzemolo
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di capperi sott’aceto
1 cucchiaino di pasta d’acciughe
Sale q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento.

Tritare il prezzemolo con l’aglio e i capperi, mettete il trito in una ciotola e aggiungete il cucchiaino di pasta d’acciughe e tanto olio quanto basta per formare una salsa.
Eviscerate e squamate i branzini (o fatelo pulire dal pescivendolo). Prendete quattro fogli di carta da forno e quattro d’alluminio e sovrapponeteli (foglio d’alluminio e sopra foglio di carta). Deponete un branzino sopra ogni foglio e spruzzateli con il succo del limone, poi spolverizzateli con gli aromi da ambo i lati e mettetene un po’ anche nel ventre. Tagliate a striscioline sottili la buccia del limone e distribuitela sui pesci, chiudete bene i cartocci.


Accendete il forno a 200°C
Pulite i carciofi togliendo i gambi e le foglie più dure, tagliate le punte e togliete l’eventuale barba interna. Tagliateli a spicchi non troppo sottili e tuffateli in una ciotola con dell’acqua acidulata con il succo del limone per evitare che anneriscano.
Quando avete terminato, scolateli.
Prendete la Piastra da forno Pepita, copritela con un foglio di carta da forno, metteteci sopra i cartocci con i branzini e i carciofi. 


Infornate per 25/30 minuti.


Sfornate la piastra.
Mettete i carciofi in un piatto di portata, conditeli con un po’ di sale e la salsa al prezzemolo. Aprite i cartocci, estraete delicatamente i pesci, ricavate dei filetti, metteteli nei singoli piatti, irrorate con un po’ d’olio e, se volete un po’ di salsina di prezzemolo e servite.



mercoledì 30 luglio 2014

Filetti di trota in carpione

E’ una tipica preparazione piemontese detta “carpione” che prende il nome  da un pesce d’acqua dolce, la carpa, ma che è utilizzata, non solo per altri tipi di pesce, ma anche per verdure e uova. E’ simile alla tipica ricetta meridionale detta scapece


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Ingredienti per 4 persone:
2 trote
2 spicchi d’aglio
1 cipolla
2 carote piccole
5/6 foglie di salvia
1 bicchiere d’aceto bianco
1 bicchiere di vino bianco
1 bicchiere d’acqua
Mais per impanatura q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.
Pepe in grani q.b.

Procedimento

Pulite le trote e tagliatele a filetti, o fatevi preparare 4 filetti di trota dal pescivendolo, poi impanateli nel mais.
Friggeteli, in abbondante olio caldo, scolateli su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e salateli.
Pulite la cipolla, lavatela e tagliatela a rondelle, lavate e raschiate le carote, tagliatele a bastoncini.
Versate, in una casseruola, l’acqua, l’aceto, il vino e aggiungete la cipolla, l’aglio schiacciato, i bastoncini di carota, la salvia, il pepe. 


Fate sobbollire a fuoco dolce per 5/6 minuti, lasciate intiepidire. Mettete due filetti di trota affiancati in un contenitore e versate sopra metà della marinata con metà delle verdure, adagiate gli altri due filetti e completate con la rimante marinata.
Coprite e lasciate riposare in frigo per 24 ore.
Al momento di servire, scolate i filetti e deponeteli su di un letto d’insalatina mista e mettete sopra i filetti le verdure della marinata, ben scolate.
Buon appetito!