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mercoledì 6 giugno 2018

Tarallucci al vino rosso

I taralli pugliesi cono un delizioso snack preparati con ingredienti semplici come farina, olio extravergine d’oliva,vino, sale.
Esistono diverse varianti, con il finocchio, con il peperoncino ecc., piccoli come questi o più grandi o più allungati.
Ottimi consumati da soli, ben si sposano con formaggi e salumi.
La ricetta tipica pugliese prevede l’utilizzo di vino bianco, io ho voluto provare a prepararli con il vino rosso e, personalmente, li preferisco in questa versione perché trovo che siano più gustosi.
Se preferite la versione originale, sostituite il vino rosso con quello bianco, per il resto la ricetta e il procedimento sono uguali.



LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
 

Ingredienti per 4 persone:

400 gr di farina 00
200 ml di vino rosso Barbaresco
130 ml di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaino pieno di  sale fino

Procedimento

In una ciotola versate la farina, aggiungete un cucchiaino di sale fino  e  miscelate .
Versate un po’ alla volta l'olio e amalgamatelo alla farina.
Unite anche il vino e inglobatelo all’impasto.
Versate l’impasto su di una spianatoia infarinata e lavoratelo fino a renderlo compatto e omogeneo. 


Rimettetelo nella ciotola, coprite con la pellicola per alimenti e mettete in frigorifero per un’ora.
Trascorso il tempo togliete l’impasto dal frigo, mettetelo sulla spianatoia e prelevate delle piccole fette.
Arrotolatele fino a dare la forma di un piccolo cordoncino.
Tagliate dei pezzi di circa 4 cm e ripiegateli a formare un piccolo anello. Chiudetelo premendo bene sulla pasta.





Quando avrete ultimato tutto l’impasto scaldate dell’acqua in una casseruola, quando prenderà l’ebollizione gettateci dentro gli anellini (pochi alla volta per non abbassare troppo la temperatura) e mantenete sempre il fuoco alto.
Quando verranno a galla scolateli con una schiumarola e metteteli ad asciugare su un foglio di carta da forno deposto sopra la leccarda.


Lasciateli asciugare e riposare per un paio d’ore poi infornate a 200°C (forno statico e preriscaldato) per circa 25 minuti.


Spegnete e lasciate i tarallucci a raffreddare nel forno spento e con lo sportello chiuso.
Dopo circa 30 minuti estraeteli, lasciateli raffreddare completamente.
Si conservano per parecchi giorni chiuso in un sacchetto di carta.






venerdì 4 maggio 2018

Chips di farina di piselli

I piselli sono comparsi in Europa intorno al Seicento, provenienti dall’Asia, ne esistono più di 250 varietà coltivate: in commercio ne troviamo di due qualità, quelli in cui i semi vanno sgranati e quelli che possono essere consumati con il baccello come le taccole conosciute anche come mangiatutto.
Si raccolgono da fine aprile a tutto maggio, hanno un discreto contenuto di vitamine (A,C e alcune del gruppo B) oltre che di potassio, magnesio e fosforo. Come tutte le leguminose , contengono sostanze non digeribile che si degradano durante la cottura.
La farina di piselli si ottiene dall’essicazione del legume e dalla sua macinatura. Può essere utilizzata in varie preparazioni dalle zuppe alle frittate, alla pasta o al pane.



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Ingredienti per 4 persone.

200 gr di farina di piselli macinata a pietra
70 gr di farina integrale di grano duro macinata a pietra
1 uovo
1 bicchiere d’acqua
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale fino q.b.

Procedimento
Miscelate le due farine  e un pizzico di sale in una ciotola.
Unite l’uovo, l’olio e amalgamate, unite poco alla volta anche l’acqua e iniziate ad impastare nella ciotola.


Dovete ottenere un impasto dalla consistenza omogenea ma morbida, eventualmente aggiungete ancora un pochino d’acqua.
Infarinate con la farina di grano il piano di lavoro e continuate a lavorare l’impasto per qualche minuto.
Raccoglietelo a palla e lasciatelo riposare  per un’ora nella ciotola coperta dalla pellicola.


Trascorso il tempo infarinate bene il piano di lavoro e il mattarello e stendete l’impasto spolverizzandolo con la farina di grano.
Non dovete fare la sfoglia troppo sottile, altrimenti si spezza.


Tagliate la pasta in rombi o losanghe  e mettetela ad asciugare per un’ora o due.
Scaldate abbondante olio in una padella e friggete le chips, poche alla volta, per mezzo minuto per parte.



Scolatele  e mettetele su carta da cucina per eliminare l’unto in eccesso, salate e servite cos' oppure accompagnate con fette di salame,  affettati vari , sottaceti o formaggi.





giovedì 22 marzo 2018

Muffins salati con trombette e prosciutto

Vi propongo  la  versione salata  (cornbread muffins) di  questo tipico dolce inglese, simile ad un plum cake, di forma rotonda con la cima a calotta semisferica e senza glassa di rivestimento, conosciuto e apprezzato, vede le sue origini nell’Inghilterra Vittoriana nel 1703.
Ad idearlo furono i fornai di famiglia dell’alta società che, inizialmente, lo preparavano per la servitù utilizzando il pane raffermo, gli avanzi dei biscotti e delle patate bollite e schiacciate. L’impasto che ne derivava veniva fritto e si trasformava in muffin.
Ben presto anche tutte le altre classi sociali scoprirono la bontà di questo dolce che divenne quello preferito per l’ora del tè. 
La preparazione di questi dolci si differenzia da altri tipi di cake o tortini perché nel procedimento è sempre prevista la preparazione di due composti: uno con gli ingredienti in polvere (farina, lievito, bicarbonato, spezie, cacao) e un composto a base di ingredienti umidi (latte, burro fuso o olio di semi, uova e, a volte, yoghurt). Per quanto riguarda lo zucchero può essere inserito indistintamente sia nell’uno che nell’altro composto. Si amalgamano i due composti e si versano in stampi di carta posti negli stampi per muffin.
Per ottenere dei buoni muffin il segreto sta nel mescolare bene sia le polveri che i liquidi, devono poi essere amalgamati insieme molto velocemente senza mescolare troppo. L’impasto dovrà risultare grumoso per rendere i muffin morbidi.





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Ingredienti per 4 persone:
150 gr. di farina
2 uova
100 gr di burro
100 gr. di cubetti di prosciutto cotto 
150 gr. di zucchine trombetta
125 cl di latte
80 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
10 rametti di prezzemolo
1 spicchio d’aglio piccolo
1/2  bustina di lievito di birra liofilizzato
sale q.b.
pepe q.b.

Procedimento
In una padella mettete due cucchiai d' olio e lo spicchio d’aglio, fatelo dorare per 1 minuto. Unite le zucchine trombetta  tagliate a dadini e fate dorare per 6/7 minuti poi salate e spolverizzate con il prezzemolo tritato, spegnete il fuoco e togliete lo spicchio d’aglio.
In una ciotola sbattete bene  le uova con il burro ammorbidito, l’olio, il latte, il sale e il pepe, dovrà diventare un composto molto  morbido e omogeneo, unite la farina, metà del Parmigiano e il lievito; amalgamate , poco alla volta, al composto di uova.
Unite le zucchine con il loro sughetto, i cubetti di prosciutto e il restante  Parmigiano grattugiato.


Mischiate bene e versate a cucchiaiate il composto negli appositi stampini per i muffins (se non usate quelli usa e getta, imburrateli e infarinateli prima) fino ad arrivare quasi all’orlo



Infornate per 20/25 minuti (forno già caldo a 180°C). Spegnete il forno e lasciateli ancora per 5 minuti con lo sportello aperto.


martedì 13 marzo 2018

Tartellette farcite con composta di zucca e zenzero , pancetta e provolone

Ultimamente sentiamo spesso parlare di zenzero, meglio conosciuto fino a pochi anni fa con il suo  nome inglese Ginger ,ma quanti di noi sanno cos’è? E’ una spezia che si presenta come pianta erbacea perenne, alta circa 90 cm., ha un fusto sotterraneo formato da un rizoma ramificato da cui nascono i fusti vegetativi e che erroneamente viene chiamato radice, ricco di olio essenziale, gingerina, zingerone, resini e mucillagini. Tonico, antinfiammatorio, digestivo.  Molto versatile, si utilizza per la preparazione di varie ricette, dalla carne al pesce passando per le verdure e non solo, ottimo anche nei dolci o nelle composte come in questo caso unito alla zucca.
La composta di zucca e zenzero che ho utilizzato per questa ricetta è stato prodotto dalla Cooperativa La Cucina di Pina, ideale per accompagnare salumi o formaggi stagionati.
La Cucina di Pina nasce ad Alba nel 1982. Da allora si occupa di persone in difficoltà offrendo loro assistenza ed accompagnamento per un completo reinserimento sociale. Uno staff di educatori e psicologi offre un supporto educativo ed accompagna le persone alla ricerca di un lavoro e, al termine dell’accoglienza, di un’abitazione stabile. La “Casa di Pina” prende il nome dalla donatrice che negli anni ha sempre aperto la propria casa a chi necessitasse di un tetto. Con la donazione Pina ha voluto dare continuità alla storia e alla solidarietà della casa.  E’ una gastronomia artigianale che produce zuppe, insalate di cereali, sughi, bruschette e confetture.
La Cucina di Pina aderisce al progetto Qui da Noi





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Ingredienti
300 gr di pasta brisèe
150 gr di Composta di zucca e zenzero La Cucina di Pina
100 gr di pancetta a cubetti
100 gr di Provolone piccante a cubetti

Procedimento

Mettete la pasta frolla su di un piano leggermente infarinato e tiratela con il mattarello, ottenendo un disco di circa 3 mm di spessore e con questo foderate completamente gli stampini per le tartellette bucherellando il fondo per evitare che gonfino durante la cottura. Sistemateli su una placca,  e cuocete nel forno ventilato, già scaldato a 170°,  per 15/20 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare.


In un padellino antiaderente fate rosolare i cubetti di pancetta per renderli croccanti Lasciate raffreddare.
Mettete un po’ di composta nelle tartellette, distribuite sopra i cubetti di pancetta e i cubetti di Provolone piccante. Servite.



Consiglio: potete sostituire le tartellette con semplici prodotti da forno come le sfoglie o i cracker e la pancetta con del salame.








LA CUCINA DI PINA
C.so Canale 126 – Alba (CN)
Italy

Per contatti www.cucinadipina.com

mercoledì 1 novembre 2017

Rubatelli - Chupa chupa di formaggio e Rubatà di Chieri

Le palline di formaggio sono perfette da servire con l’aperitivo e potete sbizzarrirvi con formaggi vari o impanature di diverse colori.
Facili e veloci da realizzare queste palline uniscono il gusto dei formaggi morbidi con quello croccante dei grissini Rubatà di Chieri.
Il Piemonte è famoso per essere la patria dei grissini, da gli “stirati” friabili e ricchi di grassi fino ai   famosi Rubatà  di Chieri. Il loro nome deriva dal dialetto piemontese, e significa caduto, richiamando proprio la tecnica con la quale si formano i grissini. In particolare indica il gesto che fa il panettiere nel prendere sulle punte i “Grissini” appena stirati a mano e nel rivoltarli, facendogli fare un giro completo con i pollici a palme unite e lasciandoli “Cadere”, o meglio “Rubatè”, con dolce violenza sul tavolaccio di stiramento al fine di compattarne l’impasto. Hanno un diametro di 1 -1,5 cm  e sono facilmente riconoscibili per le caratteristica nodosità, dovuta alla lavorazione a mano. Esistono numerose ricette, tramandate di padre in figlio ed è nell’impasto che sta il segreto della preparazione: il dosaggio dai vari ingredienti e dall’acqua che a Chieri e nei dintorni ne permette la singolare bontà. Il rubatà di Chieri è incluso nella lista prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. I Rubatà non sono da confondere con l’altra forma tutelata di grissino tradizionale che è il Grissino Stirato, altro prodotto tipico del chierese di invenzione più recente. Si distingue da questi in quanto la pasta, invece che essere lavorata per arrotolamento, viene allungata dal panificatore.

#RubataH24




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Ingredienti per 18 chupa chupa:

100 gr di grissini Rubatà di Chieri
200 gr di ricotta
200 gr di robiola spalmabile non troppo morbida
1 cucchiaio di bagnetto verde
Pistacchi tritati q.b.
Mix di semi di sesamo e semi di lino  q.b.
Paprika q.b.



Procedimento
Sbriciolate i grissini.
In una ciotola mettete i formaggi e il bagnet verd (se non lo avete tritate una ventina di rametti di prezzemolo, mezzo spicchio d’aglio, un cucchiaio di capperi e mezzo cucchiaino di pasta d’acciughe, aggiungete un po’ d’olio amalgamate bene)  e lavorate con una forchetta  fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo



Unite i rubatà tritati e inglobate bene il tutto.


Formate delle palline di circa 3 cm. (inumiditevi leggermente le mani per agevolare l’operazione)


Impanatene  una parte nella granella di pistacchi, una nei semi di sesamo e lino, una nella paprika.






Infilate al centro di ogni pallina un grissino, metteteli in un unico contenitore  o in singoli bicchieri  e servite.
Potete preparli in anticipo e conservarli in frigorifero fino a due giorni prima.






CHIERI FIERA DI SAN MARTINO