domenica 11 dicembre 2016

Terre del Barolo

Qui da Noi è un progetto di Fedagri-Confcooperative, nato per mettere in rete i produttori cooperativi di eccellenza aderenti a Confcooperative su tutto il territorio nazionale.
Il progetto è quello di rafforzare nei consumatori la consapevolezza che acquistare un prodotto cooperativo significa condividere i valori di solidarietà e di responsabilità che sono propri del mondo cooperativo.
“Chi acquista un prodotto cooperativo porta a casa anche un pezzo di territorio,con la sua cultura, le sue tradizioni, i suoi sapori e matura la consapevolezza di aver contribuito alla valorizzazione del territorio stesso e del lavoro di quanti vi operano.”
In quest’ottica di divulgazione e cooperazione nascono questi tour enogastronomici, insieme ad altre fooblogger , a chef e operatori del settore, il 28 novembre siamo andati a scoprire alcune di queste realtà qui in Piemonte.
E’ stata una bellissima esperienza consumata anche a bordo di un mezzo molto particolare: Il Gustibus: bellissimo e raffinato.
Il Gustibus unisce in un solo mezzo a due piani la possibilità di organizzare meeting e, allo stesso tempo,creare una vera sala ristorante.


Il piano terra è adibito a cucina con forno a vapore, lavandini, piano di cottura a induzione, forno a microonde,  frigoriferi, piani di lavoro per due cuochi, sali vivande, toilette.
Il piano superiore è adibito a sala ristorante o sala riunione con 10 tavoli da 4 e relative poltrone, piano regia, piano di lavoro con mobili di supporto per le vettovaglie e frigorifero di servizio. Ad ogni tavolo sono insediati dei monitor per poter proiettare dei dvd o delle slide.


Ha un rimorchio attrezzato per il trasporto vivande in appositi freezer/frigoriferi.


Ore 10: partiamo alla volta di Castiglione Faletto (Cn) nelle Langhe, a visitare un’eccellenza locale: la cantina “ Terre del Barolo”, nata tra le vigne di uno dei vini più blasonati al mondo.
La casa dei contadini , perché tali sono rimasti  i trecento soci che la compongono, come un’unica grande famiglia; ogni socio vive la terra, la coltiva e la nutre, ogni casata con la sua cultura, la sua storia, le sue abitudini da un valore aggiunto che va a riempire di avvenimenti questa realtà. Ogni grappolo racconta il miracolo delle stagioni, del sole, della pioggia, di un lavoro che ha mille sfumature da percepire. Questo è la cantina “Terre del Barolo”. La fantastica magia di un popolo di lavoratori che ha fatto di quel vino un miracolo, un miracolo che vede nella vendemmia la sua sublimazione quando il grappolo abbandona la vigna e va a riposare nel legno. Nel riposo si determinerà la grande annata che arriva da una terra speciale dove un gruppo di agricoltori, lavorando  insieme, hanno dato dignità al vino. Questa piccola storia, quasi una favola, ha fatto si che molti agricoltori del passato non abbandonassero il loro podere, quella grande idea, quell’attaccamento al territorio, ha garantito il decoro, ha dato lustro e grandezza al lavoro di questi campi e di queste colline. Oggi quelle uve, quel vino sono diventati un simbolo dell’Italianità nel mondo e quella cantina un punto di riferimento culturale per un piccolo mondo antico che conserva gelosamente il passato e dona alla modernità un emblema.












Qui ci attendo gli altri produttori con le loro specialità che assaggiamo innaffiando il tutto con gli ottimi vini offerti dalla cantina e consigliati dall’enologo.
Una deliziosa tartare di fassona femmina , rigorosamente tagliata al coltello, offerta dal Consorzio Coalvi (Consorzio di Tutela della Razza Piemontese). Le carni dei produttori che aderisco al Consorzio sono prodotte da mucche altamente selezionate negli anni che hanno dato vita a una Razza Piemontese a duplice attitudine: latte, con produzione di formaggi tipici e carne di altissima qualità.
La caratteristica di questi bovini è il notevole sviluppo muscolare, soprattutto della parte posteriore detta ”della coscia” da cui si ottengono i tagli più pregiati.

Presentazione della Carne Piemontese Coalvi

Tagliata di fassona femmina



Proseguiamo con gli assaggi dei formaggi. Un ampia campionatura che  appaga la vista e il palato, un tripudio  insuperabile per gusto ed aroma. Toma, Castelmagno, Bra tenero, Bra duro, Raschera, Robiola di Roccaverano, offerti da varie cooperative e il Gorgonzola, sia piccante sia dolce,  offerto dalla Cooperativa Latteria di Cameri.
La Cooperativa Latteria di Cameri  grazie  alla sua felice collocazione al centro del territorio più vocato per la produzione del Gorgonzola (nel novarese infatti è  prodotto oltre il 50%  di questo D.O.P. di cui buona parte a Cameri)  ha fatto di questo prezioso erborinato il proprio prodotto di punta. Nella nuova struttura produttiva sono rimaste invariate le tecniche di lavorazione tradizionale ritenendo fondamentale l’artigianalità della produzione quale garanzia di una qualità che possa eccellere rispetto alla produzione industriale standardizzata. E’ quindi una produzione che si rivolge a quella fascia di mercato che cerca un prodotto esclusivo, in grado di apprezzare un’impronta sensoriale superiore.
Prodotto con latte vaccino intero proveniente dagli allevamenti dei soci, il latte dopo essere pastorizzato viene coagulato. La cagliata ottenuta viene tagliata, cavata prima su spersori poi formata manualmente in stampi. Le forme ottenute vengono salate a secco in superficie. La stagionatura avviene su tavole di abete in celle alla temperatura di 4°-5°C e umidità del 95/98%. Durante la stagionatura le forme vengono forate sulle due facce piane per permettere lo sviluppo dell’erborinatura e rivoltate periodicamente. La stagionatura minima consentita è di 50 giorni, l’ottimale per il consumo, nel’extracremoso da gastronomia è di almeno 80 giorni. Nasce così questa meraviglia, cremoso, che si scioglie in bocca provocando un’esplosione di sapore.
Dire che questo gorgonzola è buono, credetemi, è riduttivo. E’ eccellente!



Presentazione formaggi





I formaggi sono accompagnati da deliziose confetture di frutta e verdura della Cooperativa La Cucina di Pina 

Presentazione prodotti La Cucina di Pina


e dai grissini e dal pane della Cooperativa Terra Mia rigorosamente preparati con frutta, verdura e grano bio.



Terra Mia  è una cooperativa che accoglie e accompagna, attraverso percorsi di cura e inserimento sociale, bambini, adolescenti e adulti che vivono in particolari condizioni di vulnerabilità. L’agricoltura sociale ha come scopo quello di promuovere l’educazione e l’avviamento al lavoro di persone svantaggiate e la sensibilizzazione verso un modello di sviluppo economico sostenibile ed ecologico. Producono prodotti biologici da forno: biscotti, pane, pasta, grissini.
La Cucina di Pina nasce ad Alba nel 1982. Da allora si occupa di persone in difficoltà offrendo loro assistenza ed accompagnamento per un completo reinserimento sociale. Uno staff di educatori e psicologi offre un supporto educativo ed accompagna le persone alla ricerca di un lavoro e, al termine dell’accoglienza, di un’abitazione stabile. La “Casa di Pina” prende il nome dalla donatrice che negli anni ha sempre aperto la propria casa a chi necessitasse di un tetto. Con la donazione Pina ha voluto dare continuità alla storia e alla solidarietà della casa.  E’ una gastronomia artigianale che produce zuppe, insalate di cereali, sughi, bruschette e confetture.
Dietro i formaggi si ergono nella loro solarità delle confezioni di farina di mais integrale macinata a pietra prodotta dalla Cooperativa CAPAC.

Presentazione prodotti Capac

Attualmente le Aziende Agricole socie della Cooperativa CAPAC in Piemonte sono 2496 e producono cereali di alta qualità e nel rispetto della natura.
Alla presentazione sono presenti altri prodotti che degusteremo poi durante il pranzo sul Gustibus come il riso utilizzato per cucinare un ottimo risotto al Castelmagno e castagne.
Il riso della Cascina Belvedere di Bianzé (VC), merita un capitolo tutto a sé.



Nella Cascina Belvedere la famiglia Picco si tramanda da oltre 100 anni l’esperienza e l’amore per la terra e tutti i passaggi della produzione del riso, dal campo alla tavola, sono seguiti accuratamente per garantire gusto e genuinità del prodotto. Ogni lotto di riso è rintracciabile dalla semina all’imballaggio. Il prodotto è lavorato poco alla volta, artigianalmente con una sbramatura (eliminazione della lolla) leggera, che garantisce un miglior apporto nutrizionale e un sapore più intenso. Il riso è quindi diverso da quello “industriale”, con una resa superiore e una migliore tenuta alla cottura. Si abbina così il valore della tradizione all’efficacia della tecnologia, utilizzando macchinari che permettono di selezionare chicco per chicco, in base al colore, alla purezza e alla dimensione. In questo modo tutte le piccole impurità sono eliminate in modo naturale e l’omogeneità dei lotti di produzione è garantita. Tutto questo fa si che nella Cascina Belvedere si produca il miglior riso italiano.
L’amore per la terra e il loro lavoro, genera un profondo rispetto per l’ambiente, infatti, per l’alimentazione dell’azienda sono usati pannelli solari da 50 kw, un essiccatoio con sistema di risparmio energetico che permette il recupero del calore, nessun conservante o antiparassitario, profonda attenzione al ripopolamento della fauna locale, utilizzo di un impianto geotermico. Cascina Belvedere, inoltre, è in possesso di certificati biologici. Infine il confezionamento del riso avviene sempre sottovuoto o in atmosfera protettiva per mantenere inalterate le caratteristiche del riso fino alla tavola.
Assaggiamo anche un’ottima birra artigianale vegan, non pastorizzata, glutenfree, bio. Una birra speciale, per le grandi occasioni, prodotta in Val di Susa alle porte di Torino dalla Cooperativa Birrificio Valsusa s.c.

La presentazione dei prodotti è terminata e ci avviamo sullo splendido Gustibus per gustare un pranzo eccezionale preparato con i prodotti delle cooperative.




Strudel di Verdure di stagione con salsa di bagna caoda

Risotto al Castelmagno e castagne con riduzione di Nebbiolo


Arrosto di Fassona con funghi porcini e patate duchessa


Bonet con salsa alle nocciole
Vini della Cantina TERRE DEL BAROLO

Termina il pranzo che si è svolto in un clima di cordialità e convivialità


e si riparte alla volta di Torino con ancora negli occhi e nel palato le eccellenze viste e gustate.

Alla volta di Torino

Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno organizzato e gestito in maniera superba tutto l’avvenimento: Rossana Turina (resp. Nazionale del progetto QUI DA NOI), Irene Bongiovanni (Presidente della Cooperativa DISTILE), tutto lo staff e tutte le aziende Cooperative e i loro soci:


IL GUSTIBUS
Tropini Marco
+39 335/324676
Tropini Michele
+39 335/6105841


CANTINA TERRE DEL BAROLO
Via Alba-Barolo n. 8 – 12060 Castiglione Faletto (CN)
Italy
Tel. 0173 262053  fax 0173 262749


COALVI Consorzio di Tutela della Razza Piemontese
Via Torre Roa, 13
Madonna dell’Olmo – 12020 Cuneo
Italy
Tel 0171 411468  fax  0171 411756

LATTERIA SOCIALE DI CAMERI
 Oggi la Latteria Sociale di Cameri opera principalmente nel Nord Italia ma si rivolge anche al mercato europeo, statunitense e giapponese. La Latteria Sociale serve tutti i canali distributivi pur privilegiando il rapporto con altre Cooperative. I prodotti, sia a marchio proprio sia a marchio di terzi, vengono distribuiti tramite grossisti e distributori presso cooperative, negozi tradizionali e la catena di GDO Esselunga (al banco gastronomia).


Punto vendita di via per Novara, 67
28062 Cameri (NOVARA)
Tel. 338/2833236

Orari: 8,30 - 12,30 / 16,00 - 19,00
chiuso lunedì e mercoledì pomeriggio.

Punto vendita di via San Francesco, 17
28062 Cameri (NOVARA)
Tel. 0321/518239

Orari: 7,30 - 12,30 / 16,00 - 19,00
chiuso lunedì e mercoledì pomeriggio.
Cascina Belvedere
13041 Bianzè (VC) –Italia
Tel/Fax +39  016149895
www.cascinabelvedere.com

LA CUCINA DI PINA
C.so Canale 126 – Alba (CN)
Italy
Per contatti www.cucinadipina.com

TERRAMIA
Punto vendita:
La Bottega dei Mestieri
Via Tiziano 40, Torino – 011/6632551
Per ordini consegne o panieri:
3938405281 (al mattino)
Per contatti di organizzazioni ed aziende


CASCINA BELVEDERE
13041 Bianzè (VC) –Italia
Tel/Fax +39  016149895

           
BIRRIFICIO VALSUSA S.C.
Via Eisten 18- 10051 Avigliana (TO)
+39  01109342922

CAPAC- Consorzio Agricolo per Agroforniture e Cereali
C.so Francia 329 – 10142 Torino
Italy
Tel +39  011 5617800


Ed infine ecco la mia ricetta preparata con la farina di mais della Cooperativa Apac

 Polenta e salsiccia



Ingredienti per 4 persone:

150 gr di funghi porcini secchi
600 gr di salsiccia
1 spicchio d’aglio
10 rametti di prezzemolo
1 barattolo di cubetti  di pomodoro (se preferite usate un barattolo di passata)
½ bicchiere di vino bianco
sale q.b.

Per la polenta
500 gr di farina di mais integrale macinata  a pietra CAPAC
2 lt d’acqua
1 cucchiaio di sale
50 gr di burro
1 etto di fontina tagliata a listarelle
1 etto di Parmigiano Reggiano grattugiato

Preparazione
Mettete a bagno i funghi per un’ora.
Lavate il prezzemolo e tritate le foglioline con lo spicchio d’aglio
Tagliate la salsiccia in pezzi di circa tre o quattro cm e mettetela in una padella senza aggiungere olio. Fatela cuocere per 5 minuti,  bagnatela con il vino bianco e lasciatelo evaporare a fuoco vivo. Togliete la salsiccia ed eliminate il grasso in eccesso con della carta da cucina.
Versate nella padella quattro cucchiai d’olio, metà del trito di prezzemolo e aglio, i funghi scolati e asciugati. Fate soffriggere a fuoco medio per tre minuti poi unite i cubetti di pomodoro e la salciccia.
Continuate la cottura ancora per dieci minuti poi unite il rimanente trito di prezzemolo e aglio e continuate la cottura per altri cinque minuti, aggiustate di sale tenendo conto che la salsiccia ha già una notevole sapidità.
Preparate la polenta.
Ponete  sul fuoco una pentola con l'acqua e il sale e prima che prenda il bollore gettate a pioggia la farina di mais rimestando sempre nello stesso verso per non fare grumi. 
Cuocete per circa trenta minuti poi aggiungete il burro, la fontina e il Parmigiano Reggiano . Continuate la cottura, sempre rimestando, ancora per una decina di minuti.
Nel frattempo riscaldate un po’ la salsiccia.
Versare la polenta su di un tagliere e disponete al centro la salsiccia con i funghi, servite subito.
Buon appetito!

Vino consigliato: Nebbiolo



sabato 10 dicembre 2016

Frittata di carciofi disidratati

Il carciofo è una pianta nota fin dai tempi antichi, la sua coltivazione è diffusa maggiormente nei paesi del Mediterraneo, soprattutto in Italia, Francia e Spagna. La Sardegna è la regione che maggiormente si caratterizza per la coltivazione ed il consumo di questo delizioso ortaggio. La raccolta avviene principalmente tra il mese di ottobre e di maggio.
E’ ricchissimo di principi attivi e vanta molte virtù terapeutiche. Possiede pochissime calorie e contiene molte fibre, oltre a sali minerali come calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio. Vanta un effetto disintossicante essendo diuretico e stimolante della funzione epatica ed è  utili per combattere problemi di diabete, colesterolo, ipertensione.
Ho realizzato questa ricetta con i carciofi disidratati della ditta Farris.
La Farris S.r.l. produce ortaggi e verdure disidratati, semidry e dry freeze da destinare all’industria alimentare. L’azienda è giovane e dinamica, con stabilimento di produzione sito in Puglia, nella provincia di Foggia, territorio che è ai vertici europei per la produzione di ortaggi e verdure freschi.
La vicinanza ai luoghi di produzione agricola garantisce alla Farris prodotti di prima qualità, grazie anche ad servizio di Controllo ed Assicurazione Qualità L’innovativo processo produttivo permette di ottenere disidratati, semidry e dry freeze dalle caratteristiche organolettiche pressoché identiche ai prodotti freschi, ottimi requisiti microbiologici ed uno standard qualitativo costante nel tempo.
Consente  anche di preservare colore, sapore e funzionalità degli ortaggi: il controllo della carica microbica è attuato mediante l’utilizzo di temperature di processo superiori ai 100°C e l’assenza di contatto diretto del vapore con gli alimenti; tali peculiarità consentono, inoltre, l’inattivazione enzimatica e una sensibile riduzione della presenza di germi patogeni.




LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI



Ingredienti

Una confezione da 20 gr. di carciofi disidratati Farris
2 uova
Una decina di rametti di prezzemolo
Una decina di capperi sottaceto
Un pizzico di origano
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.
Aceto balsamico q.b.

Procedimento

Fate rinvenire  i carciofi disidratati per mezz’ora  mettendoli in una ciotola con due bicchieri d’acqua.
Nel frattempo lavate il prezzemolo e tritatelo con i capperi.
In una padella antiaderente scaldate due cucchiai d’olio e unite i carciofi strizzati, fate soffriggere per qualche minuto poi aggiungete un bicchiere d’acqua calda, salate. Lasciate cuocere finché risulteranno teneri.


Unite il trito di prezzemolo e capperi, l’origano e il pepe.
Sbattete le uova, salatele e unite i carciofi,  amalgamate bene. Versate tutto nella padella e lasciate cuocere 5 minuti per parte.
Impiattate, versate alcune gocce di aceto balsamico e servite.





Farris S.r.l.
S.P. 109 Loc. Borgo Giardinetto
71027 Orsara di Puglia (FG) – Italia
Tel e fax +39 0881977511
Email: farris@farrisnet.it



mercoledì 7 dicembre 2016

La Castagna -Dal bosco alla cucina







Cari lettori è con immenso piacere che vi presento l’ebook monotematico “CASTAGNA- dal bosco alla cucina” .
Racconti, storie e soprattutto ricette,  158 pagine interamente dedicate alla castagna .Un ebook scritto a più  mani nell’ambito di un progetto   LIBRICETTE.eu,  nato da un’idea di Paola Uberti: la prima libreria on line di ricette.
Ho collaborato alla sua stesura con immenso piacere insieme ai miei compagni d’avventura
che ringrazio.
Un ringraziamento particolare a Paola Uberti per avermi coinvolta in questo progetto.




martedì 6 dicembre 2016

Caserecce con Provola e ‘Nduja calabrese

Ho preparato questa pasta con  Provola e ‘Nduja gentilmente  omaggiatami dal Caseificio Valsole Di Giovanni Arcoraci di Cinque Frondi (RC) che aderisce al progetto nazionale di Coonfcooperative  Qui da Noi.
In questo prodotto sono state unite due eccellenze della gastronomia calabrese,  la ‘Nduja e il Provola. La ‘Nduja è un celebre insaccato spalmabile: si tratta di carne di maiale macinata insieme a del peperoncino essiccato e triturato, salata, insaccata nel budello naturale del maiale, affumicata e poi stagionata per due mesi. Qui la troviamo racchiusa in un dolce scrigno di  Provola, formaggio a pasta filata tra i più conosciuti e amati in Calabria e nel mondo. È prodotto durante tutto l’anno, utilizzando latte vaccino intero crudo di razze meticce e/o razze di vacche da latte, mentre in origine era nato come formaggio preparato esclusivamente con latte di Vacca Podolica. Si presenta come un formaggio a pasta filata di forma tronco-conica. La crosta è compatta, liscia e lucida di colore giallo o bianco avorio in base al tempo di stagionatura. La pasta è in genere poco più chiara della crosta con sapore dolce.
Il perfetto connubio tra il piccante della ‘Nduja  e la dolcezza del Provola genera un prodotto eccezionale, che si scioglie in bocca lasciando quel giusto mix di dolce e piccante.
L’azienda Caseificio Valsole utilizza per la sua produzione esclusivamente ingredienti di primissima qualità.




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Ingredienti per 4 persone
350 gr di caserecce
250 gr di Provola e ‘Nduja Valsole
Olio extravergine d’oliva q.b.


Procedimento
Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata, nel frattempo tagliate a dadini la provola con la ‘Nduja.


Scolate grossolanamente la pasta, condite con  dell’olio e i dadini di provola e’Nduja, lasciandone un po’ da parte.
Mettete la pasta così condita in una pirofila, distribuite sopra i rimanti dadini e infornate a 200°C per 5/10 minuti (il tempo di far fondere la provola).
Servite subito.



Caseificio Valsole Di Giovanni Arcoraci
Via Luigi Tenco – 89021 Cinque Frondi (RC)
Tel 0966/94555
E-mail: caseificio.valsole@gmail.com

sabato 26 novembre 2016

Uova di quaglia in cocotte

Le uova di quaglia si utilizzano come quelle di gallina, ma sono più delicate e meno ricche di colesterolo, sono piccole con un guscio picchiettato di scuro.
La proporzione con quelle di gallina è 1 a 5, quindi 5 uova di quaglia corrispondono a 1 uovo di gallina.
Non provocano le eruzioni cutanee e le allergie che possono, a volte, causare le uova di gallina, soprattutto nei bambini (Dott. Ciro Vestita – nutrizionista).


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Ingredienti per 4 persone:

4 fette di pane
16 uova di quaglia
200 gr. di pomodori
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
10 gr. di burro
1 cucchiaio di origano secco
Qualche rametto di origano fresco
Sale e pepe q.b.

Procedimento

Accendete il forno a 180°
Lavate, private dei semi e tagliate a cubetti i pomodori.
Ricavate dal pane 4 dischi che abbiano le stesse dimensioni delle cocottine da forno che userete.
Friggete i  dischi di pane in poco olio, o se preferite tostateli.
Saltate  in padella con un po’ d’olio per 1 minuto i dadini di pomodoro con l’origano secco, il sale e il pepe.

Imburrate le cocottine,  spingete sul fondo i dischi di pane fritti, distribuite  una parte dei pomodori e mettete sopra ogni cocottina 4 uova di quaglia. Salate, pepate e completate con fiocchetti di burro.



Sistemate le cocottine in una teglia con tanta acqua bollente che arrivi a metà dei contenitori. Coprite con carta d’alluminio e cuocete per 15 minuti (finché il bianco si sarà rappreso).  Togliete dal forno e guarnite con i dadini di pomodoro rimasti e l’origano fresco.
Servite subito.