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lunedì 12 settembre 2011

Peperoncini verdi (friggitelli) sottaceto


I friarelli, detti anche puparuoli friarelli, sono dei  peperoni verdi nani e dolci, non piccanti. In alcune zone dell'Italia centrale sono conosciuti anche come friggitelli.Sono usati per preparare un piatto tipico della cucina campana: la cottura avviene per frittura in olio d'oliva, con i peperoni ben asciutti, interi, lasciando intatto un abbozzo del picciolo. Si servono nel piatto, salati, ancora caldi, come verdura a sé stante o come contorno di altri piatti.  Ai friggitelli si possono accompagnare patate tenere, tagliate grosse, fritte nello stesso olio di frittura.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI

Ingredienti:
1 kg. di peperoncini verdi (friggitelli)
1 litro di aceto di  vino bianco
150 gr. di zucchero
1 cucchiaio di sale
Alloro
Pepe nero, rosa e bianco
Qualche bacca di ginepro
2 chiodi di garofano

Procedimento
Lavate molto bene con l’acqua calda i vasetti e i relativi coperchi (cambiateli ogni volta che riutilizzate i vasetti) e asciugateli perfettamente.
Lavate e asciugate  bene i peperoncini e  tagliate a metà il picciolo.
In una pentola d’acciaio (assolutamente non utilizzate l’alluminio) versate l’aceto, lo zucchero, il sale, 2 foglie di alloro, il pepe, i chiodi di garofano e portate a bollore.




Tuffate i peperoncini (un po’ per volta), fate riprendere il bollore e cuocete a pentola coperta per 2/3 minuti.
Scolateli e lasciateli raffreddare.



Invasateli  e comprimeteli delicatamente.



Inserite in ogni vasetto un foglia d’alloro ben lavata e perfettamente asciutta e ricoprite interamente con l’aceto di cottura . Chiudete ermeticamente i vasetti e poneteli in un luogo fresco e buio.
Saranno pronti al consumo dopo circa 20 giorni.
Ottimi come contorno o come antipasto o come la vostra fantasia vi suggerisce.
Ricordatevi di non consumare mai il prodotto qualora il tappo risultasse gonfio o il prodotto risultasse fermentato, vorrebbe dire che non è stato  ben confezionato o conservato.



In questo blog ho postato un altro metodo di conservazione per questi gustosissimi peperoncini: lo trovate cliccando qui

Se invece volete una ricetta per consumarli subito, cliccate qui


Pomodorini sottolio


I pomodori Pachino sono  delle  eccellenze del made in Italy agroalimentare tra le più apprezzate e consumate. Dolci e profumati, ipocalorici e ricchi di nutrienti, ciliegino e datterino oltre che gustosi e salutari sono molto versatili in cucina. Anche se simili per composizione e aspetto questi due tipi di pomodorini non sono esattamente uguali: le loro caratteristiche e differenze possono renderli ognuno più adatto dell’altro per la realizzazione di determinati piatti.
La varietà datterino  (usata in questa ricetta) contiene meno acqua rispetto al ciliegino; tutti e due hanno un gusto molto dolce, “corretto” comunque da un giusto grado di sapidità grazie alle caratteristiche dei terreni vicino al mare in cui sono coltivati.
E’ ricco di licopene , minerali e vitamina c.
Fonte:  Artimondo





LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.


Ingredienti

500 gr. di pomodorini tipo ciliegino o datterino
2 cipolle rossa di Tropea
foglie d’alloro
pepe bianco

Procedimento

Lavate molto bene con l’acqua calda i vasetti e i relativi coperchi   (cambiate i coperchi ogni volta che riutilizzate i vasetti o le guarnizione se utilizzate un contenitore come quello della foto) e asciugateli perfettamente.

Scegliete dei pomodorini maturi ma molto sodi, lavateli e asciugateli bene.
Pulite e lavate la cipolla, asciugatela e tagliatela a fettine sottilissime.
Lavate e asciugate bene le foglie d’alloro.
Invasate i pomodorini comprimendoli delicatamente per non romperli, disponete sopra ogni strato delle fettine di cipolla, qualche grano di pepe e una foglia d’alloro.
Versate l’olio fino ad 1 cm. sopra l’ultimo strato di pomodorini e chiudete il contenitore.
Controllate dopo due giorni il livello d’olio e, se è il caso, aggiungetene un po’.
Conservate al fresco e al buio.
Ricordatevi di non consumare mai il prodotto qualora il tappo risultasse gonfio o il prodotto risultasse fermentato, vorrebbe dire che non è stato  ben confezionato o conservato.


giovedì 8 settembre 2011

Cipolline sott' olio

Di solito a settembre vengo presa da una smania irrefrenabile che mi spinge a conservare tutto quello che mi capita a tiro. Nascono così le marmellate, la conserva, i sottaceti, i sott'olio.
Certo, il lavoro c'è, ma vuoi mettere la soddisfazione di vedere quei bei vasetti colorati e invitanti che in pieno inverno mi ricorderanno il sole dell'estate? E dunque, perché non condividerle con voi?
N.B.: Bisogna porre molta attenzione ai contenitori che devono essere sempre ben lavati con acqua bollente e sterilizzati prima dell’utilizzo; i coperchi devono essere nuovi per garantire la chiusura ermetica.

Per sterilizzarli potete utilizzare vari metodi, personalmente utilizzo il seguente:

Lavo i vasetti e i coperchi con acqua calda e detersivo, li sciacquo molto bene sempre con l’acqua calda e li asciugo.
Accendo il forno a 100 gradi (non di più perché si rischia di rompere il vetro), quando la temperatura è raggiunta, pongo i vasetti e i coperchi assicurandomi che non si tocchino. Spengo il forno e li lascio lì per 20/25 minuti. Trascorso il tempo, li tolgo usando i guanti e invaso la confettura caldissima, poi chiudo ermeticamente, li capovolgo e lascio raffreddare su dei sottopentola. Lo sbalzo di temperatura potrebbe far rompere i vasetti.Lavate accuratamente  con l’acqua calda i vasetti e i relativi coperchi (cambiateli ogni volta che riutilizzate i vasetti), asciugateli perfettamente e metteteli atesta in giù su di un canovaccio pulito.




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Ingredienti per 4 vasetti tipo Bormioli da 250 gr l’uno

1 kg. di cipolline
1 litro d’aceto di mele (o aceto di vino bianco)
pepe bianco, rosa e nero (qualche grano)
alloro
2 chiodi di garofano
1 cucchiaio  scarso di sale
olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento
Lavate molto bene con l’acqua calda i vasetti e i relativi coperchi (cambiateli ogni volta che riutilizzate i vasetti) e asciugateli perfettamente.

Lavate velocemente le cipolline e tuffatele in un litro di acqua bollente per 1 minuto. Questa operazione vi consentirà di spelarle con più facilità.
Spelate bene le cipolline e passatele velocemente sotto l’acqua per eliminare ogni eventuale residuo.
Fatele scolare bene.
Nel frattempo in una pentola d’acciaio (non utilizzate assolutamente l’alluminio) versate l’aceto, il sale, il pepe, i chiodi di garofano, due foglie d’alloro e portate ad ebollizione.
Tuffate le cipolline nell’aceto, fate riprendere il bollore e cuocete per 5 minuti.
Scolatele e adagiatele su di un canovaccio pulito e lasciatele asciugare per mezza giornata. 



Rigiratele spesso e cambiate  eventualmente il canovaccio.
Invasatele cercando di mettere in ogni vaso quelle di eguale misura e comprimetele delicatamente.
Inserite in ogni vasetto un foglia d’alloro ben lavata e perfettamente asciutta e ricoprite interamente d’olio, non deve rimanere scoperta nessuna cipollina. 




Chiudete e dopo 2 giorni controllate il livello dell’olio, se è il caso aggiungetelo. Chiudete ermeticamente i vasetti e poneteli in un luogo fresco e buio.
Saranno pronti al consumo dopo circa 20 giorni.
Ottimi come contorno o come antipasto o come la vostra fantasia vi suggerisce.

Ricordatevi di non consumare mai il prodotto qualora il tappo risultasse gonfio o il prodotto risultasse fermentato, vorrebbe dire che non è stato  ben confezionato o conservato.