venerdì 24 gennaio 2014

Faraona al forno


La faraona o gallina faraona è originaria dell’Africa, da cui fu introdotta in Europa nel XIII secolo d.C. ad opera dei marinai e dei mercanti che provenivano da quelle zone.
Possiede carni magre, gustose   e ricche di proteine ad alto valore biologico, di ferro e di vitamine del gruppo B. 


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Ingredienti per 4 persone:

1 faraona
3 rametti di rosmarino
Qualche foglia di salvia
½ bicchiere di vino bianco
Sale q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento

Pulite, fiammeggiate, lavate e asciugate  la faraona: tagliatela in quattro parti, mettetela in una padella con 4 cucchiai d’olio  e fatela rosolare dolcemente per alcuni minuti poi  versate il  vino e fatelo evaporare a fuoco alto, abbassare la fiamma e aggiungere il rosmarino, la salvia, una decina di bacche di ginepro e il sale.
Rosolate ancora per qualche minuto, poi mettete il tutto in una pirofila ed infornate a 200° C per 40 minuti.
Servite subito.



martedì 21 gennaio 2014

Polpette di ricotta e prosciutto


Adoro la ricotta e le polpette. La prima per la sua versatilità e le seconde per la loro bontà. Ho voluto coniugare le due cose e sono nate queste  polpette di ricotta. Sono ottime sia come antipasto sia come secondo. Facili e veloci da realizzare.
La ricotta non è prodotta dalla cagliata, ma da un suo sottoprodotto, il siero di latte, e per questo motivo non può essere considerata un vero e proprio formaggio ma un latticino perché si ottiene riscaldando, con o senza aggiunta di acidificanti, il siero residuato dalla lavorazione del formaggio e a questo processo deve il suo nome ri-cotta. Può essere prodotta sia con il latte vaccino sia con il latte di pecora.
Durante il riscaldamento del siero le proteine del latte (sieroproteine) si coagulano e formano dei fiocchi bianchi, che affiorano spontaneamente in superficie e inglobano al loro interno una certa quantità di grasso, lattosio e sali minerali. Questa massa è quindi estratta con la schiumarola e raccolta in cestelli forati per consentirne lo sgocciolamento, prima di conferirgli la caratteristica forma. La ricotta è il più nobile tra tutti i latticini; la qualità proteica è, infatti, nettamente superiore rispetto a quella dei formaggi (ricchi di caseine anziché di sieroproteine), mentre il contenuto lipidico è notevolmente inferiore, è quindi un prodotto relativamente povero di calorie, facilmente digeribile e apportatore di proteine ad altissimo valore biologico, calcio e altri preziosi minerali. 
In Piemonte è detta anche Seirass e, vista la grande produzione di formaggi, ha una funzione economica molto importante. Storicamente viene preparata anche per essere conservata a lungo, quindi può essere pressata, stagionata o salata. Il latte di partenza è vaccino, oppure ovino, mentre per il Sarass del Fen può anche essere di capra. Quest’ultimo è Presidio Slow Food.





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Ingredienti per 4 persone

400 gr di ricotta piemontese (seirass)
100 gr di prosciutto cotto in una sola fetta
50 gr di Parmigiano Reggiano
2 uova
6 cucchiai di farina di mais per impanature
20 gr di nocciole tritate (tonda gentile piemontese)
Sale q.b.
Olio  per friggere q.b.

Procedimento

Passate al setaccio la ricotta e mettetela in una ciotola, unite le uova e inglobatele. Tritate nel mixer il prosciutto e il Parmigiano, uniteli alla ricotta, salate (mettete poco sale perché sia il prosciutto cotto, la ricotta e il Parmigiano contengono già del sale), aggiungete due cucchiai di mais per impanature e mischiate bene.


Dovete ottenere un composto morbido, ma che vi consenta di modellare delle polpette, quindi, se è il caso, aggiungete un po’ di mais. Lasciate riposare per 10/15 minuti. Nel frattempo unite la rimanente farina di mais con le nocciole tritate.
Riprendete il preparato di ricotta e formate delle palline grosse come una noce, fatele rotolare nel composto di mais e nocciole, premendo leggermente.




Friggete in olio caldo, ma non fumante, finché non saranno ben dorate.
Scolatele, appoggiatele su carta assorbente da cucina per eliminare l’unto in eccesso, fatele raffreddare e servitele.
Buon appetito!


mercoledì 15 gennaio 2014

Aiutiamoli a crescere

Da questo stesso blog, tempo fa, vi ho parlato dell'Associazione AIRP onlus (Associazione Italiana Rene Policistico)  dedicata a tutti coloro che soffrono per la malattia del Rene Policistico (in inglese Polycistic Kidney Disease, PKD), la più comune di tutte le malattie genetiche che minacciano il benessere e la vita umana. Più di 12.5 milioni di persone ogni giorno lottano contro la malattia: il rene policistico colpisce più persone che la sindrome di Down, la fibrosi cistica, la distrofia muscolare, l’emofilia, l’anemia a cellule falciformi e la corea di Huntington messe insieme.
Il rene policistico provoca la formazione di cisti riempite di fluido in entrambi i reni e problemi anche ad altri organi. Col tempo, queste cisti si sviluppano e si moltiplicano senza sosta, sicché i reni aumentano drasticamente di dimensioni. Questo porta, inevitabilmente, all'insufficienza renale e al trapianto.
La ricerca scientifica ha fatto progressi senza precedenti nella comprensione di questa malattia: negli ultimi 12 anni gli scienziati hanno scoperto i geni il cui malfunzionamento provoca il rene policistico, e parecchi trials clinici per potenziali farmaci sono in corso. Questo induce a sperare che in futuro si possa contrastare efficacemente l’evoluzione della malattia.
 L' impegno comune  dell'Associazione è quello di sensibilizzare e favorire la diffusione delle conoscenze che riguardano il rene policistico, coinvolgendo i pazienti e le loro famiglie, insieme con i medici e gli scienziati che si dedicano allo studio, alla diagnosi e alla terapia di questo male insidioso.
L’Associazione si prefigge di promuovere la ricerca scientifica e la prevenzione della malattia policistica renale “Rene Policistico” rimuovendo le cause invalidanti per favorire la promozione dell’autonomia e la realizzazione dell’integrazione sociale dei pazienti affetti da tale patologia.

L’Associazione propone di raggiungere i suoi fini attraverso le seguenti principali attività: Ricerca Scientifica, Cura, Prevenzione, Divulgazione, Informazione sul Rene Policistico e sulle situazioni patologiche ad esso correlate.
Con altre amiche foodblogger abbiamo deciso, nel nostro piccolo, di dare una mano alla raccolta fondi e, a tale scopo, abbiamo creato quest'ebook di 152 pagine con le nostre ricette. A differenza degli altri  che abbiamo fin qui pubblicato, questo non sarà scaricabile gratuitamente, ma solo dopo aver donato 3 euro all'Associazione A.I.R.P. onlus. Se anche tu vuoi dare una mano, CLICCA QUI fai la tua donazione e ti arriveranno due email, una di ringraziamento e un'altra con il link per poter scaricare gratuitamente l'ebook.
Perché anche cucinare può essere un gesto di solidarietà. Grazie di cuore a tutti coloro che vorranno partecipare e diffondere in rete.