giovedì 24 ottobre 2024

Pollo in umido con le castagne

Nelle dolci colline troviamo tutto il fascino dei castagneti, e in autunno, un tripudio di colori dalle calde tonalità rosso-aranciate che in inverno lasciano il posto allo splendore del bianco. I rami degli alberi si spogliano e rendono il paesaggio fatato, simile a un quadro di Dalì, permeato da un indefinibile mistero. Non sono solo belli da vedere questi castagneti, ma hanno sfamato intere generazioni e, nel corso degli anni, si è creata una vera e propria civiltà che ha prodotto tradizioni, sviluppato usi, tecniche agrarie e lavori fortemente legati a quest’albero.
Il castagno o “albero del pane” come fu definito da Senofonte nel IV secolo a.C. è originario dell’Asia Minore e della Grecia: si diffuse in Italia grazie agli Etruschi e cresce spontaneamente nella fascia climatica del Mediterraneo, dalla Turchia ai Balcani, alla penisola Iberica, sulle coste del Magreb, dall’Italia alla Francia. Furono gli ellenici i primi a sviluppare la coltivazione e a selezionare le varietà di castagne pur considerandole inizialmente come una sorta di ghianda. Utilizzavano questo nutriente frutto per preparate le pietanze più disparate, come il pane nero di Sparta, sfarinate, minestre. Greci, Ebrei e Fenici con i loro commerci le diffusero in tutto il bacino Mediterraneo.
La carne di pollo è ricca di proteine nobili indispensabili all’organismo per rinnovare i tessuti, e di aminoacidi ramificati utili nel metabolismo dei muscoli e nell’aiutare allo smaltimento delle tossine che si formano quando si svolge un inteso lavoro fisico. Se eliminiamo la pelle, come in questo caso, risulta relativamente povera di grassi e con un discreto contenuto di vitamine del gruppo B e di ferro. La ridotta presenza di tessuto connettivo ed il diametro ridotto delle sue fibre rendono la carne di pollo facilmente digeribile.


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Ingredienti per 4 persone:

600 gr di sovra cosce di pollo
250 gr di castagne
200 ml di acqua calda (1 bicchiere)
1 cipolla bianca
Farina q.b.
1 foglia di alloro
2 rametti di rosmarino
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.

Preparazione.

Lavate le castagne, poi incidete la buccia facendo un taglio al centro (vi renderà più semplice sbucciarle).
Mettetele in una pentola, riempitela d’acqua fredda, aggiungete un pizzico di sale grosso e la foglia di alloro.
Portate a bollore, abbassate il fuoco e fate cuocere per trenta minuti, scolatele, lasciatele raffreddare e sbucciatele.
Pulite la cipolla e affettatela.
In una casseruola scaldate due cucchiai d’olio extravergine d’oliva, unite la cipolla e gli aghetti di rosmarino e fate dorare.
Nel frattempo, infarinate il pollo e unitelo alla cipolla e al rosmarino e lasciatelo rosolare a fuoco medio per cinque minuti.
Unite l’acqua calda, salate, abbassate la fiamma e lasciate cuocere, girandolo ogni tanto.
I tempi di cottura variano a seconda che sia un pollo di allevamento o ruspante; circa 40 minuti per il primo e quasi un'ora e mezzo per il secondo.
A cottura quasi ultimata, aggiungete le castagne bollite, pepate e fate cuocere ancora per dieci minuti, mescolando delicatamente per far amalgamare bene i sapori.
Servite subito.






 

 

 

 

 

 

 

mercoledì 16 ottobre 2024

Palline di formaggio all'uva

Queste deliziose palline, semplici  e veloci da realizzare, potete servirle come antipasto, finger food o per accompagnare l'aperitivo.
L’uva è ricca di vitamine A,B e C, di fibre e di sali minerali quali calcio, ferro, magnesio, fosforo e potassio. Grazie all’elevata presenza di zuccheri semplici è un alimento altamente energetico e facilmente assimilabile. L’uva ha proprietà antiossidanti, antianemiche e anticancro.
Per l’alto contenuto di zuccheri il consumo è sconsigliato ai diabetici.


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Ingredienti per 4 persone:

100 gr di uva bianca senza semi
100 gr di grissini tritati
150 gr di ricotta
200 gr di robiola spalmabile non troppo morbida
50 gr di gorgonzola
1 cucchiaino di maggiorana secca
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
Granella di pistacchi q.b.
Granella di nocciole q.b.

Procedimento

In una ciotola mettete i formaggi, l’olio e la maggiorana.
Lavorate con una forchetta fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo, unite i grissini tritati e amalgamate bene.
Dovete ottenere un composto non troppo morbido.
Lavate l’uva, asciugatela con carta da cucina e staccate delicatamente gli acini.
Prelevate un pochino del composto di formaggi e formate delle palline di circa 3 cm. (inumidite leggermente le mani per agevolare l’operazione) e inserite al centro un chicco d’uva.
Impanatene metà con la granella di pistacchi e metà con quella di nocciole.
Mettete in frigo per mezz’ora prima di servirle.
Potete prepararle in anticipo anche il giorno prima.












martedì 8 ottobre 2024

Patate e pancetta affumicata al forno

La patata è l’alimento più consumato al mondo. È un tubero ricco di proprietà e con poche calorie. Contiene una notevole quantità di amido, una discreta quantità di fosforo e di potassio e vitamina C ed è povera di sodio.
Le sue origini si fanno risalire intorno al 3000 a.C. presso la popolazione Incas da cui veniva chiamata “papa”. In Europa giunsero solo nel sedicesimo secolo portate dal conquistatore spagnolo Francisco Pizzaro.
Attualmente si producono circa duemila varietà di patate che sono divise in due grandi gruppi: patate a pasta gialla, con la polpa compatta, adatte ad essere cucinate fritte o intere, e patate a pasta bianca, piuttosto farinose e adatte alla preparazione di gnocchi, e purè.
 

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Ingredienti per 4 persone:

4 patate medie
80 gr di pancetta affumicata (o normale se la preferite) tagliata non troppo sottile
2 rametti di rosmarino
4 foglie di salvia
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale fino q.b.
 
Procedimento
 
Lavate le patate e mettetele con tutta la buccia (se le sbucciate assorbono troppa acqua e non diventano belle croccanti) in acqua fredda.
Portare a bollore e fate cuocere per 10 minuti.
Scolate e lasciate raffreddare.
Nel frattempo, tritate gli aghetti di rosmarino e la salvia, tagliate a pezzetti la pancetta.
Pelate le patate, tagliatele a spicchi non troppo grandi e metteteli nella pirofila che metterete nel forno.
Aggiungete il trito di erbe aromatiche, la pancetta, l’olio e pochissimo sale in quanto la pancetta è già piuttosto salata.
Mischiate bene il tutto delicatamente (sarebbe meglio farlo con le mani).
Infornate (forno statico e già caldo) a 200° per circa 20/30 minuti, (il tempo di cottura dipende dalla grandezza degli spicchi e dal vostro forno) o fino a quando non saranno ben cotte e dorate.
Sfornate e servite.
 

giovedì 3 ottobre 2024

Fichi al forno con gorgonzola noci e miele

I fichi sono dei frutti molto dolci, dalla caratteristica forma a goccia, dal diverso colore e spessore della buccia secondo le varietà.
I più diffusi sono: il fico nero, il fico verde e quello viola.
Maturano da giugno a settembre e in realtà quello che noi conosciamo non è il frutto, ma l’infiorescenza, all’interno del quale sono contenuti i veri frutti, cioè dei piccoli acheni immersi nella polpa.
Possiedono notevoli proprietà nutritive, sono ricchi di vitamina A, B1, B2, C, di sali minerali (potassio, ferro, cromo, calcio) e di fibre che sono utili a riequilibrare i disturbi intestinali legati alla stitichezza. Contengono un’alta percentuale di polifenoli (sostanze antiossidanti) che contrastano i rischi di malattie tumorali e cardiovascolari. Il loro consumo è particolarmente indicato per i bambini, gli anziani, le donne incinte e gli atleti. Sono controindicati per i diabetici e gli obesi a causa dell’alto contenuto di calorie e di zuccheri; freschi forniscono circa 65 calorie per 100 grammi, secchi arrivano a fornire 280 calorie per 100 grammi.



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Ingredienti per 4 persone:
 
8 fichi neri sodi
100 gr di gorgonzola piccante
8 noci
Miele d’acacia q.b.
 
Procedimento
 
Lavate delicatamente i fichi e asciugateli delicatamente.
Tagliateli a croce, allargateli leggermente.
Sgusciate le noci e lasciate interi metà gherigli, i rimanenti spezzettateli e uniteli al gorgonzola.
In ogni fico inserite un po’ di formaggio con i pezzetti di noce e deponete sopra il gheriglio intero.
Continuate così con gli altri sette fichi.
Deponeteli su di una leccarda ricoperta con carta da forno e infornate a 190°C (forno statico e già a temperatura) per una decina di minuti.
Sfornate, impiattate, irrorate con un pochino di miele e servite.