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lunedì 23 settembre 2024

Crêpes di lenticchie rosse e salmone

Spesso ci chiediamo quale sia la differenza tra le lenticchie normali e quelle rosse decorticate; le prime richiedono un tempo di cottura di circa un’ora o più a seconda delle dimensioni, le seconde cuociono in quindici minuti ed essendo state private del classico strato di cellulosa che le avvolge, provocano meno gonfiori-meteorismo e difficoltà digestive.
Le lenticchie rosse sono facilmente reperibili sul mercato in forma disidratata e, a vantaggio degli altri legumi secchi, queste non richiedono ammollo e possono essere cucinate direttamente, anche se sempre con abbondante acqua.
Rientrano nel IV gruppo fondamentale degli alimenti e costituiscono un'abbondante fonte nutrizionale di amido e proteine a medio valore biologico (VB), che forniscono la quasi totalità delle calorie in esse racchiuse. I grassi sono marginali ma insaturi e quindi benefici per l'organismo.
In questi legumi si apprezza un ottimo livello fibre alimentari.
Quelle solubili, in particolare, sono percentualmente superiori se paragonate alle lenticchie con buccia, anche se il livello complessivo delle fibre è comunque inferiore.
Non contengono colesterolo, bensì fitosteroli, sostanze dall'azione ipocolesterolemizzante. Sono anche prive di lattosio, glutine e istamina.
Contengono molte vitamine, quasi tutte di tipo idrosolubile del gruppo B. Nella fattispecie si apprezza il livello di: folati, tiamina (vit B1), acido pantotenico (vit B5) e piridossina (vit B6). Ottimo l'apporto di certi minerali, soprattutto ferro, fosforo e zinco.
Per tali motivi supportano diverse funzioni enzimatiche essenziali ai processi cellulari.
Le lenticchie, grazie all’amido in esse contenuto, si prestano a sostenere una vita attiva, ma non sono tanto caloriche (grazie al carico glicemico moderato) quanto i cereali e i derivati raffinati (pane, pasta ecc); per questo motivo hanno anche un'applicazione nella terapia nutrizionale dimagrante.
Il loro consumo è ideale nelle diete contro l'iperglicemia o il diabete mellito tipo 2, e contro i trigliceridi alti.
Le fibre, soprattutto quelle solubili, sono prebiotici naturali e, modulatori dell'assorbimento dei grassi, colesterolo compreso, funzione utilissima nella terapia contro l'ipercolesterolemia. L'assunzione di lenticchie è consigliata in caso di stipsi o stitichezza.
Si prestano alla dieta per il celiaco, per l'intolleranza al lattosio e all'istamina, ma si consiglia cautela nella terapia contro l'iperuricemia e la gotta, e per la fenilchetonuria.

Fonte: Dott. Riccardo Borgacci


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.


Ingredienti per 5 crêpes preparate con una padellina di 20 cm di diametro:

150 gr di lenticchie rosse decorticate
150 gr di acqua
1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva
1 pizzico di sale fino

Per farcire:

1 confezione di salmone affumicato
150 gr di formaggio morbido tipo robiola
Aneto q.b. (potete sostituirlo con la maggiorana)

Procedimento

Lavate bene le lenticchie, mettetele a bagno in abbondante acqua e 
lasciatele a mollo per almeno due ore. Se le lasciate per tutta la notte, sarà ancora più facile frullarle.
Trascorso il tempo, scolatele bene, sciacquate la ciotola in cui erano contenute e rimettetecele, aggiungete 150 gr di acqua e frullate fino a ottenere un composto omogeneo e privo di grumi.
Unite il sale e il cucchiaio d’olio e inglobate bene tutto.
Scaldate una padellina antiaderente con un velo di burro e versate un mestolino di composto, fate roteare per spargere bene tutto e lasciate cuocere a fuoco medio per due minuti per parte.



Togliete dalla padellina e mettete la crêpes a raffreddare in un piatto.
Continuate così fino a ultimare tutto il composto.
Spalmate ogni crêpes con il formaggio, distribuite il salmone, spolverizzate con l’aneto, ripiegate e servite.





sabato 13 aprile 2019

Minicheesecake salati con asparagi fragole e crema di robiola e prosciutto

Questo abbinamento può sembrare azzardato, in realtà questi ingredienti si sposano meravigliosamente bene: provare per credere!
L’asparago è una pianta selvatica originaria del bacino mediterraneo e, in particolare, delle regioni centrali e settentrionali dell’Europa, dell’Asia centrale e occidentale, dell’Egitto, dell’Algeria e della penisola Iberica.
Ottimo contorno, l’asparago è una verdura assai apprezzata dai buongustai; ne esistono circa venti tipi, i più comuni sono quello verde e quello bianco.
Le fragole  sono dei deliziosi frutti…non frutti (in realtà i frutti sono quei puntini gialli che noi consideriamo semi)  compagni dell’uomo fin dall’antichità e di cui  sono stati ritrovati dei reperti addirittura risalenti alla Preistoria, appartengono alla Famiglia delle Rosacee e crescono sia in coltivazioni che  spontanee nei nostri boschi ,  solo nel 1600 vennero incrociate con una varietà americana più grande e più dolce
Sono ricche di  la vitamina C che  rafforza il sistema immunitario e aiuta la rigenerazione della pelle e di  fitonutrienti  che limitano il rischio di malattie    cardiovascolari.
Contengono anche 
 molte  fibre alimentari e sono  ricche di iodio,di potassio, di acido folico, di riboflavina, di vitamina B5, di omega-3 acidi grassi, di vitamina B6, di vitamina K, di magnesio e di rame.
Infine una curiosità: le fragole si chiamano anche Lacrime di Venere perché, narra la Mitologia,  l’amore del giovane Adone era conteso tra Venere e Persefone. Quest’ultima, gelosa della rivale, si rivolse a Marte che si trasformò in un cinghiale e, durante una battuta di caccia, uccise lo sfortunato giovane. Venere, disperata, pianse copiose lacrime che, al contatto con il sangue di Adone, si trasformarono in piccoli cuori rossi: le fragole.





LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.


Ingredienti per 4 persone

120 g  di tarallucci tradizionali
160 g  di fragole
14 asparagi
200 gr di robiola fresca cremosa
120 g  di prosciutto cotto
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
8 g di fogli di gelatina (4 fogli)
2 pizzichi di zucchero
Sale e pepe q.b.
    

Procedimento

Pulite e lavate gli asparagi asportando la parte più dura e fateli cuocere a vapore per 5 minuti, lasciateli raffreddare, frullateli, salate, pepate e aggiungete un goccio d’olio.


Prendete 4  coppapasta da  7 cm di diametro , spennellateli  con un po’ di olio, rivestite  internamente con  carta da forno leggermente unta e metteteli in due piattini.
Tritate i tarallucci, aggiungete 2 cucchiai d’olio e amalgamate. Distribuite il composto nei coppapasta, premendo molto bene con il dorso di un cucchiaio.


Ponete  il tutto a raffreddare in frigo.
Mettete a bagno, in acqua fredda e per dieci minuti, i fogli di gelatina.
Strizzate due fogli di gelatina ed uniteli al frullato di asparagi, scaldate leggermente sul fuoco per far sciogliere la gelatina, mescolate bene e lasciate intiepidire poi versate il composto sopra la base di tarallucci e compattate bene, mettete in freezer per 10 minuti.


Tritate il prosciutto ed unitelo alla robiola, versate a filo un pochino d’olio  mescolate fino a ottenere una crema molto omogenea, distribuite nei coppapasta sopra la crema di asparagi, rimettete in freezer per 10 minuti. 



Nel frattempo preparate il topping di fragole.
Lavate i frutti , tagliateli a pezzi e metteteli in un pentolino con un pizzico di zucchero, fate cuocere per 5 minuti, poi frullate, aggiungete i rimanenti fogli di gelatina strizzati, mescolate per farli  sciogliere e amalgamare, lasciate raffreddare.
Estraete i piatti dal freezer , versate il topping di fragole , coprite con pellicola da cucina e mettete 4 ore in frigorifero.


Al momento di servire estraete delicatamente i cheesecake dai  coppapasta, guarnite con punte di asparagi e una fragola per piattino come nella foto.
Ricordatevi di tirarli fuori dal frigorifero un quarto d’ora prima di servirli.
Se non avete i coppapasta  potete fare un’unica forma quadrata o rotonda e poi ricavate dei quadratini.



mercoledì 6 giugno 2018

Tarallucci al vino rosso

I taralli pugliesi cono un delizioso snack preparati con ingredienti semplici come farina, olio extravergine d’oliva,vino, sale.
Esistono diverse varianti, con il finocchio, con il peperoncino ecc., piccoli come questi o più grandi o più allungati.
Ottimi consumati da soli, ben si sposano con formaggi e salumi.
La ricetta tipica pugliese prevede l’utilizzo di vino bianco, io ho voluto provare a prepararli con il vino rosso e, personalmente, li preferisco in questa versione perché trovo che siano più gustosi.
Se preferite la versione originale, sostituite il vino rosso con quello bianco, per il resto la ricetta e il procedimento sono uguali.



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Ingredienti per 4 persone:

400 gr di farina 00
200 ml di vino rosso Barbaresco
130 ml di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaino pieno di  sale fino

Procedimento

In una ciotola versate la farina, aggiungete un cucchiaino di sale fino  e  miscelate .
Versate un po’ alla volta l'olio e amalgamatelo alla farina.
Unite anche il vino e inglobatelo all’impasto.
Versate l’impasto su di una spianatoia infarinata e lavoratelo fino a renderlo compatto e omogeneo. 


Rimettetelo nella ciotola, coprite con la pellicola per alimenti e mettete in frigorifero per un’ora.
Trascorso il tempo togliete l’impasto dal frigo, mettetelo sulla spianatoia e prelevate delle piccole fette.
Arrotolatele fino a dare la forma di un piccolo cordoncino.
Tagliate dei pezzi di circa 4 cm e ripiegateli a formare un piccolo anello. Chiudetelo premendo bene sulla pasta.





Quando avrete ultimato tutto l’impasto scaldate dell’acqua in una casseruola, quando prenderà l’ebollizione gettateci dentro gli anellini (pochi alla volta per non abbassare troppo la temperatura) e mantenete sempre il fuoco alto.
Quando verranno a galla scolateli con una schiumarola e metteteli ad asciugare su un foglio di carta da forno deposto sopra la leccarda.


Lasciateli asciugare e riposare per un paio d’ore poi infornate a 200°C (forno statico e preriscaldato) per circa 25 minuti.


Spegnete e lasciate i tarallucci a raffreddare nel forno spento e con lo sportello chiuso.
Dopo circa 30 minuti estraeteli, lasciateli raffreddare completamente.
Si conservano per parecchi giorni chiuso in un sacchetto di carta.