La torta mimosa è un dolce creato
a Rieti negli anni Cinquanta del Novecento. Il nome è dovuto ai
pezzetti di pan di Spagna sparsi in superficie, che ricordano nella
forma i fiori della mimosa. Grazie al collegamento del fiore con la giornata
internazionale della donna, anche la torta viene spesso utilizzata per
festeggiare la ricorrenza.
La ricetta è stata ideata da Adelmo Renzi, cuoco
originario di San Filippo di Contigliano, titolare di un ristorante nel
centro della città laziale di Rieti. Il dolce giunse alla notorietà
nel maggio del 1962, quando il cuoco partecipò a Sanremo ad un
concorso di pasticceria, specialità torte, durante il quale presentò la mimosa
con l'intento di omaggiare la "città dei fiori" e risultandone
vincitore. La ricetta originale utilizzata da Renzi, tuttavia, non è mai
stata rivelata.
L'accostamento del dolce alla mimosa è legato al suo
aspetto, formato da pezzetti di pan di Spagna disposti sulla torta
per ricordare appunto la forma del fiore della mimosa. La preparazione
richiede di tagliare una fetta orizzontale di pan di Spagna e di togliere la
parte interna che, opportunamente sbriciolata, servirà a creare “l'effetto
mimosa”. Il pan di Spagna può essere bagnato con un liquore dolce, come
il Marsala, o il maraschino, ma anche con succo di ananas. La farcitura è
composta da crema pasticcera, con l'eventuale aggiunta di panna
montata oppure confettura.
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Ingredienti
per una torta di 24 cm
Per il pan
di Spagna:
4 uova
8 tuorli
220 gr di
zucchero
220 gr di
farina
70 gr di
fecola
20 gr di
burro
Per la crema
diplomatica (crema pasticcera più panna)
500 ml. di
latte
2 tuorli
d’uovo
40 gr. di
farina
120 gr. di
zucchero
1 stecca di
vaniglia
50 ml di
liquore dolce all’arancia
200 ml di
panna fresca da montare
20 gr di
zucchero a velo
Procedimento
Preparate
innanzitutto il pan di Spagna:
Montate con
la frusta elettrica le uova intere con lo zucchero fino a renderle gonfie e
chiare.
Aggiungete i
tuorli uno alla volta e continuate a montare il composto con la frusta
elettrica.
Unite la
farina setacciata e la fecola, amalgamatele alla crema di uova, mescolate con
una spatola.
Suddividete
l’impasto in due teglie di cm 24 di diametro ciascuna.
Cuocete le
due torte in forno statico, già caldo a 180°, per trenta minuti.
Sfornate,
sformatele e fatele raffreddare.
Nel
frattempo che le torte cuociono, preparate la crema diplomatica.
Fate bollire il latte con i semi della stecca di vaniglia e togliete dal
fuoco.
Sbattete i due tuorli con lo zucchero fino a quando il composto risulterà
gonfio, poi aggiungete gradatamente la farina (aiutatevi eventualmente con un
cucchiaio di latte tiepido) e amalgamate bene per evitare la formazione di
grumi, aggiungete sempre lentamente e rimestando il latte.
Sciogliete bene il composto e rimettetelo sul fuoco bassissimo, mescolando
continuamente.
Vedrete la crema gonfiarsi lentamente (circa 7/8 minuti), quando la
consistenza sarà quella “sofficiosa” classica della crema pasticcera, spegnete
il gas, versatela in una ciotola, coprite la superficie con della pellicola,
lasciate intiepidire e ponete in frigorifero.
Montate la panna, ben fredda, in una ciotola con la frusta elettrica.
Unite lo zucchero a velo e amalgamate la panna alla crema pasticcera,
delicatamente dal basso verso l’alto per non smontarla, con un leccapentole.
Riprendete le due torte e asportate con un coltello affilato la parte
esterna più scura.
Ricavate da ogni torta due dischi di uguale spessore.
Tagliate un disco a fettine verticali di 1 cm.
Ricavate da ciascuna fetta 3 striscioline di uguali dimensioni, riducetele
a cubetti.
In una ciotola mescolate il liquore con lo zucchero e 100 ml di acqua.
Spennellate il primo disco di pan di Spagna con la bagna, stendevi uno
strato di crema.
Appoggiate il secondo disco, spennellatelo con la bagna e spalmatelo con la
crema.
Coprite con il terzo disco e spennellate anch’esso con la bagna.
Ricoprite tutta la torta con la crema pasticcera rimasta e fatevi aderire i
dadini di pan di Spagna preparati.
Lasciate consolidare bene la torta in frigorifero prima di servire.