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venerdì 2 febbraio 2024

Chiocciole di bugie

Il Carnevale è una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cattolica. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l'uso del mascheramento.
La parola carnevale deriva dal latino carnem levare ("eliminare la carne"), poiché indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.
Il clou della festa avviene il Giovedì Grasso e il Martedì Grasso, ossia l'ultimo giovedì e l'ultimo martedì prima dell'inizio della Quaresima.
In particolare, il Martedì Grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima nel Rito Romano inizia con il Mercoledì delle Ceneri.
Innumerevoli sono i dolci di carnevale e certamente le frittelle, di tutti i tipi, fanno la parte del leone.
Le bugie (in Piemonte e in Liguria si chiamano così)  sono  tipici dolci italiani di Carnevale, che posseggono anche tanti  altri nomi regionali: chiacchere, frappe, frottole ecc.
Possono anche essere ricoperte da miele, cioccolato e/o zucchero a velo, innaffiate con Alchermes o servite con il cioccolato fondente o con mascarpone montato e zuccherato.
La tradizione delle frappe probabilmente risale a quella delle frictilia, dei dolci fritti nel grasso che nell'antica Roma erano preparati proprio durante il periodo dell'odierno carnevale.

LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.

Ingredienti per circa 350 g di impasto:

220 g di farina 00

50 g di burro
1 uovo
1 cucchiaio di grappa
½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
20 g di zucchero a velo nell’impasto
Zucchero a velo per guarnire q.b.
1 pizzico di sale
Olio extravergine d’oliva o olio di arachidi q.b.

Procedimento

Tagliate il burro a cubetti e lasciatelo ammorbidire a temperatura ambiente per venti minuti.

Setacciate la farina su di un piano da lavoro insieme al bicarbonato, formando un mucchietto. Formate un incavo al centro del mucchietto di farina e versateci l’uovo sbattuto.
Unite i pezzetti di burro, il sale e lo zucchero e impastate il tutto con le mani finché l’impasto diventerà elastico e sodo.
Formate una palla, avvolgetela con la pellicola e mettetela per un’ora nella parte meno fredda del frigorifero.
Trascorso il tempo stendete, sul piano di lavoro infarinato, la pasta con il mattarello fino a raggiungere lo spessore di 2 -3 millimetri.
Ritagliate la sfoglia in rettangoli  di circa 7x5 cm con l’apposita rotella dentellata,  piegateli su se stessi ma senza far combaciare le due parti finali che dovranno rimanere staccate, arrotolateli su se stessi.
Versate abbondante olio in un pentolino alto e stretto, riempitolo d’olio per ¾  e portatelo a una  temperatura compresa tra 160° e 185°.
Se non avete l’apposito termometro regolatevi gettando un dadino di pane nell‘olio caldo, a una temperatura media diventerà dorato in 40 secondi, a una temperatura alta in 30 secondi , se dora in meno di 20 secondi la temperatura è troppo alta.
Immergete completamente le sfoglie, pochi pezzi per volta per evitare di abbassare la temperatura.
Tenete i pezzi immersi nell’olio spingendoli con un mestolo forato o con due forchette.
Scolate con il mestolo forato e mettete le frittelle su della carta da cucina per eliminare l’unto in eccesso.
Quando si saranno raffreddate, spolverizzatele con lo zucchero a velo e servite.

 

 

 

 

domenica 19 dicembre 2021

Frittelle di ricotta con salsa al ribes

Frittelle, magica parola che evoca gustosi manicaretti.
Che siano  dolci, salate, di carne, di verdure, e chi più ne ha più ne metta , non si riesce a resistere a queste bontà…..
Oggi vi propongo queste deliziose frittelle di ricotta molto semplici ma che potete arricchire con frutta candita, noci, uvetta , cioccolato o quanto la vostra fantasia vi suggerisce.

 


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Ingredienti  per circa  30  frittelle


     250 gr di ricotta

     230 gr di farina

     120 gr. di zucchero

     1 bustina di lievito

     1 pizzico di sale fino


     Per la salsa al ribes


     250 gr di ribes rosso

     100 gr di zucchero di canna

     100 ml di acqua

     Succo di limone q.b.

 

Procedimento

Lavate delicatamente il ribes, asciugatelo e sgranatelo.

Mettetelo in un tegamino e unite lo zucchero, l’acqua  e qualche goccia di succo di limone.
Ponete sul fuoco bassissimo e lasciate cuocere fino ad ottenere una purea.
Spegnete il fuoco e lasciate riposare.
Setacciate la farina e unite il lievito.
In una ciotola mettete  la ricotta con lo zucchero e un pizzico di sale e mescolate per  ottenere un composto omogeneo, aggiungete le uova e lavorate  con le fruste elettriche fino a quando tutti gli ingredienti saranno amalgamati.
Unite la farina con il lievito e inglobate bene.
Mettete a scaldare abbondante olio e quando avrà raggiunto la giusta temperatura   versate un po’ d’impasto.
Fare friggere qualche minuto per parte, appiattendo un po’ l’impasto .
Scolate  con il mestolo forato e mettete su carta da cucina per eliminare l’unto in eccesso.
Servite con la salsa di ribes.

Se preferite potete cuocerle al forno distribuendo palline d’impasto, un po’ schiacciate, su della carta da forno inserita nella leccarda. 

Infornate per circa 20 minuti, forno statico a 180° e già a temperatura.

 

venerdì 12 febbraio 2021

San Valentino- Tortini di cioccolato

La tradizione di San Valentino quale protettore degli innamorati risale all'epoca romana, nel 496 d. C., quando l’allora papa Gelasio I volle porre fine ai lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco.
Questi riti si celebravano il 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti sfrenati ed erano apertamente in contrasto con la morale e l'idea di amore dei cristiani.
In particolare il clou della festa si aveva quando le matrone romane si offrivano, spontaneamente e per strada, alle frustate di un gruppo di giovani nudi, devoti al selvatico Fauno Luperco. Anche le donne in dolce attesa si sottoponevano volentieri al rituale, convinte che avrebbe fatto bene alla nascita del pargolo.
In fondo, ad alleviare il dolore bastava lo spettacolo offerto dai corpi di quei baldi giovani, che si facevano strada completamente nudi o, al massimo, con un gonnellino di pelle stretto intorno ai fianchi.
Per "battezzare" (e cristianizzare) la festa dell'amore, il Papa Gelasio I decise di spostarla al giorno precedente - dedicato a San Valentino - facendolo diventare in un certo modo il protettore degli innamorati.

Fonte: Focus


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Ingredienti per 6 stampini medi:

100 gr  di cioccolato fondente 
100 gr di burro
20 gr di farina
80 gr di zucchero a velo
2 uova a temperatura ambiente
1 bustina di vanillina
Mezza bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale fino
Gocce di cioccolato q.b.
Zuccherini a forma di cuore q.b.

Procedimento

In una terrina rompete le uova, aggiungetevi lo zucchero, il lievito e la vanillina e montate il tutto con una frusta, fino a ottenere una massa densa e omogenea.
Tritate grossolanamente il cioccolato  e fatelo sciogliere in un padellino a bagnomaria con il burro.
Unite tutto al composto di uova e zucchero, continuando ad amalgamare gli ingredienti. 
Aggiungete, infine, anche la farina e un pizzico di sale. Imburrate e infarinate i vostri stampini e riempiteli con il composto facendo attenzione a non riempire completamente gli stampini, evitando così che il composto fuoriesca durante la cottura. Cercate di riempirli per non più di 2/3.
Distribuite sopra delle gocce di cioccolato e infornate a 180°C per circa 15 minuti.
Sfornate, lasciate raffreddare e distribuite i cuoricini di zucchero.
In alternativa potete decorare i tortino con dello zucchero a velo

lunedì 8 febbraio 2021

Ravioli dolci ripieni di crema di nocciole e cioccolato

Il Carnevale è una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cattolica. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l'uso del mascheramento.
La parola carnevale deriva dal latino carnem levare ("eliminare la carne"), poiché indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.
I festeggiamenti maggiori avvengono il Giovedì grasso e il Martedì grasso, ossia l'ultimo giovedì e l'ultimo martedì prima dell'inizio della Quaresima. In particolare il Martedì grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima nel Rito Romano inizia con il Mercoledì delle ceneri.
Innumerevoli sono i dolci di carnevale e certamente le frittelle, di tutti i tipi, fanno la parte del leone.
Oggi vi propongo questi ravioli dolci con un goloso ripieno di crema di nocciole e cioccolato.

In molte regioni italiane con il termine ravioli, oltre alla classica pasta ripiena usata come primo piatto, si indicano anche dei prodotti dolci confezionati con le stesse modalità sulla base di una pasta alimentare. I ripieni sono spesso di ricottamarmellata o purè di frutta. La frittura è la tecnica di cottura finale più usata per questo tipo di preparazione ma è possibile effettuarla anche in forno.


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Ingredienti per circa 16 ravioli:

300 gr di farina 00    
40 gr di zucchero di canna
30 gr di burro a crema
2 uova
1 cucchiaino raso di lievito per dolci
1 pizzico di sale

Olio extravergine d'oliva q.b.

 

Per il ripieno:

1 barattolo di crema di nocciole e cacao ( io ho usato quella della Rigoni bio)

Per servire:

Zucchero a velo q.b.

 

Procedimento

Lavorate il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero, aggiungete le uova e un pizzico di sale.
Amalgamate il tutto e unite la farina  e il lievito setacciati.
Impastate fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo.
Mettetelo in una ciotola, chiudete con la pellicola per alimenti e mettete a riposare in frigo per un’ora.
Trascorso il tempo riprendete l’impasto  e tiratelo  con in mattarello una sfoglia sottile di circa 2 mm.

Distribuite sulla pasta la crema di cioccolato  a piccoli mucchietti a circa 1 cm uno dall’altro, ripiegate la pasta su se stessa, premete bene i bordi e ritagliate i ravioli con l'apposita rondella dentellata.


In una padella scaldate abbondante olio, quando raggiungerà la giusta temperatura immergete i ravioli , pochi alla volta per evitare di abbassare troppo la temperatura dell’olio, e fateli dorare prima da un lato e poi dall’altro.
Scolateli con un mestolo forato e metteteli su carta da cucina o da fritti per eliminare l’unto in eccesso.
Quando si saranno raffreddati spolverizzate con zucchero a velo e servite.

 

NOTA BENE: Se preferite potete cuocerli al forno. In questo caso mettete i ravioli in una leccarda ricoperta con la carta da forno, spennellateli con del burro fuso e infornate a forno già caldo a 180°C per 15/20 minuti. Sfornateli e fateli raffreddare su di una gratella poi spolverizzare con lo zucchero

 

 

 

sabato 16 gennaio 2021

Gnocchi di patate con crema di gorgonzola

Non si conosce con esattezza il periodo della nascita di questo formaggio: tracce storiche se ne hanno a partire del XV secolo, nella cittadina di Gorgonzola, nei pressi di Milano, da cui prende anche il nome. Nell'Ottocento la sua produzione crebbe sensibilmente e fu esportato, oltre che in altri territori italiani, anche in Inghilterra.
Nel 1996, questo delizioso formaggio è stato riconosciuto dalla Comunità Europea e registrato nella lista dei prodotti DOP con Reg. Cee n° 1107/96. La forma, del peso di 12 kg circa, riporta su entrambe le facce il marchio di origine ed è avvolta in fogli di alluminio riportanti il contrassegno caratteristico della denominazione protetta "gorgonzola”.
E’ un formaggio erborinato prodotto dal latte intero di vacca Di Origine Protetta (DOP) ) della provincia di Milano e le sue zone di produzioni storiche sono le province di Milano, Como, Pavia e Novara.  Quest'ultima è diventata nell'ultimo secolo la principale produttrice.

Fonte: Wikipedia 

 


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Ingredienti per 4 persone:

Per gli gnocchi:

1 kg. di patate
250 gr. di farina
1 uovo

sale q.b.

Per condire:

200 gr di gorgonzola dolce
30 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
30 gr di burro
150 ml  di latte
Qualche foglia di salvia

 

 Procedimento

Fate cuocere  le patate in abbondante acqua, sbucciatele e passatele, ancora calde, allo schiacciapatate.
Aggiungete la farina, l’uovo e il sale. Impastate con cura, formate un rotolo, tagliatelo  in fette spesse circa 2 cm.
Su di un piano infarinato arrotolate con le mani le singole fette e formate un rotolino spesso un dito e ritagliate gli gnocchi di 2 cm. l’uno.

Passateli con l’aiuto del pollice sui rebbi di una forchetta  o sull’apposito attrezzo  per dargli la caratteristica forma.

Tagliate a cubetti il gorgonzola.
In un’ampia padella, a fuoco bassissimo,   sciogliete il burro con le foglie di salvia intere. Dopo un minuto eliminate le foglie di salvia e unite il latte e, prima che prenda bollore, aggiungete il gorgonzola.
Fatelo fondere dolcemente, mescolandolo fino a completa fusione, spegnete il fuoco,  e aggiungete  il  Parmigiano Reggiano e amalgamate il tutto.
Lessate gli gnocchi in abbondante acqua salata. Quando gli gnocchi saliranno a galla scolateli con una schiumarola e aggiungeteli alla crema di gorgonzola.

Amalgamate e servite subito.


Consigli: Gli gnocchi non vanno preparati con largo anticipo ( non alla mattina presto   consumarli a pranzo o peggio a cena). Se volete portarvi avanti con il lavoro, potete prepararli e poi metterli su di un vassoio coperto da carta da forno, non sovrapposti e surgelarli. Dopo un’ora metteteli in un apposito sacchetto da freezer (velocemente) e chiudetelo, ovviamente rimettete nel surgelatore.
Al momento di consumarli, non scongelateli ma gettateli direttamente nell’acqua in ebollizione.


martedì 18 febbraio 2020

Bomboloni

I bomboloni sono dei caratteristici dolci italiani preparati con farina e zucchero a velo , molto simili ai  krapfen tedeschi.
Possono essere consumati a colazione o in qualunque momento della giornata.
Si possono anche farcire con marmellata, crema, cioccolato o uvetta.
Generalmente vengono fritti ma se ne può fare una versione più leggera al forno.


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Ingredienti:

400 gr  di farina 00
100 gr di zucchero di canna
120 ml di latte appena appena  tiepido
120 ml di acqua
60 gr di burro
20 gr di lievito di birra fresco
1 limone bio (solo scorza)
Olio q.b.
Zucchero a velo q.b.
Sale fino un pizzico.

Procedimento

Lasciate ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Sciogliete il lievito di birra nel latte.
In una ciotola versate la farina, lo zucchero, la scorza grattugiata del limone (solo la parte gialla) e un pizzico di sale fino.
Mescolate gli ingredienti poi unite il burro ammorbidito a crema e il latte con il lievito sciolto, l’acqua e inglobate il tutto.
Versate sulla spianatoia infarinata e impastate fino ad ottenere un impasto elastico ed omogeneo (circa 10 minuti).
Rimettete l’impasto nella ciotola, coprite con un canovaccio e fatelo lievitare per 2 ore in un luogo caldo e lontano da correnti d’aria.
Trascorso il tempo stendete delicatamente l’impasto con un mattarello creando una sfoglia spessa 1 cm.
Con un coppa pasta o un bicchiere di 10 cm di diametro ricavate dei dischi, metteteli su di un canovaccio infarinato, coprite con un altro canovaccio e proseguite la lievitazione ancora per un’ora sempre al caldo e lontano da correnti d’aria.
In una padella profonda scaldate abbondante olio (io uso quello d’oliva extravergine perché è quello che ha il punto di fumo più alto) e friggete i dischi di pasta  pochi alla volta, girandoli affinché possano cuocere e dorare bene da ambo le parti.
Scolate i bomboloni e metteteli su carta da cucina per eliminare l’unto in eccesso.
Cospargeteli di zucchero a velo e servite.

Se preferite la cottura più leggera al forno, disponete i dischi di pasta su di una teglia rivestita di carta da forno e infornate (forno già a temperatura ) a 180°C per 15 minuti.
Sfornate, cospargete di zucchero e servite.



mercoledì 7 febbraio 2018

Frittelle venete - Fritole

Il Carnevale è una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cattolica. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l'uso del mascheramento.
La parola carnevale deriva dal latino carnem levare ("eliminare la carne"), poiché indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.
I festeggiamenti maggiori avvengono il Giovedì grasso e il Martedì grasso, ossia l'ultimo giovedì e l'ultimo martedì prima dell'inizio della Quaresima. In particolare il Martedì grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima nel Rito Romano inizia con il Mercoledì delle ceneri.
Queste frittelle sono il dolce delle feste carnevalesche venete  fin dal Rinascimento. La ricetta originale fu definita da Bartolomeo Scappi cuoco di Papa V. Per la sua grande popolarità e diffusione questo dolce fu definito nel ’700 “Dolce Nazionale dello Stato Veneto” e per lungo tempo fu prodotto e venduto lungo le calli veneziane in apposite baracche di legno. Carlo Goldoni le nomina nella Commedia “Il Campiello” del 1756. Come allora anche oggi le “fritole” mantengono inalterata la loro popolarità continuando ad essere preparate, oltre che in pasticceria, nelle case di molte famiglie venete.






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Ingredienti per 4 persone:
300 gr di farina
100 gr di uvetta sultanina
1 mela
Un limone bio
1 uovo
16 gr di lievito di birra
50 gr di zucchero semolato
1 bicchiere di latte  q.b.
1 bicchierino di grappa o di rum
Olio extravergine q.b.
1 pizzico di sale
Zucchero a velo q.b.
  
Procedimento

Mettete l’uvetta sultanina  a rinvenire in un pochino d’acqua.
In una ciotola versate la farina, lo zucchero, un pizzico di sale e  amalgamate.
Sciogliete il lievito in un pochine di latte e poi  aggiungete il rimanente.
Incorporate alla farina  l’uovo leggermente sbattuto, la grappa il latte con il lievito.
Impastate aiutandovi con un mestolo. Quando il composto sarà omogeneo unite l’uvetta, strizzata e passata in un po’ di farina, la mela a tocchettini e la scorza del limone tagliata a striscioline sottili  ( aiutatevi con un riga limoni).
Inglobate bene tutto. Coprite con una pellicola da cucina e mettete a lievitare fino a raggiungere il doppio del volume (circa un’ora, dipende molto dalla temperatura della vostra cucina).
A lievitazione completata, scaldate l’olio in una larga padella, quando avrà raggiunto la temperatura ideale (160/170C°) prelevate con un cucchiaio parte del composto e friggetelo.
Mettete poche frittelle per volta per non far abbassare troppo la temperatura dell’olio.
Fatele dorare bene da ambo i lati , scolate e mettete su carta da cucina. Quando si saranno raffreddate  cospargetele di zucchero a velo e servite.



N.B. L’uovo, il latte  dovranno essere a temperatura ambiente. L'alcool contenuto nella grappa  con la cottura evapora quindi possono essere consumate tranquillamente anche dai bambini o da chi ha problemi con l'alcool.




mercoledì 8 febbraio 2017

Castagnole al limoncello

« Finito Carnevale, finito amore
finito il far la pacchia da signore
finito il setacciar farina in fiore
finito il mangiare castagnole »
 (Antico proverbio anconitano)



Le castagnole, insieme alle bugie sono i dolci carnevaleschi più conosciuti e diffusi in tutta Italia, dal Nord al Sud.
La ricetta delle castagnole è sicuramente molto antica: è stato ritrovato nell'archivio di stato di Viterbo un volume manoscritto del Settecento in cui sono descritte ben quattro ricette di castagnole, di cui una prevede la cottura al forno, che quindi non è stata adottata recentemente nell'intento di rendere il dolce più leggero, come spesso si crede.




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Ingredienti

320 gr di farina 00
60 gr di zucchero
50 gr di burro
3 uova
1 cucchiaino da caffè di lievito vanigliato
La scorza di un limone bio grattugiata
30 gr di limoncello (circa tre cucchiai)
Un pizzico di sale
Olio per friggere q.b.

Procedimento

Mettete il burro a pezzetti  in una terrina e lasciatelo  ammorbidire  a temperatura ambiente, unite lo zucchero e lavorate fino ad ottenere una crema. Incorporate le uova, una alla volta e amalgamate bene prima di unire quello successivo.
Unite la scorza di limone grattugiata, un pizzico di sale e poca alla volta, la farina setacciata, il lievito e per ultimo il limoncello.  Dovete ottenere un impasto morbido ma omogeneo, se è il caso unite ancor un po’ di farina o di limoncello se fosse troppo duro.
Prelevate un po’ d’impasto e formate delle palline grosse come una noce.
In una pentola a bordi alti portate a temperatura l’olio poi tuffateci, poche alla volte, le palline e fatele dorare fino a che non avranno assunto un bel colore dorato.
Raccoglietele con la schiumarola e mettetele a scolare su carta assorbente, quando saranno ben fredde rotolatele nello zucchero semolato.


Consigli: Potete prepararle anche senza il limoncello, ma sappiate che in cottura tutto        l’alcol evapora e rimane solo il buon gusto di limone





lunedì 1 febbraio 2016

Bugie di Carnevale


Le  bugie (in Piemonte e in Liguria si chiamano così)  sono  tipici dolci italiani di Carnevale, che posseggono anche tanti  altri nomi regionali: chiacchere, frappe, frottole ecc.
Possono anche essere ricoperte da miele, cioccolato e/o zucchero a velo, innaffiate con Alchermes o servite con il cioccolato fondente o con mascarpone montato e zuccherato.
La tradizione delle frappe probabilmente risale a quella delle frictilia, dei dolci fritti nel grasso che nell'antica Roma venivano preparati proprio durante il periodo dell'odierno carnevale.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI

Ingredienti per 6 persone:

500 gr. di farina 00
2 uova
50 gr. di burro
50 gr. di zucchero
1 cucchiaio di grappa
1 limone (la scorza grattugiata)
½ bustina di lievito per dolci
50 gr. di zucchero al velo
Olio extravergine per friggere q.b.

Procedimento

Impastate la farina  con un uovo intero, un tuorlo, lo zucchero, la scorza grattugiata del limone, la grappa , il lievito e il burro fuso. Lavorate l’impasto fino a quando risulterà sodo ed elastico.
Staccate dei pezzi d'impasto e tirate una sfoglia di 3 millimetri.


Ritagliate dei rombi e immergeteli, pochi per volta,  nell’olio caldo e lasciateli dorare.


Sgocciolate le bugie, disponetele su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e ,quando sono fredde, cospargetele di zucchero a velo .
Potete anche farle ripiene con la marmellata o la cioccolata, basta comprimere bene i bordi.
Buon appetito!