giovedì 28 marzo 2019

Braciola di maiale con salsa ai mirtilli


Regna ancora molta confusione su questa carne che si presenta effettivamente rosata da cruda, diventando persino bianca da cotta. Ma la carne di maiale è bianca o rossa? Come si classifica a livello nutrizionale, e quali sono le sue proprietà?
Dal punto di vista nutrizionale la carne di maiale, contenendo una concentrazione di mioglobina che va dallo 0.1 allo 0.3%, è classificata certamente come rossa. E tale resta, anche se dopo la cottura schiarisce a tal punto da non sembrarlo: il contenuto di mioglobina è comunque superiore a quello del pollo e del pesce (0.05%).
In effetti il suo colore chiaro, soprattutto se paragonato a quello delle altre carni rosse di bovini, equini e ovini, può trarre in inganno. Complici di questo fraintendimento anche quei siti o riviste che definiscono erroneamente la carne di maiale una carne bianca o addirittura “rosa”. Ma quest’ultima è la classificazione gastronomica, che non ha niente a che vedere con la classificazione nutrizionale.
La carne di maiale possiede dunque tutte le proprietà delle carni rosse e in particolare è fonte di proteine di alta qualità e di sostanze nutritive ad elevata biodisponibilità, tra cui le più rappresentate sono la tiamina, riboflavina, niacina, vitamina B6 e B12, ma anche minerali come fosforo, potassio, zinco e selenio, mentre il ferro è leggermente minore rispetto alle altre carni rosse. Notevole anche la presenza di composti bioattivi positivi per la salute e con funzione antiossidante, come la creatina, la taurina e il glutatione.
Nonostante sia il tipo di carne rossa più popolare e più consumata al mondo, aleggia purtroppo ancora oggi la percezione nel consumatore che il maiale sia in qualche modo “meno sano” del pollo e del manzo: credenza che non trova riscontro nella realtà. Al contrario, il consumo di carne di maiale fresca è perfettamente in linea con le attuali raccomandazioni nutrizionali, anche per quanto riguarda l’apporto di grassi saturi e insaturi.
Proprio per andare incontro alle esigenze dei consumatori i suini di oggi sono allevati e alimentati in modo da avere meno colesterolo e meno grassi saturi nelle carni, a favore invece di un aumento dei grassi monoinsaturi e polinsaturi omega 3 a catena lunga, migliorando il profilo lipidico della carne e il suo impatto sulla salute, dimostrato anche in studi dove si evidenziano gli effetti positivi della carne di maiale sui parametri cardio-metabolici e sulla composizione corporea.
Il consumo regolare di carne di maiale all’interno della dieta mediterranea è in grado di fornire benefici per la salute come quelli legati alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e del diabete, oltre ad essersi dimostrata anche più saziante rispetto ad altre carni, con risultati concreti nella perdita di peso dovuto ad una riduzione della massa grassa, preservando quella magra.
Anche negli anziani la carne di maiale, e in generale tutta la carne rossa fresca, si è rivelata ottima per la prevenzione della sarcopenia e della demenza, diminuendo il rischio cognitivo, la perdita di tessuto muscolare e l’invecchiamento. È interessante notare la costante presenza di carne di maiale, lardo e cotenna nell’alimentazione delle popolazioni più longeve, di cui il maiale è piatto tipico di tante ricette tradizionali.
Anche gli abitanti di Okinawa, tra i più longevi al mondo, contrariamente a chi li vorrebbe vegani mangiano in realtà carne di maiale e usano abitualmente lo strutto nella loro dieta, che ha tante similitudini con la nostra mediterranea. Non a caso i sardi, che hanno nel menù tradizionale il “porcetto”, oltre a una gran varietà di salumi suini  di cui sono fra i maggiori consumatori in Italia, sono il secondo popolo più longevo al mondo, e il primo per ultracentenari.
La carne di maiale è anche una delle più adatte per l’alimentazione degli sportivi, per il suo contenuto in beta-alanina e carnosina, che oltre ad avere una funzione antiossidante sono utili per riprendersi dalla fatica neuromuscolare e migliorare le performance.
Anche nei bambini è molto apprezzata, soprattutto nella forma processata anziché fresca. Ne è il miglior esempio il prosciutto cotto, il tipo di carne di maiale più frequentemente consumato tra i più piccoli, che anche quando consumato in quantità superiori alle raccomandazioni nutrizionali non sembra provocare effetti avversi sulla salute o sul rischio di obesità.
La carne di maiale si rivela dunque davvero adatta a tutti e a tutte le fasce d’età, e se consumata una o due volte a settimana come tutte le carni rosse apporta sicuramente sostanze nutritive preziose e quindi benefici per la salute.



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Ingredienti per 4 persone:

400 gr di mirtilli
4 fette di braciole di maiale
Succo di   un limone
1 arancia non trattata
1 cucchiaio di zucchero
½ bicchiere di vino Moscato
4 rametti di timo
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.

Procedimento.
Mettete  a marinare per un’ora  le braciole  in un’emulsione composta da 3 cucchiai  d’olio, il succo del limone,  il timo, sale e pepe.
Nel frattempo preparate la salsa di mirtilli.
Grattugiate la scorza dell’arancia, spremetela e filtrate il succo.
Lavate delicatamente i mirtilli e asciugateli.
Metteteli in un pentolino insieme allo zucchero, il vino e  il succo e la scorza dell’ arancia.
Cuocete a fuoco medio per circa 20 minuti, mescolando spesso finché non otterrete una salsa densa.
Scolate le braciole e fatele cuocere in una padella antiaderente ben calda,  aggiungendo un pochino della marinata.
A cottura ultimata disponete le fette nei singoli piatti, condite con la salsa di mirtilli ben calda e servite.