mercoledì 30 marzo 2016

Patate alla birra

La patata è  l’alimento più consumato al mondo. E’ un tubero ricco di proprietà e con poche calorie. Contiene una notevole quantità di amido, una discreta quantità  di fosforo e di  potassio e vitamina C. E’ povera di sodio.
Le sue origini si fanno risalire intorno al 3000 a.C. presso la popolazione Incas da cui veniva chiamata “papa”. In Europa giunsero solo nel sedicesimo secolo portate dal conquistatore spagnolo Francisco Pizzaro.
Attualmente si producono circa duemila varietà di patate che sono divise in due grandi gruppi: patate a pasta gialla, con la polpa compatta, adatte ad essere cucinate fritte o intere, e patate a pasta bianca, piuttosto farinose e adatte alla preparazione di gnocchi,  e puré.



LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI

  
Ingredienti per 4 persone

5/6 patate a pasta gialla
1 bicchiere di birra chiara Edvige  LaVal
Salvia, rosmarino, maggiorana tritati
Sale e pepe q.b.

Procedimento.
Lavate gli aromi, asciugateli bene e tritateli finemente.
Sbucciate le patate, lavatele, asciugatele con la carta da cucina e tagliatele a tocchetti.
In una padella scaldate 4 cucchiai d’olio, versate le patate e gli aromi, rimestate e fatele dorare per una ventina di minuti. Salate, pepate e aggiungete la birra. Coprite con un coperchio e continuate la cottura per altri 10 minuti, finmo a qunado la birra sarà tutta evaporata e le patate ben dorate.








martedì 22 marzo 2016

Uova farcite

La Pasqua si avvicina  le uova sono un classico irrinunciabile.

Per saperne di più su questo prezioso alimento cliccate qui  Speciale uovo 



LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.


Ingredienti per 4 persone
8 uova
250 gr di tonno sottolio
50 gr  di maionese ( 5 cucchiai)
2 cucchiai di capperi
4 rametti di prezzemolo 
3 filetti di acciughe ( o 1 cucchiaino di pasta d’acciughe)

Per decorare:
Qualche foglia di lattuga
Qualche cappero
Mezza falda di peperone rosso e giallo grigliato o sottolio
2  cucchiai di maionese

Procedimento

Mettete le uova in un pentolino e copritele con  dell'acqua fredda, calcolate 10 minuti di cottura dal momento dell’ebollizione.  Raffreddatele velocemente sotto l’acqua fredda.
Sgusciatele, tagliatele a metà ed estraete delicatamente il tuorlo.




Lavate e tritate il prezzemolo con i capperi e i filetti d’acciughe, unite   il tonno sgocciolato e sminuzzato finemente, i rossi d’uovo sodi, la maionese e schiacciate e amalgamate bene il tutto aiutandovi con un po’ d’olio.



Quando il composto sarà ben amalgamato (dovrà risultare morbido ma sodo) riempite le mezze uova.



Guarnitele con la maionese rimasta ,qualche strisciolina di peperone e qualche cappero.
Mettete in frigo per qualche ora e servitele su di un nido di insalata tagliata a striscioline sottili.






giovedì 17 marzo 2016

Panini girasole

Mi piacciono i panini dalle forme insolite e ieri aprendo il mio “cassetto degli attrezzi culinari” ho adocchiato il dividi mela e mi sono detta: “perché non provare a fare dei panini usandolo come stampo?” Detto? Fatto! Ed eccoli qua i miei panini a forma di girasole.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.

Ingredienti
250 gr di farina di grano tenero OO con W170 (io ho usato quella della Garofalo)
250 gr di semola rimacinata
300 ml d’acqua a temperatura ambiente
1 cucchiaio di malto o di miele
8 gr di sale fino ( un  cucchiaio raso da minestra)
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva

Procedimento

In una ciotola capiente setacciate le farine, fate un buco al centro e unite il lievito madre, il malto e l’acqua. Iniziate raccogliendo la farina esternamente e portandola verso l’interno, quando avrete amalgamato bene tutto, togliete l’impasto e mettetelo su di una spianatoia, leggermente infarinata e continuate ad impastare per almeno 10 minuti, fino ad ottenere un composto omogeneo. Allargate l’impasto e distribuite il sale, l’olio.  Impastate ancora per cinque minuti per inglobare bene. Mettete l’impasto  in una  ciotola precedentemente unta con un po’ d’olio, coprite con della pellicola e lasciate riposare e lievitare, in luogo caldo e protetto da correnti d’aria, per due ore.



Trascorso il tempo, riprendete l’impasto e, delicatamente, prelevate 5 o 6  pezzetti di pasta e formate delle palline della dimensione di una pesca. Prendete, con le dita, i quattro lati di una pallina di pasta e tirate leggermente verso il centro per formare delle punte, unitele e mettete   il panino, con le punte sotto, sulla spianatoia, premete leggermente il dividi mela sul panino.


 Depositatelo in una teglia ricoperta di carta da forno.


Mettete tutti i vostri panini nella teglia, spennellateli con un po’d’olio e coprite con uno strofinaccio da cucina. Lasciate lievitare fino al raddoppio ( i tempi di lievitazione variano molto in base alla temperatura esterna, con 23/24 gradi bastano 4 ore) lontano da colpi d’aria.
Accendete il forno a 190/200 gradi, inserite un pentolino colmo d’acqua (servirà a formare del vapore e a rendere il pane più soffice) e, quando raggiunge la temperatura, infornate e lasciate cuocere per 25/30 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare su di una gratella.
Buon appetito!




Potete utilizzare il lievito di birra  secco al posto del lievito madre, in tal caso unitelo direttamente alla farina setacciata e poi versate l’acqua e unite il malto. Il resto del procedimento è lo stesso, salvo che per i tempi di lievitazione che si accorciano notevolmente con l'utilizzo del lievito di birra. Se utilizzate il lievito di birra in panetto, dovete prima scioglierlo in un po' d’acqua.


domenica 6 marzo 2016

Minitortine con ricotta e marmellata d'arancia

L'arancia è sicuramente uno degli agrumi più amati e graditi da grandi e da piccini. Questi deliziosi frutti hanno moltissime proprietà; sono drenanti, antinfiammatori, depurativi e antiossidanti. Hanno poche calorie (circa 35/40 ogni 100 gr) ed essendo ricchi di fibre e di acqua  sono degli ottimi alleati della linea.
Sono ricchi di vitamina C e di vitamine del gruppo B e P; contengono anche una buona percentuale di sali minerali e molti acidi organici come l'acido citrico (utilissimo in caso di calcolosi renale)
Sarebbe utile consumare anche un po' della pellicola bianca che si trova sotto la buccia e che, solitamente, rimane leggermente attaccata al frutto, perché la fibra in essa contenuta regola l'assorbimento degli zuccheri, delle proteine e dei grassi, non solo, ma favorisce anche il transito intestinale.
Esistono molteplici varietà d’arance suddivise in due grandi gruppi:

le bionde con le varietà valencia naveline e ovale: ideali da mangiare

le pigmentate con le varietà tarocco, sanguinella e moro: ideali da spremere.

Si ritiene che il paese d'origine degli aranci sia la Cina da dove si diffusero nel mondo. Furono gli Arabi che nel 1300 li portarono in Sicilia, dove, tuttora, è concentrata la maggiore produzione. L'Italia produce 2,5 milioni di tonnellate d’arance  e questo ci colloca al quinto posto tra i maggiori produttori mondiali dopo il Brasile, gli Stati Uniti, la Cina, il Messico e la Spagna.
La raccolta avviene tra ottobre e fine giugno. 



LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI.VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DEI TESTI E DELLE FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.

Ingredienti per 4 persone:

Per la frolla
200 gr di farina
100 gr di burro
75 gr di zucchero a velo
1 uovo
Un pizzico di sale

Per la farcitura
300 gr  di marmellata d’arancia bio senza zucchero aggiunto
100 gr di ricotta
Gocce di cioccolato q.b.
Zucchero a velo q.b.

Procedimento

Setacciate la farina con lo zucchero, unitevi il burro ammorbidito e, con una forchetta, lavorate per amalgamare gli ingredienti.
Aggiungete l’uovo e il pizzico di sale. Impastate velocemente con le mani, per ottenere un composto omogeneo. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola trasparente e riponetela in frigorifero a riposare per un’ora.
Nel frattempo, lavorate la ricotta a crema,  unite la marmellata, qualche goccia di cioccolato e mischiate bene il tutto.
Riprendete l’impasto dal frigo, mettetelo tra due fogli di carta da forno e stendetelo fino ad ottenere una foglia di circa 3 o 4 millimetri.
Imburrate leggermente gli stampini.
Con un coppapasta ricavate dei dischi con il diametro degli stampini più un centimetro. 


Disponete i dischi di pasta negli stampini, farcite con il composto di ricotta e marmellata e ripiegate leggermente i bordi all’interno.
Con la pasta avanzata fate dei cuoricini e metteteli al centro delle tortine.


Infornate (forno già caldo) a 180° e fate cuocere per 10/15 minuti.
Lasciatele  riposare  nel forno, leggermente aperto, per 5 minuti.
Sfornatele e fatele raffreddare, poi toglietele dagli stampini, spolverizzatele di zucchero a velo, distribuite ancora delle gocce di cioccolato e servite.
Buon appetito.




Consiglio: Per velocizzare i tempi, potete utilizzare anche la pasta frolla già pronta.