martedì 28 luglio 2015

Insalata di verdure e würstel

Il würstel (dal diminutivo della parola tedesca Wurst, "insaccato") è una specie d’ insaccato preparato con carni tritate bovine e suine, tipico della Germania e dell'Austria e, in Italia, del Trentino e dell'Alto Adige.
Solitamente i würstel sono venduti caldi lungo le strade e le vie dei centri storici in caratteristiche bancarelle o carrettini, assieme ad un panino e salse a scelta (senape, ketchup, maionese, o salsa al curry). Gli statunitensi chiamano questo panino hot dog (letteralmente, "cane caldo"), sebbene chiamino i würstel "wiener" o "frankfurter" (entrambe le definizioni indicano lo stesso prodotto di carne suina) il termine hot dog per estensione può riferirsi anche alla singola salsiccia.
La carne è sottoposta a una minuta macinazione insieme a grasso di maiale, aromi, additivi e a un'alta percentuale d’acqua (o ghiaccio), insaccata e quindi cotta in forni a vapore.
Come involucro è utilizzato budello naturale o artificiale, ai würstel "senza pelle", cioè privi di involucro, il budello viene tolto prima di essere confezionati in lattine metalliche insieme a un liquido di governo simile a gelatina, gli altri sono confezionati sottovuoto in un involucro costituito da una pellicola di plastica.
Sono commercializzati anche würstel prodotti con carne di pollo e di tacchino.
Dal punto di vista nutrizionale possiede un discreto contenuto proteico e un contenuto in grasso abbastanza elevato. La sua digeribilità è aumentata dalle operazioni di  fine triturazione cui è sottoposto durante la preparazione industriale. La sua digeribilità è aumentata dalle operazioni di  fine triturazione cui è sottoposto durante la preparazione industriale.

Fonte: Wikipedia 


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Ingredienti per 4 persone

250 gr di würstel affumicati del tipo senza pelle
200 gr di cipolline borettane all'aceto balsamico di Modena
1 cuore di sedano bianco
2 cucchiai abbondante di senape
100 gr di maionese
Olio extravergine d’oliva q.b.


Procedimento

Pulite e lavate il cuore di sedano, eliminate le coste esterne più dure, tagliate a rondelle le rimanenti e mettetele in un’insalatiera.
Scolate le cipolline, tagliate in quarti le più grandi e lasciate intere le più piccole.
Sbollentate i würstel per 2 minuti, scolateli, lasciateli raffreddare, affettateteli  e unite tutto nell’insalatiera contenente il sedano. Irrorate con un po’ d’olio.

Unite la senape alla maionese e aggiungete il tutto all’insalata, mescolate bene.


Servitela fresca.


Consiglio: potete utilizzare, al posto delle cipolle borettane, delle normali cipolline sott’olio, al posto del würstel affumicato, del würstel normale o  dei cubetti di prosciutto cotto.





martedì 21 luglio 2015

Insalata di polpo, peperoni e olive

Ogni volta che devo dire la parola polipo, vengo assalita dai dubbi: “ma si dice polipo, polpo o piovra”? E per fugare questo amletico dubbio (che suppongo abbiano molti di voi) sono andata a consultare il sito della prestigiosa Accademia della Crusca.
Ebbene, questi illustri professori hanno decretato che il termine piovra è assolutamente errato, mentre, hanno spiegato che, pur essendo il termine 'polpo' una storpiatura di 'polipo', è proprio quest'ultima la forma corretta.

'Dal momento però - così esordiscono gli accademici - che 'polpo', voce che abbiamo visto confortata con continuità dalla tradizione lessicografica, dall’uso costante in letteratura, e che oltre tutto ha dalla sua l’universale diffusione in tutti i dialetti della penisola, è anche la scelta degli addetti alla pesca e alla commercializzazione del prodotto, nonché nella legislazione inerente agli stessi settori, [...] ci sembra, per una volta, facile dare una indicazione univoca per tutti i livelli d’uso e per tutte le aree della penisola: mangiamoci con soddisfazione una gustosa 'insalata di polpo'

Il polpo possiede tre cuori e ha la capacità di cambiare colore molto velocemente sia per mimetizzarsi sia per comunicare con i suoi simili. Caratteristica principale è la presenza di una doppia fila di ventose su ognuno degli otto tentacoli, il che lo distingue dal moscardino che ha una sola fila di ventose. Al centro degli otto tentacoli, sulla parte inferiore dell'animale, si trova la bocca che termina con un becco corneo utilizzato per rompere gusci di conchiglie e il carapace dei crostacei dei quali si nutre. Il manto è lungo 8–25 cm  i tentacoli invece sono lunghi in media 40–100 cm, il peso varia da 500 grammi fino a 7–8 kg degli esemplari più grandi. In genere i maschi sono più grandi delle femmine.
Le sue carni sono magre e ricche di proteine ad alto valore biologico e non contengono molto colesterolo. Possiedono discrete quantità di sali minerali quali ferro, calcio, fosforo e potassio.




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Ingredienti per 4 persone:

1 polpo da 1 kg.
Una ventina di olive  verdi tipo Bella di Cerignola
1 peperone rosso
1 peperone giallo
2 peperoncini verdi a sigaretta
Qualche cetriolino sott’aceto
1 mazzetto di prezzemolo
1 cucchiaio di capperi sott’aceto
1 cucchiaino di pasta d’acciughe
2 spicchi d'aglio
1 limone
Aceto bianco q.b.
Olio extravergine q.b.
Sale q.b.
 

Procedimento

Lavate bene il polpo e ponetelo, con uno spicchio d'aglio e il succo di mezzo limone, in una pentola senza aggiungere acqua (cuocerà nei suoi liquidi).





Mettete il coperchio e cuocete per 40 minuti a fuoco bassissimo, ogni tanto muovetelo dolcemente. 




Lasciatelo raffreddare nella sua acqua poi togliete la pelle e le ventose, tagliatelo a tocchetti e mettetelo in una ciotola.





Nel frattempo preparate la salsina per il condimento.
Lavate il prezzemolo, sgrondatelo bene e tritatelo con lo spicchio d’aglio rimasto e i capperi. Ponete il trito in una ciotola e versate un po’ d’olio. Mescolate bene.
Lavate i peperoni, togliete la calotta e i semi e tagliateli a listarelle sottili e uniteli al polpo.
Aggiungete le olive, i cetriolini tagliati a rondelle e il succo del mezzo limone rimasto, un po' di aceto bianco, la salsina di prezzemolo, un paio di cucchiai d’olio, aggiustate di sale.


Mescolate bene, lasciate riposare un’ora al fresco e servite.





Questo tipo di cottura, così particolare, mi fu insegnato circa 30 anni fa da una signora siciliana, moglie di un pescatore.
Devo dire che, ho avuto qualche perplessità a provarla, come probabilmente l’avrete voi, poi ho provato.
Vi assicuro che il polipo cuoce con i liquidi che produce e rimane morbidissimo e molto gustoso.
Provare per credere!