giovedì 29 maggio 2014

Dolcetti al cocco senza uova

La Noce di Cocco è il frutto della palma da cocco ( Cocos nucifera), una pianta longeva e possente, tipica dei Paesi a clima caldo-temperato. Originaria dell'Indonesia e simbolo delle isole del Pacifico, è tuttora largamente coltivata in Thailandia, India, Brasile e Messico.  La polpa che mangiamo, bianca e gustosa, è composta per il 50% d’acqua e per la restante parte da fibre, carboidrati, vitamine, sali minerali ( in particolare potassio) e grassi. La presenza delle vitamine del complesso B e della vitamina C la rendono utile per combattere stati di stanchezza fisica e mentale. L’acqua che si trova al suo interno (latticello) coadiuva la digestione e, essendo ricca di sali minerali e vitamine, rinforza il sistema immunitario, ha un potere rigenerativo a livello cellulare e ha effetti benefici sul sistema nervoso.


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Ingredienti per 6 persone:

300 gr di cocco secco grattugiato
370 gr di latte condensato
100 gr di nocciole tostate

Procedimento
Mettete il cocco in una ciotola e aggiungete il latte condensato. Amalgamate bene tutto per 7/8 minuti fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo.



Accendete il forno a 170°
Prelevate dalla terrina un poco di preparato, introducete al centro una nocciola e con le mani formate delle palline grosse come una noce e, a mano a mano che sono pronte inseritele nei pirottini.


Mettete i pirottini sulla placca da forno distanziandoli un po’ tra loro e infornate per 10 minuti o fino a quando la superficie dei dolcetti sarà dorata.
Sfornateli e fateli raffreddare su di una gratella prima di servirli.
Buon appetito!




Rotolini di pane farciti

Semplici da realizzare e ideali per un aperitivo, come spezzafame o come antipasto.




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Ingredienti per 4/5 persone:
 
Per la sfoglia

400 gr di semola rimacinata di grano duro
1 cucchiaino di malto d’orzo (o di miele)
200 ml d’acqua appena tiepida
3 gr di sale
2 cucchiai d’erbette di Provenza

Nota: se preferite, potete utilizzare il lievito di birra ( ovviamente si riducono notevolmente i tempi di lievitazione), o per velocizzare ulteriormente, potete acquistare 500 gr. di pasta di pane lievitata dal fornaio e aggiungere le erbette.

Per il ripieno e la copertura

100 gr di paté d’olive nere q.b.
150 gr di salame tagliato a fettine
100 gr di pomodori secchi sott'olio
1 cucchiaio di capperi
100 gr di pesto genovese
1 tuorlo d’uovo   
2 cucchiai di latte o di acqua
Semi di sesamo bianchi e neri q.b.

Procedimento

Scaldate il latte a 35°C e scioglieteci il lievito madre e il cucchiaino di malto aggiungete lentamente la semola e le erbette di Provenza e amalgamate bene, quando l’impasto risulta un po’ solido,  versatelo sulla spianatoia, aggiungete la rimanente semola e impastate bene, allargate l’impasto, distribuite il sale, versate l’olio e continuate ad impastare fino ad ottenere un composto omogeneo, elastico ed asciutto (circa 15 minuti).
Mettete un po’ di olio in una ciotola, infarinatela e deponeteci l’impasto. Fatelo  lievitare in un luogo caldo e lontano da colpi d’aria o repentini abbassamenti di temperatura (l’ideale è all’interno del forno spento).  Nel frattempo tagliate a striscioline i pomodorini.Dopo due ore (o quando è aumentato del 50%) riprendete l’impasto,  ben lievitato, stendetelo delicatamente in una sfoglia rettangolare di circa tre o quattro millimetri



Tagliatela nel senso della lunghezza, formando 4 rettangoli di circa 15 cm per 22 cm.
Distribuite su una striscia il paté d’oliva, sull’altra il pesto e così via, fino ad ultimare gli ingredienti. 



Arrotolate le sfoglie e mettetele su di una leccarda rivestita con un della carta da forno, leggermente imburrata, e lasciatele lievitare fino al raddoppio del volume (3/4 ore). Questi tempi, valgono per una temperatura dell’ambiente di 24/25 gradi, altrimenti si allungano.
Accendete il forno a 190° C e ponete un pentolino con dell’acqua sul fondo (servirà a rendere più soffice la preparazione).
Mettete il rosso d’uovo in una tazzina e unite due cucchiai di latte ( tutto a temperatura ambiente), mischiate bene e spennellate delicatamente i rotolini, distribuite i semi di sesamo


Infornate nel forno statico, già caldo, e fate cuocere per 20/25 minuti (dipende dal vostro forno), dovranno risultare ben dorati.
Sfornate e fate raffreddare su di una gratella, poi tagliate a fette regolari di circa quattro o cinque cm, secondo i vostri gusti.
Buon appetito!




mercoledì 28 maggio 2014

Agnolotti alla piemontese

Gli agnolotti sono una ricetta tipica piemontese, molto apprezzata anche in altre regioni. Per tradizione si consumano durante tutte le feste o gli avvenimenti particolari. Molte sono le ricette diffusesia in rete che sulle riviste specializzate e spesso vengono spacciati per agnolotti alla piemontese anche quelli che nulla hanno a che vedere e che contengono carne di maiale come mortadella o simili. I veri agnolotti contengono la carne del brasato o dell'arrosto di manzo.


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Ingredienti  per 6 persone:

Per la pasta all'uovo:,
300 gr. di farina
3 uova
sale q.b.

 Per il ripieno

600 gr. di brasato già cotto
250gr. di spinaci
2 tuorli d’uovo + 1 uovo intero
50 gr. di parmigiano grattugiato

Procedimento
Preparate il brasato e tritate il quantitativo indicato,  fare cuocere in pochissima acqua gli spinaci, scolarli, strizzarli e tritarli.
Mettete  tutto in una ciotola ed aggiungete i tuorli, l’uovo, il parmigiano, alcuni cucchiai del sugo del brasato e pochissimo pepe.
Amalgamate bene il tutto.
Mettete la farina sulla spianatoia ed inserite al centro le uova ed impastate fino ad ottenere un composto morbido ed elastico. Stendete, sulla spianatoia infarinata, una prima sfoglia sottile, con una parte del panetto


Ricavate dalla sfoglia delle strisce, sulle quali disporre,  distanziati, dei cucchiaini di composto. Sovrapponete un altro rettangolo e, con la punta delle dita, premete intorno a tutti i mucchietti, in modo che i due strati di sfoglia si attacchino bene tra loro. Con la rotella dentellata ritagliate gli agnolotti in  forma quadrata o utilizzaee gli appositi stampini. 




Fateli cuocere in abbondante acqua salata  per circa 10 minuti. Scolateli e conditeli  con il sugo del brasato  o con del burro fuso, salvia e parmigiano grattugiato o con un buon ragù
di carne.




sabato 24 maggio 2014

Tonno di coniglio

Il tonno di coniglio è un’antica ricetta piemontese, tipica del Monferrato. Deve il suo nome al fatto che la carne di coniglio, una volta cotta, viene messa a macerare nell’olio, esattamente come il tonno e in egual maniera le sue carni diventano tenere e saporite.

Dal punto di vista nutrizionale, la carne di coniglio appartiene alla categoria delle cosiddette “carni bianche”. E’ povera di colesterolo ma ha un alto contenuto proteico, è povera di grassi ed è ricca di vitamina B12 di potassio, fosforo e magnesio. Scarseggia invece di  calcio e sodio mentre risulta essere molto ricca di ferro, con una percentuale ogni 100 gr di prodotto di poco inferiore a quella della carne di bovino.




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Ingredienti per 4 persone:

1 coniglio di circa 1 kg
1 carota
2 coste di sedano
1 cipolla
2 chiodi di garofano
12 foglie di alloro
2 spicchi d’aglio
½ litro di olio extravergine (circa)
Sale q.b.
Pepe in grani q.b.

Procedimento

Lavate il coniglio e mettetelo in una capiente pentola, aggiungete la cipolla steccata con i due chiodi di garofano, la carota, le coste di sedano, e due foglie di alloro. Portate ad ebollizione, salate  e lasciate cuocere finché risulterà tenero (tra i 60 per i conigli d’allevamento e i 90 minuti per quelli di fattoria)
Scolate bene il coniglio, lasciatelo intiepidire e spolpatelo. Tagliate la carne a pezzetti non troppo piccoli ma regolari e metteteli in un contenitore di vetro o in una terrina di coccio facendo degli strati. Su ogni strato mettete dei pezzetti di aglio e di foglie di alloro, e qualche grano di pepe e versate un po’ olio. Alla fine aggiungete tanto olio quanto basta a ricoprire bene il tutto. 







Chiudete e mettete in frigo per almeno 48 ore.  Toglietelo dal frigo due ore prima di servirlo. Accompagnatelo con una bella insalatina mista o un’insalata di patate.
Buon appetito!


Consiglio: Si utilizza anche la salvia al posto dell’alloro. Il brodo del coniglio rimasto è ottimo  da gustare e molto corroborante. Potete utilizzarlo per fare un risotto o un semolino o, aggiungendo dei fogli di colla di pesce, potete farne della gelatina da utilizzare per ricoprire del prosciutto cotto, della maionese, ecc.




giovedì 22 maggio 2014

Gnocchi alla bava

Questo conosciutissimo piatto è tipico della tradizione gastronomica della Valle D’Aosta e del  Basso Monferrato in Piemonte . Ovviamente il formaggio ideale è la fontina, ma è possibile utilizzare anche la toma.



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Ingredienti per 4 persone:


1 kg di patate farinose a pasta gialla
300 gr di farina
1 uovo
300 gr di Fontina
50 gr di Parmigiano Reggiano
500 ml di panna
Sale e pepe q.b.

Procedimento
Tagliate a dadini la fontina e mettetela a bagno con la panna in un tegame capiente (dovrà contenere gli gnocchi).
Lessate le patate mettendole al fuoco con la buccia in una pentola piena d’acqua fredda salata. Lasciatele cuocere finché potrete bucarle facilmente con una forchetta (30/35 minuti), quindi sbucciatele e passatele, ancora calde, allo schiacciapatate direttamente sopra il tavolo, aggiungete la farina e formate la fontana al centro. Deponeteci la conserva, il sale e l’uovo. Impastate con cura e velocemente, fino a ottenere una pasta soffice (se è troppo molle, aggiungete un po’ di farina). Raccoglietela a palla, formate un rotolo, tagliatelo a fette spesse circa 2 cm. Su di un piano infarinato arrotolate con le mani le singole fette, formate un rotolino spesso un dito e ritagliate gli gnocchi più o meno di due cm. l’uno. Passateli con l’aiuto del pollice sui rebbi di una forchetta per dargli la caratteristica forma e cospargeteli di farina per evitare che si attacchino tra loro.


Mettete sul fuoco il tegame con la fontina e fatela sciogliere a fuoco bassissimo fino a ottenere una crema priva di grumi, aggiungete un po’ di pepe e spegnete il fuoco.
Lessate gli gnocchi in abbondante acqua salata. Quando gli gnocchi saliranno a galla scolateli con una schiumarola, versateli nel tegame con la crema di fontina e mescolate delicatamente. 
Servite subito.










giovedì 15 maggio 2014

Tortine di broccoletti, gorgonzola e pancetta

La pancetta è un salume crudo  stagionato con spezie e sale. Si ricava dalla pancia del suino e possiamo trovarla in vari formati: arrotolata, affumicata, tesa. Si conserva in frigorifero nella parte meno fredda, avvolta nella pellicola o in contenitori di vetro o di plastica, se è tagliata a fettine, si consiglia di non conservarla per più di 24 ore.

Per l’elevato contenuto di sale e di grassi, se ne sconsiglia l’uso frequente a chi ha problemi d’ipertensione o di colesterolo.




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Ingredienti per 4 persone:

700 gr. di broccoletti già puliti
150 gr di gorgonzola
100 gr di pancetta
125 ml. di panna da cucina
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
2 uova
Sale q.b.

Procedimento
Per la pasta di pane, se non siete capaci a prepararla, potete acquistarla già pronta dal panettiere e aggiungete all’impasto 1 cucchiaio di erbette.
Fate cuocere a vapore i broccoletti pe circa 7/8 minuti.
Accendere il forno a 180°.
Tritate i broccoletti e poneteli in una ciotola, aggiungete 100 gr. di gorgonzola tagliata , i cubetti di pancetta 2 cucchiai di parmigiano e mescolate.
Sbattete leggermente le uova con la panna e aggiungete il tutto al composto di broccoletti e gorgonzola,  aggiustate di sale e mescolate molto bene.
Stendete la pasta di pane, aiutandovi con un matterello infarinato, e dategli una forma rotonda di circa 3 o 4  mm di spessore Aiutandovi con un coppapasta ricavate 8 dischetti con un diametro di 12 cm. Imburrate delle formine di 10 cm di diametro e disponete i dischi di pasta facendoli rialzare sui bordi. 


Versate il composto e ripiegate i bordi della pasta. Distribuite il rimanente gorgonzola.


spolverizzate il parmigiano ed infornate per 20/25 minuti.


E buon appetito!