domenica 21 dicembre 2014

Risotto al Castelmagno D.O.P., miele e noci

Il formaggio Castelmagno è un'eccellenza della Val Grana. Situata nel Piemonte occitano, la Val Grana è una piccola vallata che si snoda dolcemente tra le Valli Stura e Maira. Il pendio è lieve nel tratto iniziale e accompagna il turista che attraversa paesi e antiche borgate che si affacciano sul torrente Grana. Ampie distese boschive di castagni, faggi e conifere seguono il percorso della strada in un paesaggio che sembra rimasto intatto nei secoli.   A Castelmagno la Valle si apre in tutto il suo fascino alpino: uno spettacolo della natura che nelle giornate estive invita a ritemprarsi dalle fatiche della routine quotidiana.
La Cooperativa "La Poiana - Valle Grana" nasce nel 1998 e nello stesso anno il Castelmagno ottiene il prestigioso riconoscimento D.O.C. La Cooperativa ha contribuito a fondare e valorizzare il Consorzio di Tutela del Formaggio Castelmagno. La produzione principale è concentrata sul formaggio Castelmagno di cui la cooperativa è il maggiore produttore. I prodotti vengono lavorati secondo metodi tradizionali, senza l’uso di fermenti e pastorizzazioni, utilizzando fascere di legno e la stagionatura in grotte naturali.
Prodotto con il latte vaccino crudo proveniente da un minimo di due a un massimo di quattro mungiture consecutive, cui può essere aggiunta una piccola quantità di latte ovino o caprino, il Castelmagno D.O.P. si caratterizza per l’inconfondibile pasta friabile, dal colore perlaceo con venature bluastre.
Un primo piatto raffinato, ideale per le grandi occasioni.


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Ingredienti per 4 persone:

320 g di riso Carnaroli
1 scalogno
1 lt di brodo vegetale salato
Vino bianco piemontese Gattinara DOCG
250 g di Castelmagno D.O.P.
2 cucchiai di miele d’acacia
Olio extravergine d’oliva q.b.
30 gr di burro
Noci q.b.

Procedimento

Grattugiate 200 gr di Castelmagno e scagliate il rimanente. Sgusciate le noci e tritatele grossolanamente. In una casseruola mettete due cucchiai d’olio e aggiungete lo scalogno tritato fine e fatelo rosolare dolcemente. Aggiungete il riso e tostatelo bene, poi sfumate con il vino. Dopo che il vino si sarà consumato, unite 100 gr di Castelmagno e due mestoli di brodo vegetale caldo e continuate la cottura rimestando spesso e aggiungendo il brodo caldo quando il riso si asciuga troppo. Quando sarà quasi cotto, unite il rimanente formaggio grattugiato e il miele. Terminate la cottura. Mantecate (a fornello spento) con il burro e il Castelmagno a scaglie. Impiattate e spargete sopra il riso, le noci tritate e un filo di miele. Servite subito e buon appetito.





venerdì 19 dicembre 2014

Ravioli di zucca, cime di rapa e prosciutto crudo

Oggi ho deciso di mettere a posto la dispensa e mi è capitato tra le mani un sacchetto mezzo vuoto di farina, ho anche un po' di come di rapa, una fetta di zucca e del prosciutto in scadenza. Che fare? Ravioli con prosciutto, cime di rapa e zucca!

Questo meraviglioso ortaggio, tipicamente autunnale ha, molto probabilmente, origini centro americane: i semi più antichi sono stati ritrovati in Messico e risalgono a oltre 4.000 anni fa. Furono i nativi americani, per cui la zucca era un alimento base della dieta, a insegnare la loro coltivazione ai primi coloni che la portarono in Europa insieme al mais, al tabacco, ai peperoni e alle patate.  La zucca appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae, la stessa delle zucchine, che non sono altro che il frutto immaturo. Il ciclo vitale della pianta è annuale, si coltivano in primavera-estate e la raccolta è tipicamente autunnale.
Le qualità nutrizionali della zucca sono molteplici, contiene vitamina E, C, acido folico, pro-vitamina A, vitamine del gruppo B. Sali minerali come potassio, fosforo, ferro e magnesio, e infine i caroteni cui deve lo splendido colore arancione.
I carboidrati ammontano al 3,5% e l’indice glucidico è basso per cui, nonostante il gusto dolcissimo è l’ortaggio più efficace per controllare il metabolismo degli zuccheri, il suo consumo è quindi indicato per i diabetici e gli ipertesi.
“Inoltre il suo consumo può contribuire a riparare le cellule pancreatiche danneggiate dal diabete” (Dott. Ciro Vestita- nutrizionista.)
Infine, la zucca, possiede proprietà digestive, diuretiche, lassative e rinfrescanti.
In fitoterapia sono utilizzati i semi che contengono cucurbitina, tocofenoli, tocotrienoli, steroidi (1%) proteine, pectine e olio grasso e modeste quantità di Sali minerali quali manganese, zinco, selenio e rame.



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Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta
300 g di semola rimacinata
3 uova
1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva
Un cucchiaino di sale fino

Per l’impasto
1 kg di zucca non troppo acquosa
300 gr di cime di rapa
150 gr di prosciutto crudo
150 gr di Parmigiano Reggiano
2 cucchiai di pangrattato
Noce moscata q.b.
Maggiorana e timo q.b.
Sale e pepe q.b.

Per condire:
Burro q.b.
Parmigiano Reggiano q.b.

Procedimento

Mettetela farina sulla spianatoia facendo la classica fontana e inserire al centro le uova, il cucchiaio d’olio e il sale. Partendo dal centro, inglobate lentamente tutta la farina, poi impastate fino ad ottenere un composto morbido. Mettetelo a riposare, coperto, per un’ora. 




Nel frattempo preparate il ripieno.
Lavate la zucca e fatela cuocere al forno a 180°C per circa 20 minuti (dovrà essere bella morbida).
Pulite le cime di rapa e fatele cuocere in pochissima acqua. Strizzatele bene.
Tritate con il mixer il prosciutto crudo, grattugiate il Parmigiano Reggiano.
Spelate la zucca e frullatela insieme alle cime di rapa. Mettete tutto in una ciotola capiente,






Unite il prosciutto crudo, il Parmigiano, il pangrattato, la noce moscata e un po’ di maggiorana e timo, una grattata di pepe. Mischiate bene e assaggiate per verificare se, eventualmente, è il caso di salare (il prosciutto è già molto salato, quindi dà sapidità al ripieno).
Trascorso il tempo, prelevate un pezzo dell’impasto e stendetelo con il mattarello, sulla spianatoia infarinata, fino ad ottenere una prima sfoglia sottile circa 2 mm.

 
Disponete sulla prima parte della sfoglia, distanziati, dei cucchiaini del ripieno.




Ripiegate la sfoglia sul composto e, con la punta delle dita, premete intorno a tutti i mucchietti, in modo che i due strati di sfoglia si attacchino bene tra loro.





Con la rotella dentellata ritagliare i ravioli in forma quadrata o utilizzare gli appositi stampini.





Cuoceteli in abbondante acqua salata, a cui avrete aggiunto, un po’ d’olio, per 4 o 5 minuti (serve a non far attaccare la pasta).
Scolateli, conditeli con burro fuso e abbondante Parmigiano Reggiano grattugiato e servite subito.
Potete condirli, in alternativa al burro, con una fonduta di gorgonzola o di altri formaggi. Personalmente ho apprezzato tutte e due le versioni.
Buon appetito!






Consiglio: Gli scarti della pasta, friggeteli in olio e serviteli come antipasto accompagnati da bresaola, o altro salume, e gorgonzola.






mercoledì 17 dicembre 2014

Panettoncini con Auricchietto e culatello

I panettoncini gastronomici sono una variante mignon del classico panettone gastronomico, sono  facili da realizzare, belli da vedere. Quella che vi presento è una versione, ma voi potete farcirli con tutto quello che la vostra fantasia vi suggerisce.In alternativa alla preparazione casalinga potete acquistare i panettoncini gastronomici già pronti per poi farcirli.


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Ingredienti per circa 10 panettoncini

550 gr di farina 00
200 gr di latte a temperatura ambiente
1 bustina di lievito di birra
125 gr di burro
1 cucchiaio di zucchero
1 uovo intero e 1 tuorlo
10 gr di sale
200 gr di culatello o di prosciutto crudo
150 gr di Songino (valerianella)
150 gr di composta di pere per formaggi

Procedimento
In una ciotola ponete la farina con lo zucchero e il lievito e amalgamate bene. Aggiungete il latte e iniziate ad impastare. Unite le uova, il burro a temperatura ambiente e ridotto a crema e il sale. Impastate con cura fin o ad ottenere un composto liscio, omogeneo e morbido. Lasciate riposare 20 minuti poi dividete, delicatamente, l’impasto in dieci pezzi, fateli rotolare delicatamente tra le mani (pirlatura) e metteteli negli appositi pirottini da panettone. Preparate la miscela per lucidarli unendo un paio di cucchiai di latte al tuorlo d’uovo e un pizzico si sale. Spennellate i panettoncini, coprite e lasciateli lievitare ancora per 30/40 minuti.
Accendete il forno, in modalità statico, a 180° e quando avrà raggiunto la temperatura infornateli per venti minuti.
Una volta sfornati e raffreddati tagliate i panettoncini in quattro o cinque fette.
Spalmate di ognuna la composta di pere, poi farcite con un po’ di songino, una fetta di Provolone Auricchietto , con un po’ di culatello, sovrapponete la fetta successiva e ripete il procedimento fino ad ultimare le fette. Ricomponete il panettoncino, tagliate, con una forma per biscotti a stella, il provolone e mettete sulla calottina un po’ di culatello e la stella di formaggio, fermate tutto con uno spiedino.
Potete preparare i panettoncini il giorno prima, per poi conservarli, quando sono freddi, in un sacchetto di plastica ben chiuso per evitare che si secchino.




lunedì 15 dicembre 2014

Festeggiare Natale e Capodanno? Agriturismo Turina


Avete già pensato a dove trascorrere le vacanze di Natale o il capodanno? No? Allora permettetemi di darvi un consiglio. Qualche mese fa ho trascorso un meraviglioso weekend con mio marito e un gruppo di amici foodblogger in questo splendido agriturismo.


L’agriturismoTurina si trova sulla collina di Bricherasio, immerso in un paesaggio bucolico tra orti e frutteti, incorniciato dalle Alpi e con uno splendido panorama. Alberi, animali, frutti, persone, cose, sono compagni di viaggio e offrono i loro colori, le loro voci, i loro profumi perché l’ospite amico conservi a lungo il gusto dell’incontro. E’ collocato in una posizione strategica, a pochi chilometri da Torino, dalla Reggia di Venaria,  dalle cittadine di Pinerolo, Saluzzo, Racconigi ed è a ridosso delle Langhe, patrimonio dell’Unesco.
Da un vecchio fienile ristrutturato, sono stati ricavati nove appartamenti, strutturati in maniera da rendere il soggiorno confortevole, indipendente, rilassante che consentono di viaggiare in un tempo e in uno spazio in cui la terra, la luce, l’acqua, l’aria, segnano il ritmo della vita, della natura, delle stagioni. 


E’ un punto di partenza ideale per chi ama la mountain bike con percorsi segnalati e possibilità di accompagnatori così come per chi pratica il fit-walking. Per i più temerari è possibile richiedere lezioni di kayak, canoa, rafting facendo riferimento al centro Free Flow di  Francesco Salvato (campione del mondo in questa disciplina). Per chi, invece, ama camminare per conoscere e scoprire le nostre montagne,  può percorre le valli, i sentieri e le vette. Le Alpi Cozie offrono scenari unici: pascoli, fortificazioni, rifugi alpini, boschi e laghi. Il Monviso, il Re di Pietra…

Si fornisce la prima colazione direttamente in appartamento (in un paniere), oppure, per gruppi o per stranieri, viene servita nel salone dove s’inizia la giornata splendidamente, gustando una deliziosa colazione, accanto al fuoco scoppiettante nel camino, con le torte e le marmellate preparate dalla signora Rossana e dalla sua attivissima e dolcissima mamma.


 





Potrete festeggiare con semplicità e con lo stesso calore della vostra casa, ma in perfetta tranquillità con una splendida vista e godendosi, a distanza, i fuochi d’artificio della pianura sottostante fino a Torino, ma senza rumori assordanti.
L’Agriturismo Turina è anche azienda agricola e rientra in un importante progetto di accorpamento e bonifica di piccoli appezzamenti collinari, realizzato negli anni da Bruna e Cesare. L’obiettivo è stato raggiunto con l’importante impianto di actinidia o più comunemente KIWI, che vanta circa tremila piante con produzione BIO certificata.




La pianta del kiwi é una specie originaria della Cina. Fu poi il Sig. Hayward (da qui il nome della varietà più conosciuta) a creare un nuovo innesto e ad impiantarla in Nuova Zelanda che col tempo è divenuta il principale produttore mondiale.
Dall’inizio degli anni ’60 si sono registrati i primi significativi investimenti in Italia (in particolare in Piemonte), dove nel 2006 la produzione ha superato quella della Nuova Zelanda.
Ricco di fibre, il frutto del Kiwi dal caratteristico colore verde è mediamente calorico: il contenuto di vitamina C è superiore a quello delle arance, limoni e pompelmi. Ha proprietà diuretiche, dissetanti, rinfrescanti e depurative e favorisce le difese naturali dell’organismo.






Agriturismo Turina
Strada Tagliarea 16
10060 Bricherasio (TO)
Italy
EMAIL: relax@agriturismoturina.it
TEL./FAX: +39 012159257
MOBILE: +39 3355915661


www.agriturismoturina.it

E a proposito di Kiwi...vi lascio due link alle ricette

Crema di kiwi






venerdì 12 dicembre 2014

Tortino di catalogna e Provolone Auricchietto


Auricchietto è appositamente studiato per i banchi frigo della Moderna Distribuzione. Senza conservanti, è ottenuto da latte altamente selezionato. La confezione in atmosfera protettiva ne preserva la qualità ed il gusto inconfondibile Auricchio.
Ecco un’altra ricetta per gustare l’Auricchietto, che si rivela essere particolarmente versatile come ingrediente, dal sapore unico, è ideale per arricchire questo piatto e  si armonizza benissimo con il gusto leggermente amarognolo della catalogna.

La cicoria asparago è una verdura dal sapore amarognolo facente parte della famiglia della cicoria. In alcune zone d'Italia è chiamata catalogna.
La catalogna contiene fosforo, calcio e vitamina A, è depurativa e stimola le funzioni digestive e diuretiche.



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Ingredienti per 4 persone:

800 g  di catalogna
3 uova
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
300 g di pomodori maturi
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
sale e pepe q.b.

Procedimento
Pulite la catalogna eliminando la parte inferiore del cespo e le foglie più dure.
Lavatela abbondantemente e fatela cuocere 6/7 minuti in acqua salata.
Scolatela bene e tagliatela un po’.
Tagliate la provola a fette sottili.

Pelate i pomodori, eliminate i semi e tagliate la polpa a filetti.
Sbattete le uova con un pizzico di sale e pepe.
Spennellate una pirofila con un po’ d’olio e distribuite sul fondo metà della catalogna, adagiatevi sopra metà delle fette di provolone, metà dei filetti di pomodoro e un cucchiaio di Parmigiano.


Formate un altro strato con gli ingredienti rimasti e versate su tutto le uova sbattute. Distribuite sopra  i cucchiai d’olio e cuocete in forno già caldo a 180° per 35/40 minuti.
Buon appetito!