mercoledì 8 agosto 2012

Cheesecake all'albicocca

L'albicocco è una pianta originaria della parte di Cina nordorientale confinante con la Russia. La sua presenza data più di 5000 anni di storia. Da lì si estese lentamente verso ovest attraverso l'Asia centrale sino ad arrivare in Armenia (da cui prese il nome, ancora oggi in Liguria vengono chiamate in dialetto "armugnin", in Lombardia "mugnàgh" e in Veneto "armełin") dove, si dice, venne scoperta da Alessandro Magno.
I Romani la introdussero in Italia e in Grecia nel 70-60 a.C., ma la sua diffusione nel bacino del Mediterraneo fu consolidata dagli arabi: infatti "albicocco" deriva dalla parola araba al-barqūq.
L'albicocco crescerebbe selvatico in natura in Cina da ben 4 000 anni. Oggi è diffuso in oltre 60 paesi e viene coltivato in climi caldi o temperati e relativamente asciutti.
Il suo frutto, l’albicocca, si compone per l’85% di acqua ed ha una buona quantità di fibre alimentari. Grazie a queste componenti principali le albicocche sono essenziali per regolare l’intestino e aiutare la digestione. Inoltre, elevata è la presenza di vitamine A e C, essenziali per la crescita delle ossa e per combattere i radicali liberi che causano l’invecchiamento delle cellule del corpo. Diversi sono i minerali presenti come potassio, fosforo, sodio, calcio e ferro. Essi sono indispensabili per chi soffre di spossatezza, convalescenza e anemia; particolare la funzione del potassio, utile nell’attività fisica in generale ma soprattutto estiva. La presenza del sorbitolo ha un’ottimo potere per chi soffre di stitichezza. Mentre la presenza di Betacarotene e Licopene aiuta la rimozione del colesterolo cattivo.



LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.

Ingredienti per una tortiera di cm 22

 Per la base

200 gr di biscotti secchi
2 cucchiai di glassa di cioccolato
2 cucchiai di miele
100 gr di burro

Per la crema

400 gr di Robiola fresca morbida
200 gr di ricotta
100 gr di yogurt greco
80 gr di zucchero a velo
2 cucchiai di gocce di cioccolato

3 fogli di gelatina da 6 gr cad.
3 cucchiai di latte tiepido


Per il topping

20 albicocche
1 cucchiaio colmo di zucchero
1 foglio di gelatina da 6 gr. (colla di pesce)
Succo di limone

Per guarnire

Qualche albicocca
Preparazione

Prendete una tortiera a cerchio di 22 cm di diametro, spennellatela di burro fuso e rivestitela con della carta da forno.
Tritate nel mixer i biscotti, metteteli in una ciotola e unite il burro fuso, il miele e la glassa di cioccolato. Amalgamate bene e stendete il composto sulla base della tortiera. Premete il composto con il dorso di un cucchiaio in modo da rendere il fondo uniforme e ben compatto, mettete in frigo per mezz’ora e, nel frattempo, preparate la crema.
Mettete a bagno in acqua fredda per dieci minuti i fogli di gelatina.
In una ciotola unite i formaggi e lo yogurt  e lavorateli bene con la frusta per renderli morbidi, unite  lo zucchero a velo , le gocce di cioccolato e amalgamate bene tutto.
Scolate e strizzate bene la gelatina, fatela sciogliere nel latte tiepido e unite  al composto di formaggi.
Versate tutto sulla base di biscotti, livellate bene e ponete in frigorifero per 3 ore, coprendo la torta con della pellicola.


Trascorse le tre ore preparate il topping.
Mettete a bagno in acqua fredda per dieci minuti il foglio di gelatina.
Lavate bene le albicocche, tagliatele a dadini, irroratele con il succo del limone, mettetele in una casseruola con lo zucchero e fatele cuocere per una decina di minuti. Frullate con il mixer, unite la gelatina scolata e ben strizzata e mescolate per farla sciogliere.  Lasciate intiepidire. Riprendete lo stampo dal frigo e distribuite uniformemente la salsa sulla torta livellandola bene.
Rimettete in frigo per altre tre ore.
Al momento di servirla, toglietela delicatamente dallo stampo, distribuite sopra le albicocche rimaste tagliate a metà.