sabato 27 novembre 2010

Risotto allo zafferano

Molte sono le leggende legate all’origine dello zafferano: dall’amore di Croco per la ninfa Smilace, un rapporto affettivo che gli Dei non condivisero, trasformando Croco in un fiore bellissimo e prezioso. Altra leggenda vuole che Mercurio colpì inavvertitamente Croco e per ricordare la memoria dell’amico scomparso, aveva tinto con il sangue la preziosa pianta. Di certo ogni leggenda ha il suo tempo e dimostra l’incertezza dell’origine. Una certezza comunque è che ci si ricorda di questo fiore in tempi remoti. Ormai è riconosciuta l’origine del fiore dello zafferano in paesi lontani, molto probabilmente in India e nei paesi limitrofi. Un fiore adoperato a quel tempo per l’arte tintoria, la cosmesi e come medicamento. Da lì il viaggio si è sviluppato lungo i grandi cammini che navigatori, esploratori e commercianti svolgevano da un paese all’altro. Il più antico documento che ne attesta l’uso e l’apprezzamento è un papiro egiziano del XV secolo a.C. ed il fiore è anche citato nel Cantico dei Cantici del Vecchio Testamento. Dopo alterne fortune giunse in Europa e in particolare nei paesi Mediterranei che ancora oggi lo coltivano: la Grecia, l’Italia e la Spagna. Si presume che da quest’ultimo paese lo Zafferano fu introdotto dai conquistatori Spagnoli e si diffuse nelle aree più vocate dell’Europa per clima, terreno e condizioni climatiche. Molti nomi di villaggi o di città in Sicilia e nelle regioni meridionali sono legate a questo fiore di una eleganza senza pari. 

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Ingredienti per 4 persone:

300 gr. di riso Carnaroli
1 cipolla piccola
1 bicchiere di vino bianco secco
1 litro di brodo di carne salato
40 gr. di burro
4 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 bustina di zafferano
2 cucchiai d’olio d’oliva extravergine q.b.

Procedimento

Sciogliete metà burro in una casseruola con l’olio, aggiungete le cipolla tritata finemente e lasciatela appassire per 2 minuti.
Versate il riso, fatelo tostare per 3 minuti continuando a mescolare. Bagnate con il vino e fatelo evaporare a fuoco vivace. Allungate con metà brodo caldo, aggiungete lo zafferano e continuate la cottura per 15 minuti, bagnando con il rimanente brodo caldo man mano che verrà assorbito.
A cottura ultimata e fuori dal fuoco, unite il burro rimasto,  il Parmigiano Reggiano e mantecate.
Fate riposare due minuti e servite.